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Al centro della settimana dal 29 aprile al 5 maggio c’è il debutto della precompilata e l’annuncio di nuovi bonus da parte del Governo: dall’importo di 100 euro per la prima busta paga dell’anno prossimo agli esoneri contributivi per le assunzioni, passando per gli incentivi all’autoimprenditorialità. Nel frattempo la superdeduzione resta in stand by

Occhi puntanti sul mondo del Fisco e del Lavoro nella settimana dal 29 aprile al 5 maggio 2024.

Il 30 aprile, come da calendario, è arrivata online la precompilata nella sua versione rinnovata dalla riforma fiscale, nello stesso momento i lavori di attuazione hanno fatto un ulteriore passo avanti con l’approvazione del tredicesimo decreto delegato su IRPEF e IRES.

E sempre alla vigilia del primo maggio, dal Consiglio dei Ministri è arrivato l’annuncio di nuovi bonus per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, per i datori di lavoro e per coloro che voglio avviare un’impresa mentre alcune vecchie agevolazioni già approvate, come il Superbonus lavoro, restano in stallo: una carrellata delle principali notizie.

Il debutto della nuova precompilata: novità in fase di rodaggio

Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, nelle prime tre ore disponibili sono stati registrati 224 mila accessi alla dichiarazione dei redditi pronta all’uso che muove oltre 1,3 miliardi di dati e potrà essere modificate e inviata a partire dal 20 maggio.

D’altronde l’attenzione sulla precompilata quest’anno è massima: in questa stagione dichiarativa debuttano una serie di novità che arrivano dalla riforma fiscale, come l’estensione del modello 730 a nuovi redditi, la predisposizione di una procedura semplificata o anche l’estensione dei modelli pret a porter anche alle partite IVA.

Come tutte le partenze, però, sembra necessaria una fase di rodaggio per le novità messe in campo.

Qualche esempio? Per imprenditori e professionisti si tratta di una partenza sperimentale e, alla luce dei chiarimenti forniti a inizio marzo dall’Agenzia delle Entrate, la portata di questa fase di avvio è legata tutta alle scelte dei sostituti d’imposta invitati a inviare le Certificazioni Uniche entro la scadenza del 18 marzo, ma chiamati a farlo entro il termine del 31 ottobre.

E ancora, è davvero alla portata di tutti e tutte la versione semplificata della precompilata?

Il contribuente non si trova difronte a un questionario, come si era detto in prima battuta, ma può orientarsi in una raccolta delle voci a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e che danno corpo al modello 730 precompilato con una nuova interfaccia.

A colpo d’occhio sembra necessaria ancora una buona dose di conoscenza di regole e istruzioni specifiche per non perdere la bussola, ma sarà il tempo e l’uso a dire l’ultima parola.

Bonus lavoro dipendente nel decreto IRPEF e IRES

E mentre le novità della riforma fiscale già approvate trovano i primi riscontri pratici, il Consiglio dei Ministri del 30 aprile approva il tredicesimo decreto legislativo di attuazione che chiude la prima fase di interventi

Oggetto della revisione è il calcolo dei redditi soggetti a IRPEF e IRES, da quelli dei terreni a quelli d’impresa, passando per il lavoro autonomo e quello dipendente.

E, nonostante si tratti di una misura una tantum, è proprio nel decreto di riforma dell’IRPEF e IRES che trova spazio il bonus befana, il primo di una lunga serie di agevolazioni, sgravi e incentivi messi in campo dal Governo a ridosso del primo maggio.

Le famiglie con redditi fino a 28.000 euro e altri specifici requisiti, in cui è presente almeno un figlio o una figlia, riceveranno un importo aggiuntivo di 100 euro lordi nella prima busta paga del 2025.

La misura è stata introdotta al posto della detassazione delle tredicesime, che per una questione di copertura, è rimandata a data da destinarsi.

Parlando del bonus di 100 euro, il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo ha sottolineato: “teniamo presente che questo è il primo tassello di quello che intendiamo fare sulle tredicesime trovando le relative risorse”.

Da un lato, quindi, arriva una piccola buona notizia per alcune famiglie, dall’altro per la generalità delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti l’ipotesi di una agevolazione sulla mensilità aggiuntiva sfuma del tutto.

Un nuovo pacchetto di bonus lavoro nel Decreto Coesione

Ma il sostegno di 100 euro non è l’unico intervento sul fronte del Lavoro: con il Decreto Coesione arriva la notizia di un pacchetto di bonus per le assunzioni di donne e giovani, ma anche per il reclutamento di personale nelle Zone Economiche Speciali del Mezzogiorno, solo per fare qualche esempio.

Il suo valore, stando alle dichiarazioni della Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, ammonta a 2 miliardi e 800 milioni di euro.

Contributi a fondo perduto e voucher vengono messi in campo a sostegno dell’autoimprenditorialità con benefici maggiori per le future e i futuri imprenditori e professionisti del Mezzogiorno.

Nel frattempo, però, i lunghi tempi burocratici per avviare la macchina organizzativa trasformano in una novità un’agevolazione che ormai sulla carta è già “vecchia”.

È il caso del cosiddetto superbonus lavoro, la maxi deduzione al 120 per cento (maggiorata in presenza di alcune condizioni) che è stata messa in campo dal Decreto legislativo numero 216 del 2023 per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato nel 2024.

Le istruzioni per poterla applicare si attendono dal 30 gennaio scorso e ora che sembrano essere pronte in molti ne parlano come una novità.

Lo stesso viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, rispondendo a una domanda sul tema durante la conferenza stampa del 30 aprile, ha sottolineato:

“Come ricorderete, all’interno del secondo decreto legislativo già approvato in definitiva in Gazzetta Ufficiale è previsto che (la superdeduzione) si deve erogare alle imprese che fanno nuova occupazione a tempo indeterminato e in particolare a quelle che occupano soggetti in situazioni particolari, elevando il tetto da 20 al 30 per cento. Era già previsto nel decreto legislativo, quindi è norma di legge, si doveva fare il decreto di attuazione, si sta procedendo a un decreto interministeriale a firma del ministro Giorgetti e del ministro Calderone per fissare le regole di applicazione di questa disciplina con effetto ovviamente retroattivo dal primo gennaio del 2024”.

Ma, d’altronde, la confusione è legittima visto il panorama di bonus che, da un lato, si moltiplicano di giorno in giorno e, dall’altro, restano troppo a lungo solo delle promesse su carta.




 

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