Stop al bonus tredicesima e alla revisione della tassazione dei premi di produttività. Battuta di arresto ieri per la marcia dei decreti legislativi attuativi della riforma fiscale. Il tredicesimo decreto legislativo si è fermato all’esame del preconsiglio dei ministri e è stato deciso di prendere un supplemento di riflessione, portando il testo all’esame e alla prima approvazione per la riunione del 30 aprile.
Il caso del bonus fino a 80 euro
A generare dubbi due norme riferite alla riforma dei redditi di lavoro dipendente. Nella prima bozza circolata lunedì si faceva riferimento a un trattamento integrativo fino a 80 euro per le tredicesime dei contribuenti con redditi fino a 15 mila euro, e a una revisione dei premi di produttività con tassazione al 10% ma con nuovi parametri di riferimento per l’erogazione.
La disposizione sulla tredicesima, a una più attenta lettura sulle risorse a disposizione, ha portato i tecnici del ministero dell’economia a rivedere la misura e a modificarne la struttura. Nel testo pronto per essere esaminato ieri, secondo quanto ItaliaOggi è in grado di ricostruire, il bonus tredicesime è stato ulteriormente modificato prevedendo un trattamento integrativo fino a 100 euro per contribuenti con redditi fino a 28 mila euro e con ulteriori condizioni: deve avere un coniuge e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio riconosciuto, adottivo o affidato, che si trovano nelle condizioni reddituali previste dall’articolo 12, comma 2, del TUIR; deve avere capienza fiscale con riferimento ai redditi di lavoro dipendente percepiti. Inoltre era stata prevista una procedura di riscontro sulla sussistenza dei requisiti da parte del sostituto di imposta. Alla fine per evitare ulteriori rilievi si è preferito prendere più tempo sulle misure e rinviare l’approvazione alla prossima riunione del consiglio dei ministri.
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