Se hai intenzione di comprare una casa per abitarci o per investire, comprare casa all’asta può rivelarsi una delle opzioni migliori.

Abbiamo trovato delle favolose possibilità, con risparmi fino al 70%.

Abruzzo     Basilicata     Calabria     Lazio     Sardegna     Sicilia

                                                Campania

 

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito post aste #finsubiro
#finsubitoaste
#finsubitoaste Abruzzo
#finsubitoaste Basilicata
#finsubitoaste Campania
#finsubitoaste Lazio
#finsubitoaste Sardegna
#finsubitoaste Sicilia
01_post_Abruzzo
01_post_Basilicata
01_post_Lazio
01_post_Sardegna
01_post_Sicilia
01post_immobili_Campania
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Post dalla rete
Video dalla rete
   

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali


Chi è obeso ha diritto alle agevolazioni della Legge 104? Quando l’eccesso di peso raggiunge livelli critici, la persona coinvolta può ottenere il riconoscimento della disabilità. Vediamo perché e a cosa si ha diritto (scopri le ultime notizie su Legge 104invalidità civilecategorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Chi è obeso ha diritto alle agevolazioni della Legge 104?

Nel rispetto di alcune condizioni, anche chi è obeso ha diritto alle agevolazioni della Legge 104.

Se sei una persona con obesità e stai vivendo difficoltà nel lavoro, nelle relazioni sociali o nell’apprendimento, potresti essere riconosciuto come persona disabile. Non è necessario avere un certificato di invalidità per essere riconosciuto in questa condizione.

La disabilità può essere classificata in diversi modi:

Acquista la nostra Guida più dettagliata sull’Invalidità Civile con oltre 150 pagine e le risposte a tutte le domande. Leggi gratis l’indice e il primo capitolo.

Acquista la nostra Guida Completa alle agevolazioni su auto e sussidi della Legge 104. Leggi gratis l’indice e il primo capitolo.

Ad esempio, se la tua obesità sta influenzando la tua capacità di svolgere normalmente il lavoro o di relazionarti con gli altri, potresti essere riconosciuto persona disabile. Questo potrebbe essere dovuto a problemi fisici come la ridotta mobilità o a problemi psicologici come l’ansia nel socializzare.

In sintesi, il riconoscimento della disabilità non è basato solo su una percentuale di invalidità, ma piuttosto sulle difficoltà che incontri nella vita quotidiana a causa della tua condizione di obesità.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.

Invalidità, disabilità o non autosufficienza per chi è obeso?

Le conseguenze dell’obesità possono influenzare diversi aspetti della vita di una persona:

  • se l’obesità riduce la capacità di lavorare di una persona, si può considerare invalido. Questa valutazione tiene conto della capacità di svolgere compiti e funzioni appropriati all’età;
  • chi soffre di obesità potrebbe essere considerato persona disabile se l’obesità causa svantaggi sociali. Questo include difficoltà fisiche, mentali o sensoriali che rendono difficile apprendere, relazionarsi o integrarsi nel mondo del lavoro;
  • se l’obesità rende difficile o impossibile per una persona svolgere le attività quotidiane senza assistenza costante, o se richiede un accompagnatore per camminare, si può considerare non autosufficiente.

L’invalidità per obesità

La Corte di Cassazione ha stabilito che non tutti coloro che soffrono di obesità hanno diritto al riconoscimento dell’invalidità (Cassazione, sentenza numero 17644/16 del 06.09.2016).

Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente, caso per caso, quanta sia effettivamente la riduzione della capacità lavorativa.

Per comprendere quali percentuali di invalidità possono essere assegnate a seguito dell’obesità, possiamo fare riferimento alla tabella che indica le percentuali di invalidità per le diverse menomazioni e malattie invalidanti (Decreto Ministeriale del 05.02.1992).

IMC Obesità Invalidità
35-40 obesità con complicanze artrosiche 31- 40%
> 35-40   È necessaria un’indagine diretta ad accertare concretamente l’effettivo grado di invalidità
Tabella con le percentuali di invalidità che possono essere assegnate a chi è obeso

In pratica, per coloro che hanno un Indice di Massa Corporea (IMC) compreso tra 35 e 40, viene assegnata una percentuale di invalidità prestabilita.

Tuttavia, i vantaggi legati a questa assegnazione non sono particolarmente significativi e includono solamente la fornitura gratuita di ausili protesici e in alcuni casi il contrassegno per invalidi.

Per coloro invece che presentano un IMC superiore a 40, vengono automaticamente applicate specifiche percentuali di invalidità. Tuttavia, è necessaria un’ulteriore valutazione per determinare la reale perdita di capacità lavorativa.

La sentenza della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione è intervenuta più volte nella questione invalidità per obesità. Nell’ordinanza 14 febbraio 2022, n. 4684 si è espressa in merito alla pensione di invalidità civile per obesità.

Nel verdetto emesso il 5 dicembre 2019, il Tribunale di Gorizia ha respinto un’opposizione presentata rispetto alla valutazione preventiva delle condizioni di salute, necessaria per ottenere un assegno di invalidità.

Il perito nominato dal tribunale, dopo aver esaminato i risultati della nefrectomia, della steato-epatite, del diabete mellito I-II, delle limitazioni articolari e del BMI pari a 40,86, ha stabilito che la capacità lavorativa dell’individuo è diminuita del 74% a causa delle varie patologie sofferte.

Tuttavia, il tribunale ha respinto le conclusioni del perito, notando che l’obesità grave dell’individuo “è causata dalla sua mancanza di volontà nel seguire una dieta adeguata“, e sostenendo che “non è accettabile considerare un problema personale come parte del carico sociale quando dipende principalmente dall’inerzia e dalla negligenza della persona stessa, che ha il dovere di fare tutto il possibile per preservare la propria salute e evitare di diventare un costo ingiustificato per la comunità“.

Di conseguenza, l’opposizione è stata respinta. Contro questa sentenza, l’individuo ha presentato ricorso per tre motivi, ai quali l’INPS ha risposto con una controimpugnazione.

Il primo motivo solleva la violazione di legge, in particolare della Legge n. 118 del 1971, articolo 13, che non richiede che le malattie rilevanti siano involontarie o impossibili da curare. Questo motivo è chiaramente valido.

La Corte Suprema ha precedentemente stabilito che l’obesità, se significativa e soprattutto se associata ad altre malattie o disfunzioni, deve essere considerata nel contesto complessivo per determinare se ci sia una riduzione della capacità lavorativa al fine di ottenere una pensione di invalidità.

Inoltre, l’obesità derivante da un regime dietetico inappropriato può essere considerata una malattia invalidante se richiede un trattamento medico e dietetico.

Per quanto riguarda la permanenza dell’invalidità in generale, la Corte ha anche stabilito che non può essere esclusa la possibilità di un’obesità invalidante di natura costituzionale, poiché la presenza di cure non elimina la permanenza della malattia, soprattutto quando non si può prevedere un miglioramento significativo nel breve termine.

Questi principi sono particolarmente rilevanti quando l’obesità è considerata insieme ad altre patologie, come nel caso specifico, dove è evidente un quadro clinico complessivo che influisce sullo stato di salute generale e sull’idoneità al lavoro (come confermato dalle sentenze della Corte Suprema citate).

Chi è obeso ha diritto alla agevolazioni della Legge 104
Chi è obeso ha diritto alla agevolazioni della Legge 104. Nella foto: la scritta “obesity” (obesità).

Il disegno di Legge che propone di assegnare il comma 3 agli obesi

C’è poi un disegno di legge, il DDL S. 178, che propone di assegnare il comma 3 della Legge 104 in caso di obesità grave.

Questo disegno di legge ha l’obiettivo principale di riconoscere l’obesità grave come una condizione di disabilità reale, al fine di estendere la protezione maggiore prevista dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 104 anche alle persone obese.

Inoltre, cerca di aumentare la comprensione delle cause dell’eccessivo peso corporeo, di attivare processi di controllo, specialmente nelle scuole, per informare correttamente sulle metodologie preventive e terapeutiche, di favorire l’integrazione sociale e lavorativa di coloro che sono emarginati a causa del loro stato di salute, di adattare le strutture pubbliche o accessibili al pubblico, concentrandosi in particolare sulle strutture mediche non sempre pronte ad accogliere pazienti obesi, così da consentire anche a loro di sentirsi accolti come individui normali.

Infine, si prevede la promozione da parte del Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il coinvolgimento delle società scientifiche del settore, di programmi specifici volti a migliorare le conoscenze di base e cliniche sull’obesità, al fine di individuare soluzioni adeguate per la prevenzione, la diagnosi precoce, la terapia e la riabilitazione, nonché per promuovere una corretta alimentazione e l’igiene dei prodotti alimentari tra i consumatori.

Chi è obeso ha diritto alle agevolazioni della Legge 104: ecco quali sono

Quindi, chi è obeso ha diritto alle agevolazioni della Legge 104 se rispetta i requisiti di cui abbiamo parlato.

La Legge 104 rappresenta un importante strumento normativo riguardante la condizione di disabilità, finalizzato a garantire i diritti fondamentali di libertà e autonomia per coloro che vivono con una disabilità.

Questa legge promuove l’integrazione sociale e assicura l’accesso ai servizi e alle cure necessarie per la prevenzione e la riabilitazione. Inoltre, prevede una serie di interventi volti a contrastare l’emarginazione e l’esclusione sociale delle persone con disabilità.

Le principali agevolazioni previste dalla Legge 104 e da altre disposizioni legislative complementari includono:

Diritti aggiuntivi per il lavoratore obeso

Il dipendente con obesità e disabilità gode di diritti specifici aggiuntivi oltre alle protezioni standard offerte dalla Legge 104 per le persone con disabilità. Ecco quali:

  • Nessuna discriminazione: è vietata qualsiasi forma di discriminazione diretta o indiretta basata sulla disabilità, compresa quella derivante dall’obesità.
  • Adattamenti sul posto di lavoro: Il datore di lavoro è obbligato ad adottare le misure necessarie per consentire al dipendente disabile di svolgere le sue mansioni nel modo più efficace possibile. Questo può includere cambiamenti nella mansione o la creazione di un ambiente lavorativo che elimini gli ostacoli.

Inoltre, se il dipendente obeso è riconosciuto invalido, ha il diritto di non far computare le assenze per malattia nel periodo di comporto, se tali assenze sono connesse alla sua condizione di invalidità.

FAQ sulla Legge 104

Cosa sono i permessi Legge 104?

I permessi con Legge 104 spettano sia al lavoratore con disabilità grave che al dipendente che assiste il coniuge o un familiare disabile grave.

Possono essere goduti in giorni frazionati in ore, in questo modo:

  • genitori con figli disabili e gli altri lavoratori e lavoratrici caregiver possono usufruire di 3 giorni di permesso al mese, anche frazionabili in ore.

I permessi lavorativi con Legge 104 sono retribuiti dall’INPS (ma il pagamento è anticipato dal datore di lavoro) e coperti da contribuzione figurativa utile sia per il diritto alla pensione che per la sua misura.

A chi spettano i permessi Legge 104?

permessi Legge 104 non spettano a tutti i lavoratori, ma soltanto ai dipendenti del settore pubblico o privato, che assistono:

  • coniuge, convivente di fatto o parte dell’unione civile disabile grave;
  • familiari con disabilità grave fino al 2° grado di parentela;
  • parenti o affini di 3° grado solo se i genitori, coniuge o conviventi del disabile hanno più di 65 anni, sono anch’essi disabili oppure mancanti o deceduti.

Chi ha la 104 art 3 comma 3 ha diritto all’accompagnamento?

Fondamentalmente, secondo l’articolo 3 comma 3 della Legge 104, a una persona con disabilità in condizioni di gravità non è automaticamente garantito il diritto all’indennità accompagnamento, anche nel caso in cui sia riconosciuto uno stato di grave invalidità.

Quante persone si possono assistere con Legge 104?

Più persone aventi diritto possono alternarsi nell’utilizzo dei permessi previsti dalla Legge 104 per fornire assistenza alla stessa persona con grave disabilità. Inoltre, i congedi straordinari saranno concessi anche ai conviventi di fatto.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulla Legge 104:

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui