In questo articolo vedremo insieme se è possibile effettuare una collaborazione occasionale durante il congedo 104 (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Cos’è il congedo straordinario con la 104?
Il congedo straordinario con Legge 104 è un’agevolazione lavorativa che spetta al lavoratore caregiver, che presta assistenza al coniuge o a un familiare con disabilità grave, entro il 2° grado di parentela.
Durante la fruizione del congedo straordinario, che dura fino a 2 anni in tutta la vita lavorativa, ma può essere sfruttato anche in modo frazionato, il caregiver può dedicarsi a tempo pieno all’assistito, a prescindere dal suo orario lavorativo, anche nei fine settimana e nei giorni festivi.
Il lavoratore conserva il posto di lavoro e durante la sua assenza percepirà un’indennità di importo pari all’ultima retribuzione percepita, al netto degli emolumenti variabili della stessa.
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Inoltre, il periodo di congedo straordinario è coperto da contribuzione figurativa ai fini del diritto e della misura della pensione, ma non concorre alla maturazione di tredicesima, quattordicesima, TFR e ferie.
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Collaborazione occasionale durante il congedo 104: è possibile?
Ma mentre è in congedo, il caregiver può lavorare? Assolutamente no. L’articolo 4, comma 2 della legge numero 53 del 2000 spiega che “durante tale periodo il dipendente conserva il posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa”.
Dunque, così come scritto, la normativa vieterebbe anche la possibilità di svolgere collaborazioni occasionali, pure se venisse svolta dopo aver assistito il familiare con disabilità.
In ogni caso, sarebbe opportuno rivolgersi direttamente all’INPS, per delucidazioni, onde evitare di perdere il diritto al congedo. Oppure potreste interpellare Caf o patronati.
Congedo straordinario con Legge 104: come si calcola l’indennità?
Abbiamo visto che per la legge è vietato svolgere un’attività lavorativa dipendente o autonoma, anche se occasionale (ma vi consigliamo, ancora, di informarvi presso l’INPS o patronati, perché potrebbero esserci delle eccezioni alla regola).
Come detto, durante il periodo di congedo, il caregiver riceve un’indennità mensile pari all’importo dell’ultima retribuzione, al netto degli emolumenti variabili.
Ad esempio, se nell’ultimo mese ha percepito una busta paga da 1.500 euro, comprensivi di 350 euro di emolumenti variabili, nel primo mese di congedo il caregiver riceverà un’indennità di importo pari alla differenza tra il valore della busta paga meno i 350 euro di emolumenti variabili, dunque 1.150 euro.
Congedo straordinario con Legge 104: quali sono gli emolumenti variabili?
Tra gli emolumenti variabili della busta paga rientrano:
- gli straordinari;
- le ferie;
- la tredicesima mensilità;
- le festività;
- i permessi;
- il congedo matrimoniale;
- l’indennità di malattia;
- l’indennità del congedo di maternità;
- l’indennità per infortunio;
- gli assegni al nucleo familiare;
- i premi aziendali.
Indennità congedo straordinario con Legge 104: limite d’importo 2024
Ricordiamo, però, che l’importo dell’indennità percepita per il congedo straordinario non può superare una certa soglia, rivalutata annualmente.
L’importo massimo, a partire dal 2011, viene rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, come accade per l’aumento degli importi delle pensioni.
Con la circolare numero 21 del 25 gennaio 2024, l’INPS ha comunicato l’aggiornamento del tetto massimo complessivo della retribuzione e dei contributi spettanti per i periodi di congedo straordinario. Il massimale in vigore nel 2024 è di 56.586 euro (indennità + contributi).
Faq sul congedo straordinario con Legge 104
Chi può richiedere il congedo con Legge 104?
Il congedo con Legge 104 può essere richiesto da familiari di persone con disabilità grave. L’ordine di priorità prevede il diritto al congedo per il coniuge, la parte dell’unione civile convivente o il convivente di fatto, e poi a genitori, figli, fratelli o sorelle conviventi. In assenza di questi, il diritto spetta ai parenti o affini entro il terzo grado conviventi.
Quali sono i requisiti per ottenere il congedo con Legge 104?
Per poter richiedere il congedo con Legge 104, è necessario avere l’accertamento dello stato di disabilità in situazione di gravità rilasciato dalla Commissione Medica Integrata ASL/INPS per la persona da assistere. Inoltre, a meno che non si tratti di genitori che assistono i figli, è richiesta la convivenza nella stessa casa o nello stesso comune per tutta la durata del congedo.
Posso usufruire del congedo con Legge 104 se la persona da assistere è in ricovero a tempo pieno?
In linea generale, il congedo straordinario 104 non è utilizzabile se la persona da assistere è in ricovero a tempo pieno. Tuttavia, esiste un’eccezione per il ricovero a tempo pieno di una persona con disabilità grave che richiede l’assistenza di un genitore o di un familiare.
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