Quella degli artigiani è una specie protetta. Secondo i dati della Cgia di Mestre, nel 2022, a livello nazionale, il settore ha perso quasi 325 mila unità rispetto al 2012. La Regione Liguria, per contrastare il calo, ha varato un provvedimento per elargire contributi a fondo perduto sino a 30 mila euro per le imprese dell’entroterra.
«È una delle opportunità previste da Garanzia artigianato Liguria e Cassa commercio Liguria, le misure regionali da 39 milioni di euro complessivi che combinano più strumenti per sostenere le esigenze di liquidità delle micro, piccole e medie imprese dell’artigianato e del commercio», ha spiegato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessio Piana, esponente della giunta di centrodestra del governatore Giovanni Toti.
Anche in Liguria, dal 2012 al 2022, gli artigiani sono diminuiti del 14%, perdendo circa 9 mila aziende. Da qui l’iniziativa della Regione. L’agevolazione a fondo perduto, in particolare, andrà a coprire il 50% dell’investimento, mentre la restante parte sarà concessa con finanziamento a tasso agevolato e garantito dalla Regione Liguria insieme all’abbattimento dei costi di garanzia e al contributo in conto interessi.
La presentazione delle domande, attraverso i Confidi convenzionati e in collaborazione con le associazioni categoria, rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2026 sui portali dedicati del soggetto gestore, Artigiancassa.
Sono ammesse spese per acquisire o ammodernare i locali, per l’acquisto d’azienda o di rami d’azienda, l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature o per la riqualificazione energetica degli immobili, per l’acquisizione o l’ammodernamento di chioschi e dehors o la sostituzione delle autovetture aziendali con mezzi meno inquinanti.
I due fondi da 19,5 milioni di euro, a valere sulle risorse del Pr Fesr 2021-2027, consentono investimenti non inferiori ai 10 mila euro e ammettono anche interventi avviati, purché non ancora conclusi, dal 1º luglio 2023.
«Sono opportunità importanti, che consentono agli artigiani e ai commercianti delle nostre aree interne che volessero sviluppare la propria attività l’ottenimento del 100% dell’investimento senza alcun anticipo economico», ha proseguito Piana. «È un segnale di sostegno e di attenzione verso la tenuta economica e la crescita imprenditoriale delle valli liguri».
La Regione Liguria, nel frattempo, si appresta a varare un Patto per il lavoro nei settori dell’artigianato e del commercio insieme con e la Camera di commercio di Genova e ad altre realtà del comparto.
«Dal Patto per il lavoro nel turismo, il primo firmato in Italia e di cui siamo stati i precursori a livello nazionale, abbiamo fatto scuola per proporre alle categorie del commercio e dell’artigianato un patto più sofisticato che prevede garanzia al credito, risorse a fondo perduto e sostegno alle assunzioni per supportare il settore delle piccole botteghe e dei piccoli proprietari che hanno pagato un prezzo molto alto, prima di tutto al Covid e al commercio online», ha sottolineato Giovanni Toti durante un convegno al Palazzo della Borsa di Genova.
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