Molti comprensori hanno già aperto le piste, anche se solo una parte dei chilometri disponibili nei vari comprensori è sciabile. Cresce la gara sul rapporto tra prezzo e qualità
La prima neve, caduta anche ad altezzae anche contenute, ha consentito e consente già in questo week end di fine novembre di aprire le piste in molte località sciistiche. Non tutti i comprensori sono aperti e in generale solo un numero limitato di chilometri sul totale è scianile, ma vediamo dove è possibile infilare gli amati sci o collegare gli scarponi allo snowboard.
Da questo fine settimana impianti aperti in Lombardia tra Valtellina e Valchiavenna, grazie all’abbassamento delle temperature, che consente l’innevamento artificiale e ai fiocchi caduti anche a bassa quota nei giorni scorsi. A Madesimo e Campodolcino la prima discesa sulle piste: la ski area è stata aperta il 29 novembre, oggi (sabato) lo skipass sarà gratuito.
Da oggi 30 novembre sci ai piedi anche in tutti gli altri comprensori: Livigno, Bormio, Santa Caterina, Aprica. Qualche giorno in più di attesa per Valmalenco e Valgerola dove la stagione inizierà nel weekend dell’Immacolata, sabato 7 dicembre. Intanto in queste ore è stata presentata la Ski’n Card Lombardia, che permette di sciare in modalità «pay per use» su tutte le montagne lombarde. Si tratta di una tessera digitale multifunzionale pensata per semplificare e agevolare l’accesso ai comprensori sciistici della regione. Promossa da Regione Lombardia in collaborazione con Anef Ski, che racchiude gli esercenti funiviari, la card si attiva online, senza fare code e consente di pagare solo per il tempo effettivo sugli sci fino al raggiungimento del costo dello skipass stagionale. Consente l’accesso a 900 chilometri di piste, 300 gli impianti suddivisi nelle 27 stazioni sciistiche lombarde: Alpe Teglio, Aprica, Barzio Piani di Bobbio Bormio, Borno, Carona, Colere, Foppolo, Livigno, Lizzola, Madesimo, Maniva, Monte Campione, Monte Pora, Oga, Piani d’Artavaggio, Piani d’Erna, Ponte di Legno Tonale, Presolana, Santa Caterina Valfurva, Schilpario, Selvino, Spiazzi di Gromo, Valdidentro, Valgerola, Valmalenco, Val Palot.
Dove e quanto è possibile sciare
Vediamo ora il quadro delle piste aprete e quanti chilometri di discesa sono effettivamente disponbili. È aperto il comprensorio Breuil/Cervinia/Valtournenche/Zermatt – Cervino: sono sciabili 65 chilometri su 322.
Disponbili pure molte piste in Alto Adige nel comprensorio che ruota a ttorno a Brunico e alle località collegate con gli sci ai piedi di Plan de Corones (Kronplatz): qui 50 km su 121 sono sciabili.
Sono sciabili anche 26 km su 144 nell’Espace San Bernardo – La Rosière/La Thuile. Mentre si scivola su 25 dei 44 km di piste a Sulden am Ortler (Solda all’Ortles). Aperti 20 km su 85,4 nel comprensorio 3 Cime/3 Zinnen Dolomiti (Monte Elmo/Orto del Toro/Croda Rossa/Passo Monte Croce. Sciabili 15 km su 49 al Latemar – Obereggen/Pampeago/Predazzo. Sono 13 i km sciabili sui 100 totali di Ponte di Legno/Tonale/Ghiacciaio Presena/Temù, 12 su 40 a Merano 2000; 12 su 400 anche sulla Via Lattea – Sestriere/Sauze d’Oulx/San Sicario/Claviere/Monginevro; 11 su 155 a Madonna di Campiglio/Pinzolo/Folgàrida/Marilleva. Mentre 8 su 24 all’Alpe Cermis – Cavalese. Sono 8 su 42 anche al Ghiacciaio Val Senales. Solo 7 su 68 al Passo San Pellegrino/Falcade, 7 su 70Folgaria, 6 su 60 a San Martino di Castrozza. 5 su 42 a Courmayeur – Chécrouit/Val Veny; 3 su 37 Valchiavenna – Madesimo/Campodolcino. 10 su 120 a Cortina d’Ampezzo. Ancora non aperte le piste in Val Gardena, che parte con il we dell’Immacolata.
I prezzi per una giornata sugli impianti
Quanto ai prezzi dello sci, Livigno si conferma ancora una volta la regina delle località sciistiche italiane, dominando il ranking 2024-2025 grazie a un buon equilibrio tra qualità e convenienza, con un costo medio giornaliero di soli 67 euro. A seguire, Madonna di Campiglio, celebre per il suo fascino esclusivo e le piste impeccabili, si posiziona al secondo posto con 104 euro di costo medio giornaliero. Completa il podio Alto Sangro-Roccaraso/Rivisondoli, il punto di riferimento per lo sci nell’Italia centrale, con una media di 56 euro al giorno, la più bassa tra le prime tre.
In termini numerici, il Trentino-Alto Adige domina la classifica, con ben 16 località presenti su 40, a dimostrazione della sua eccellenza nell’offerta turistica invernale. Nella top 10, spiccano Merano 2000 al quarto posto (59 euro) e Alta Badia-Corvara in Badia al quinto (76 euro), celebri per la qualità dei servizi e il buon rapporto qualità-prezzo. Anche Ortisei-St. Ulrich (decimo posto, 97 euro) e San Candido-Monte Baranci (nono posto, 65 euro) rappresentano il territorio con grande prestigio. Le altre località del Trentino-Alto Adige, come Pinzolo, Folgaria, e Pejo, rafforzano ulteriormente la posizione della regione. La Lombardia, con quattro destinazioni, si distingue per località molto diverse tra loro. Oltre alla citata Livigno, Bormio si colloca al settimo posto (68 euro), seguita da Madesimo e Valmalenco, che completano l’offerta lombarda. La Valle d’Aosta è presente con tre località, tra cui spicca Courmayeur, sesta in classifica con 93 euro. Breuil-Cervinia-Valtournenche (62 euro) e Pila (49) offrono alternative altrettanto affascinanti, ideali per chi cerca paesaggi alpini di straordinaria bellezza. Anche l’Abruzzo presenta tre mete, con Alto Sangro-Roccaraso/Rivisondoli che si distingue in terza posizione con un prezzo medio di 56 euro. Ovindoli (50 euro) e Pescasseroli (47) completano la proposta della regione, rappresentando una valida opzione per chi sceglie il centro Italia. Il Piemonte e la Sicilia vantano entrambe due località nella classifica. Per il Piemonte, Bardonecchia (49 euro) e Riserva Bianca-Limone Piemonte (47) offrono un’alternativa nel nord-ovest. La Sicilia sorprende con Etna Nord (32 euro) e Nicolosi (28), che uniscono il fascino del vulcano alla possibilità di sciare a prezzi contenuti. Le regioni con una sola presenza forte sono il Veneto, rappresentato dall’iconica Cortina d’Ampezzo, ottava con un costo medio di 117 euro, il più alto della top 10; la Toscana, con Abetone/Val di Luce (45 euro); il Molise, con Campitello Matese (45); e il Friuli-Venezia Giulia, con Tarvisio (42).
I prezzi per una giornata di sci variano notevolmente. Cortina d’Ampezzo, con un costo medio di 117 euro, è tra le più care, seguita da Madonna di Campiglio (104 euro) e St. Moritz (101 euro).
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