Se hai intenzione di comprare una casa per abitarci o per investire, comprare casa all’asta può rivelarsi una delle opzioni migliori.

Abbiamo trovato delle favolose possibilità, con risparmi fino al 70%.

Abruzzo     Basilicata     Calabria     Lazio     Sardegna     Sicilia

                                                Campania

 

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito post aste #finsubiro
#finsubitoaste Abruzzo
#finsubitoaste Basilicata
#finsubitoaste Campania
#finsubitoaste Lazio
#finsubitoaste Sardegna
#finsubitoaste Sicilia
01_post_Abruzzo
01_post_Basilicata
01_post_Lazio
01_post_Sardegna
01_post_Sicilia
01post_immobili_Campania
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
News aste
Post dalla rete
Video dalla rete
   


Ecco tutto quello che devi sapere su invalidità all’80% e lavoro (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Invalidità all’80% e lavoro: quali agevolazioni puoi avere

Quando parliamo di invalidità all’80% e lavoro ci riferiamo alle agevolazioni lavorative e alle possibilità di prepensionamento, ovvero di uscita anticipata dal lavoro.

La legge offre a chi ha una percentuale di invalidità pari o superiore all’80% diverse agevolazioni, ovvero:

Per quanto riguarda le agevolazioni lavorative:

Acquista la nostra Guida più dettagliata sull’Invalidità Civile con oltre 150 pagine e le risposte a tutte le domande. Leggi gratis l’indice e il primo capitolo.

Precisiamo che queste agevolazioni, tranne il collocamento mirato e il congedo per cure, sono ottenibili insieme al riconoscimento della disabilità con la Legge 104, solitamente concesso con questo grado di invalidità.

Per il prepensionamento:

Vediamo nel dettaglio ognuna di queste agevolazioni.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.

Invalidità all’80% e lavoro: agevolazioni lavorative

Categorie protette e collocamento mirato

Con un’invalidità che supera il 45%, puoi avere diritto al collocamento mirato, secondo quanto stabilito dalla Legge 68/1999.

Questo ti dà accesso a servizi di supporto e collocamento specifici per le categorie protette.

Per richiederlo, devi andare al Centro per l’impiego con il certificato di invalidità e il rapporto conclusivo dalla Commissione dell’Asl.

Chi rientra nei criteri per il collocamento mirato sono:

  • persone in età lavorativa con invalidità superiore al 45%;
  • invalidi di guerra o per servizio.

Ci sono anche categorie protette non disabili come orfani e coniugi di lavoratori deceduti per cause lavorative, profughi rimpatriati, familiari di vittime del terrorismo.

Per beneficiare del collocamento mirato, devi essere iscritto nell’apposito elenco e essere disoccupato.

Se sei invalido all’80%, l’azienda potrebbe includerti nelle quote di riserva previste dalla legge, indipendentemente dall’orario di lavoro, a meno che la tua disabilità sia stata causata da negligenza del datore di lavoro.

Permessi retribuiti

Se sei dipendente con disabilità all’80% o hai un familiare con disabilità grave, potresti avere diritto a 3 giorni o 2 ore di permessi retribuiti. Questi permessi sono concessi a:

I permessi, che possono essere richiesti tramite domanda online all’INPS, sono concessi dal datore di lavoro. Ecco i limiti:

  • il lavoratore disabile ha diritto a 2 ore al giorno, o 3 giorni al mese, sia in modo continuativo che frazionato;
  • coniugi, conviventi, parenti o affini fino al secondo grado del disabile hanno diritto a 3 giorni al mese.

Se sei genitore di un bambino disabile:

  • fino ai 3 anni del bambino, puoi estendere il congedo parentale fino a un massimo di 3 anni (da utilizzare entro il dodicesimo anno di età del bambino), oppure puoi avere 2 ore di permesso al giorno, o 3 giorni al mese, continuativi o frazionati;
  • dai 3 ai 12 anni del bambino, puoi estendere il congedo parentale (nei limiti sopra citati) o avere 3 giorni al mese continuativi o frazionati;
  • per i bambini di età superiore ai 12 anni, hai diritto solo a 3 giorni al mese.

Se sei assente dal lavoro a causa del permesso 104, hai comunque diritto alla tua retribuzione.

Il datore di lavoro ti anticipa la retribuzione, che poi recupera dai contributi previdenziali dovuti all’INPS tramite modello F24 (tranne nei casi di pagamento diretto da parte dell’Istituto).

Congedo straordinario

I lavoratori dipendenti che assistono una persona gravemente disabile hanno diritto a un periodo di congedo retribuito massimo di due anni durante l’intera loro carriera lavorativa.

Durante questo periodo di assenza, il salario è coperto dall’INPS e anticipato dal datore di lavoro tramite la busta paga, con i contributi previdenziali successivamente recuperati tramite il modello F24, tranne che per i dipendenti pubblici.

Il congedo è concesso seguendo un preciso ordine di priorità nel caso in cui il richiedente prioritario sia assente, deceduto o affetto da patologie invalidanti. L’ordine di priorità è il seguente:

  • coniuge convivente o parte dell’unione civile;
  • genitori (naturali, adottivi o affidatari);
  • fratelli o sorelle conviventi;
  • parenti o affini entro il terzo grado.

Congedo per cure per invalidità

Se sei riconosciuto invalido all’80% hai diritto a un periodo di congedo per cure legate alla tua malattia. Questo periodo può durare fino a 30 giorni all’anno.

Quanto alla tua retribuzione durante il congedo, sarà calcolata come se fossi in malattia.

Tuttavia, c’è una differenza importante: il periodo di congedo non verrà contato per il computo del periodo massimo di assenza consentito, il cosiddetto periodo di comporto. In poche parole, non perderai il tuo posto di lavoro per questo motivo.

Scelta della sede di lavoro

I lavoratori con disabilità grave hanno il diritto di scegliere di lavorare nella sede più vicina alla loro casa.

Questo diritto si estende anche ai familiari che assistono il disabile a tempo pieno, purché non sia ricoverato a tempo pieno.

Rifiuto del trasferimento

Se sei una persona con disabilità o assisti una persona disabile grave, hai il diritto di dire “no” se il tuo datore di lavoro ti chiede di spostarti in un’altra sede.

Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui potresti non poter rimanere dove sei attualmente impiegato a causa di problemi di compatibilità con il tuo ruolo.

Rifiuto del lavoro notturno

Se sei una persona con disabilità o un familiare che se ne prende cura, hai il diritto di non lavorare di notte.

Per lavoro notturno si intende quell’attività svolta per almeno 7 ore consecutive che comprende il periodo tra la mezzanotte e le cinque del mattino.

invalidità all'80% e lavoro
Invalidità all’80% e lavoro. Nella foto: una lavoratrice invalida nel suo ufficio.

Invalidità all’80% e lavoro: previdenza e prepensionamento

Pensione di vecchiaia e anticipata

La legge Amato (D.lgs. 503/1992) ha introdotto la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia in anticipo per coloro che sono non vedenti o hanno un’invalidità di almeno l’80%.

Questa pensione può essere ottenuta prima dell’età ordinaria di pensionamento, attualmente fissata a 67 anni.

Per qualificarsi per questa pensione, è necessario soddisfare i seguenti requisiti, oltre all’invalidità dell’80%:

  • avere un’età di almeno 60 anni e 7 mesi per gli uomini o 55 anni e 7 mesi per le donne;
  • per i non vedenti, l’età minima è di 55 anni e 7 mesi per gli uomini e 50 anni e 7 mesi per le donne;
  • attendere un periodo di 12 mesi dopo aver soddisfatto tutti i requisiti.

Non possono beneficiare di questo privilegio i dipendenti pubblici e i lavoratori autonomi.

Solo l’INPS può concedere il pensionamento anticipato per motivi di invalidità. I riconoscimenti ottenuti da altre istituzioni con una percentuale di invalidità non inferiore all’80% non sono sufficienti.

Questo perché l’invalidità per la pensione di vecchiaia anticipata deve essere valutata in base alla Legge 222/1984, che regola la previdenza dei lavoratori inabili o invalidi.

Assegno ordinario di invalidità

Se hai un’invalidità dell’80% e la tua capacità di lavoro è ridotta a meno di un terzo (più del 66,67%, approssimato al 67% di invalidità), hai diritto all’Assegno ordinario di invalidità dall’INPS, a condizione di soddisfare i requisiti minimi di contribuzione.

Per ottenere questo beneficio, devi avere almeno 5 anni di contributi versati in una delle gestioni INPS (come quella per dipendenti, artigiani, commercianti, coltivatori o gestione Separata), di cui almeno 3 versati negli ultimi 5 anni.

L’importo dell’Assegno ordinario di invalidità dipende dai contributi versati, simile al calcolo per la pensione, ma senza le maggiorazioni.

Tuttavia, l’assegno può essere ridotto se il reddito supera di 4 volte il trattamento minimo, e ci sono ancora dei limiti di cumulo con il reddito da lavoro.

A differenza della pensione per assoluta e permanente inabilità al lavoro, l’Assegno ordinario di invalidità è compatibile con un’attività lavorativa.

Contributi figurativi per la pensione (maggiorazione contributiva)

Se hai un’invalidità dell’80%, hai diritto a un vantaggio pensionistico speciale chiamato “contributi figurativi” o “maggiorazione contributiva“.

In sostanza, a partire da un’invalidità al 74%, per ogni anno di lavoro dipendente (che sia stato con un datore di lavoro privato o pubblico), ottieni 2 mesi di contributi bonus, fino a un massimo di 5 anni.

Questo vantaggio è stato istituito nel 2002, ma può essere retroattivo se hai avuto l’invalidità superiore al 74% prima di quella data.

L’agevolazione è importante anche per soddisfare i requisiti per ottenere la pensione per anzianità o anticipata, specialmente se ti mancano anni di contributi o se vuoi accedere alla pensione prima dell’età pensionabile standard.

Tuttavia, è importante sapere che questi 2 mesi di contributi bonus non influenzano il calcolo della tua pensione se questa è basata su un sistema contributivo, poiché in questo caso, l’importo della pensione è calcolato moltiplicando i tuoi contributi totali per un coefficiente di trasformazione basato sull’età al momento del pensionamento. Inoltre, questi contributi bonus non influenzano neanche il calcolo della pensione con un sistema retributivo, che tiene conto principalmente dell’anzianità contributiva massima di 40 anni.

Ape sociale per invalidità

Con un’invalidità dell’80% puoi anche aver diritto all’Ape sociale: è un sostegno economico che comincia a 63 anni e 5 mesi (o dalla data in cui richiedi il beneficio) e dura fino al momento in cui raggiungi i requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni), per un massimo di 3 anni e 7 mesi.

L’importo dell’assegno è calcolato come la futura pensione, ma non può superare i 1500 euro al mese.

Puoi richiedere l’Ape sociale se hai 30 o 36 anni di contributi (considerando tutte le forme di assicurazione sociale, anche quelle estere; le donne possono usufruire di uno sconto di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due), a seconda della tua categoria lavorativa.

Per accedere all’Ape sociale devi cessare l’attività lavorativa. Puoi tornare a lavorare in seguito, ma devi rispettare un reddito annuo massimo di 8000 euro se sei un dipendente o un lavoratore parasubordinato, o di 4800 euro se svolgi un’attività autonoma.

Non puoi ricevere contemporaneamente l’Ape sociale e altri sussidi di disoccupazione o pensioni dirette.

Quota 41 per invalidità

Le persone che possono beneficiare dell’Ape sociale, con poche eccezioni, sono le stesse che possono accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi, nota come Quota 41.

Questo tipo di pensione può essere ottenuto anche da coloro che hanno un grado di invalidità pari almeno al 74%.

Tuttavia, per qualificarsi per la pensione anticipata Quota 41, non è sufficiente far parte di queste categorie di lavoratori, ma è anche necessario essere considerati lavoratori precoci.

Questo significa aver versato contributi per almeno 12 mesi prima di compiere il 19° anno di età.

FAQ su invalidità all’80% e lavoro

Posso lavorare con un’invalidità all’80%?

Assolutamente sì, è possibile lavorare anche con un’invalidità all’80%. L’invalidità non dovrebbe essere un ostacolo alla tua partecipazione al mondo del lavoro, tant’è che anche le persone invalide civili totali e con accompagnamento possono lavorare.

Cosa posso fare se non mi viene riconosciuta l’invalidità all’80%?

Se non ti viene riconosciuta l’invalidità all’80%, è importante non demordere e prendere le opportune misure per far valere i tuoi diritti. Ecco alcune azioni che puoi intraprendere:

Se ritieni che la tua condizione sia stata valutata in modo errato, puoi presentare una richiesta di rivalutazione presso l’ente competente. Assicurati di fornire documentazione medica dettagliata e, se necessario, consulta un medico specialista per ottenere un parere aggiuntivo.

Se la rivalutazione non produce i risultati sperati, puoi considerare di presentare un ricorso per invalidità. In questo caso, è consigliabile farsi assistere da un avvocato esperto in materia di invalidità, che potrà guidarti nel processo legale.

Non affrontare questa situazione da solo. Cerca sostegno presso associazioni o organizzazioni che si occupano di difendere i diritti delle persone con disabilità. Queste organizzazioni possono offrirti consulenza legale, informazioni utili e sostegno emotivo.

Ricorda che ogni caso è unico e le azioni da intraprendere potrebbero variare in base alle circostanze personali. È sempre consigliabile consultare un professionista esperto in materia per ottenere consigli specifici.

Ho diritto all’esenzione dal bollo auto con invalidità all’80%?

Sì, hai diritto all’esenzione dal pagamento del bollo auto se sei riconosciuto con un’invalidità all’80%. L’esenzione dal bollo auto è un beneficio previsto per le persone con disabilità che presentano determinati requisiti. Per ottenere questa agevolazione, è necessario presentare la documentazione adeguata presso gli uffici competenti (ACI o Agenzia delle Entrate). Assicurati di informarti presso il tuo ufficio provinciale o regionale competente per conoscere le procedure specifiche e i documenti richiesti per richiedere l’esenzione dal bollo auto.

Ho diritto all’incremento al milione con l’invalidità parziale all’80%?

No, l’invalidità parziale all’80 per cento non dà diritto all’incremento al milione. L’incremento al milione è un beneficio previsto per coloro che presentano un’invalidità grave e che richiedono assistenza continua e significativa nella vita quotidiana. L’invalidità parziale all’80 per cento indica che hai delle limitazioni, ma non raggiungi i requisiti necessari per ottenere l’incremento al milione.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui