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Per tutti i genitori è previsto un bonus che arriva fino a 152 euro per ogni figlio che studia. Si tratta di un’agevolazione che permette di ammortizzare parte delle spese sostenute durante l’anno per l’istruzione, indipendentemente dall’Isee o dall’età della prole.

Il bonus in questione va ricercato nelle detrazioni per le spese di istruzione che spettano anche quest’anno al 19% su una spesa massima di 800 per ogni figlio che segue un percorso di studi, di qualsiasi ordine o grado. Vediamo come si ottiene questa detrazione, per quali spese e per quali figli.

Bonus fino a 152 euro per figli studenti

Il contribuente che ha a carico figli che studiano può contare su una importante agevolazione che può essere sfruttata in sede di dichiarazione dei redditi e che permette di recuperare parte delle spese sostenute per l’istruzione. Anche per il 2024 è prevista, infatti, la detrazione al 19% per le spese sostenute per la scuola dei figli su una spesa massima di 800 euro.

Il tetto massimo di spesa è riferito a ogn figlio e, quindi, spetta uno sconto massimo dall’Irpef di 152 euro per ogni figlio studente a carico. Ovviamente i 152 euro non sono riconosciuti in automatico ai genitori, ma si tratta dell’importo massimo di sconto che si può avere per ogni figlio dall’Irpef e che si calcola sulle spese realmente sostenute per l’istruzione.

Sconto di 152 euro dall’Irpef, per quali spese?

Per poter fruire della detrazione al 19% per le spese sostenute per l’istruzione dei figli, quali sono le spese che concorrono? Partiamo con il dire che in detrazione possono essere portati tutti gli oneri sostenuti per la frequenza di:

  • scuola dell’infanzia;
  • scuola elementare (primaria di primo grado);
  • scuola media (secondaria di primo grado);
  • scuola superiore (secondaria di secondo grado).

Per l’Università sono previste detrazioni diverse che non tengono conto del limite di 800 euro per ogni figlio e che hanno regole differenti.

Per il diritto è necessario sostenere le spese con pagamenti tracciabili e rientrano nella detrazione:

  • gite scolastiche;
  • assicurazione della scuola;
  • corsi di lingua;
  • corsi di teatro;
  • corsi di musica;
  • servizio di trasporto scolastico;
  • mensa scolastica;
  • pre e post scuola;
  • assistenza al pasto;
  • spese di iscrizione e di frequenza.

Non sono spese detraibili, invece, quelle sostenute per l’acquisto di materiale didattico (cancelleria, libri di testo, zaini ed eventuali divise).

I documenti necessari per la detrazione

In linea generale le quietanze di pagamento di ognuna delle spese sopra elencate (fatture o ricevute) devono contenere i dati dello studente e la motivazione per la quale è stato eseguito il pagamento.

Se le spese sono pagate direttamente alla scuola non è necessario documentare la spesa con la delibera scolastica che ha disposto il versamento; la delibera, invece, è necessaria quando il servizio è offerto da soggetti terzi e la spesa non è sostenuta tramite la scuola.

Documenti per la detrazione servizio mensa

Nello specifico per la detrazione della mensa scolastica e dei servizi integrativi di assistenza al pasto, i documenti che devono essere conservati sono la ricevuta della quietanza di pagamento (bollettino postale o bonifico bancario) di chi ha ricevuto il pagamento; la causale deve riportare:

  • l’indicazione del servizio mensa (e dell’eventuale assistenza al pasto);
  • la scuola frequentata;
  • il nome e cognome dell’alunno.

Se il pagamento è effettuato in contati o con buoni pasto cartacei o elettronici, è necessario allegare l’attestazione del soggetto che ha ricevuto il pagamento (soggetto terzo o scuola) che certifichi sia l’ammontare della spesa dell’intero anno d’imposta che i dati dello studente.

Detrazioni altre spese scolastiche

Per quel che riguarda, nel dettaglio, la detrazione di spese per gite scolastiche, assicurazione scuola, contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa, i documenti che devono essere conservati sono le quietanze di pagamento con gli importi sostenuti nel 2023 per queste voci e i dati dello studente. Se il pagamento è effettuato a soggetti terzi anche la delibera dell’istituto che ha approvato tale spesa.

Bonus 152 per ogni figlio, esempio

Vediamo, con qualche esempio pratico, come funziona la detrazione delle spese scolastiche che permette di recuperare 152 euro per ogni figlio.

Una famiglia con tre figli sostiene per il primo figlio, che frequenta la scuola elementare, spese pari a 720 per la mensa scolastica, 80 euro per il trasporto scolastico, 120 euro per il pre e post scuola, 40 euro per la gita scolastica per un totale di 960 euro. Per il secondo figlio, che frequenta la scuola media, le spese sostenute sono pari a 120 per un corso di inglese, 20 euro di assicurazione, 80 euro per una gita scolastica per un totale di 220 euro. Per il terzo figlio, che frequenta le scuole superiori l’unica spesa sostenuta è quella dell’assicurazione pari a 40 euro.

Per il primo figlio spetterà la detrazione massima di 152 euro (si applica solo sui primi 800 euro); per il secondo figlio spetta una detrazione pari a 41,80 euro e per il terzo solo di 7,60 euro.

Le spese sostenute vanno indicate nel quadro E del modello 730 utilizzando il codice 12 nei righi da E8 a E12. Si deve fare il totale delle spese sostenute per ogni figlio e utilizzare un rigo per ognuno.

 

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