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Con un decreto a firma del direttore generale della Direzione ippica, Remo Chiodi, il ministero dell’Agricoltura rende noti i criteri e le modalità attuative per l’erogazione alle Società di corse delle risorse di cui al capitolo di bilancio 7763 pagina 1, che vede una dotazione finanziaria complessiva per l’anno 2024 pari a 2.627.989 euro.

 

Tale decreto, come chiarito all’articolo 1, “disciplina i criteri di accesso e ripartizione, tra le società di corse riconosciute dal Ministero, delle risorse disponibili e le relative modalità di attuazione per il perseguimento di uno più dei seguenti obiettivi: a) miglioramento e ammodernamento degli impianti tecnologici degli ippodromi gestiti dalle società di corse riconosciute; b) realizzazione di investimenti riguardanti impianti e attrezzature volti a garantire il corretto e regolare svolgimento dell’attività di corse”.

 

A febbraio il ministero dell’Agricoltura aveva invece pubblicato il decreto direttoriale recante la determinazione della sovvenzione per le società di corse per il 2024 e le modalità di liquidazione, prevedendo, in totale, l’erogazione di 44.397.500,00 euro, di cui 25.750.550 per il trotto e 18.646.950,00  per il galoppo; fondi da ripartire fra gli impianti, l’organizzazione delle corse e le riprese televisive.

 

I REQUISITI – I soggetti beneficiari delle risorse previste dal decreto appena pubblicato sul sito del Masaf, come enunciato dall’articolo 2 del decreto, “sono le società di corse riconosciute con decreto 18 dicembre 2023 n. 0692480, ammesso alla registrazione con visto della Corte dei Conti in data 18 gennaio 2024 al n. 119, e con decreto 02 febbraio 2024 n. 50617, ammesso alla registrazione con visto della Corte dei Conti in data 28/02/2024 al n. 307.

Le società di corse devono possedere, all’atto di presentazione della domanda, i seguenti requisiti di ammissibilità: a) essere iscritte al registro delle imprese (Rea) al momento della presentazione della domanda di partecipazione; b) essere in attività al momento della presentazione della domanda e in regola con i versamenti relativi ai contributi previdenziali obbligatori previsti dalla normativa vigente; c) rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dei contratti collettivi di lavoro; d) risultare autonome tra di loro ai sensi della normativa vigente e risultare coerenti con la definizione di impresa unica di cui al Regolamento (Ue) 2831/2023; e) non essere destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno; f) non avere già beneficiato di altri aiuti pubblici a valere sulle medesime spese ammissibili sostenute e/o sul medesimo progetto presentato, nel rispetto della normativa comunitaria e statale; g) non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Sono escluse dagli interventi di cui al presente decreto: a) le imprese in difficoltà ai sensi dell’articolo 2, punto (18) del regolamento n. 651/2014 e s.m.i. e del capitolo 2.4, punto (15) degli Orientamenti dell’Unione europea per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020, come modificato dal regolamento (UE) 2020/972 del 2 luglio 2020; b) le imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno”.

 

I CONTRIBUTI – Il contributo è concesso a titolo di conto capitale in una percentuale pari a 50 percento delle spese ammesse, al netto dell’Iva, di cui all’allegato A del decreto, e fino a un massimo di 150.000 euro per ogni progetto. “Il contributo, in ogni caso, non potrà superare l’importo di 300.000 euro per ogni società di corse calcolato su un periodo di tre anni precedenti alla data di concessione del contributo di cui al presente provvedimento.

Per la richiesta del contributo dovranno essere presentati progetti di realizzazione e/o ammodernamento di impianti idonei a garantire il regolare e corretto svolgimento delle corse e/o la fruizione dell’evento ippico secondo tecnologie e standard evoluti, come specificato nell’allegato A.

Il bene agevolato dovrà essere considerato elemento patrimoniale ammortizzabile, figurare all’attivo dell’impresa per un periodo di cinque anni o di tre anni per i beni ad elevata obsolescenza tecnica; non può essere distolto dall’uso per il quale l’agevolazione è stata concessa prima che sia stato ammortizzato; in caso contrario dovrà essere restituita o la quota dell’aiuto relativa al valore residuo del bene rispetto ai tempi previsti per il suo ammortamento, o l’intero aiuto.”

 

LE DOMANDE – Al fine di poter accedere al contributo, le società di corse di cui all’articolo 2 , comma 1, “devono presentare apposita istanza, unitamente a tutti gli allegati di progetto, entro e non oltre le ore 12:00 del 20 giugno 2024, a pena di esclusione, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: aoo.ippica@pec.masaf.gov.it indicando come oggetto: ‘nome società di corse – istanza per accesso a fondi in conto capitale per ammodernamento tecnologico ippodromi’”.

LE SPESE AMMISSIBILI – Le spese ammissibili sono: “Macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali nuovi di fabbrica destinati ad uso produttivo. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si intendono comprese tutte le attrezzature innovative finalizzate a raggiungere una maggiore spettacolarità delle produzioni, a coinvolgere maggiormente lo spettatore, sia in presenza, sia a distanza e a migliorare la qualità delle immagini delle corse presso gli ippodromi: drone per la ripresa di immagini live in alta definizione; microcamere radio per applicazioni mobili e fisse; sistemi per la geolocalizzazione e restituzione grafica delle posizioni dei cavalli sul percorso (cd. sistema di tracking) 1 ; sistemi per il monitoraggio in tempo reale delle prestazioni fisiologiche del cavallo e per il benessere animale; telecamere Hd, ottiche, Mixer video, Mixer audio, Matrici di commutazione, Monitor, Intercom, videorecorder, Video server multicanale per slow motion; infrastrutture per il cablaggio dell’ippodromo) impianti tecnologici per il miglioramento delle riprese televisive e l’efficientamento energetico (i.e. impianti di illuminazione); impianti per connettività dati; impianti per la diffusione delle immagini televisive nell’ippodromo. Realizzazione di impianti atti a garantire il regolare e corretto svolgimento delle corse. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si intendono comprese tutte le attrezzature per le partenze con i nastri, autostarter, gli impianti di videosorveglianza per controllo regolarità delle operazioni pre e post gara, ecc.

Le spese eleggibili sono gli incarichi professionali conferiti successivamente alla data di pubblicazione del presente decreto sostenute per lo svolgimento dell’incarico di progettazione e esecuzione dei lavori”.

 

E QUELLE NON AMMISSIBILI – Le spese non ammissibili sono: “singoli beni di importo inferiore a 516,46 euro, al netto dell’Iva; spese di funzionamento; imposte e tasse (no Iva ad esempio); spese per scorte aziendali”.

 

 

 

Il testo integrale del decreto è disponibile in allegato.

 





 

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