Cultura – Appuntamento domenica 1 dicembre ore 8 in piazza della Crocetta per ricordare uno tra i più importanti episodi della vita della Santa patrona
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Viterbo – (s.c.) – Tutto pronto per la tappa della manifestazione “In cammino sulle vie dell’esilio di Santa Rosa” che si terrà domani sul tratto che va da Viterbo a Soriano nel Cimino. Un itinerario culturale, naturalistico e religioso di rara bellezza che attraverserà boschi, sorgenti e castelli medioevali, rievocando l’esilio subito dalla Santa patrona di Viterbo il 4 dicembre del 1250.
La manifestazione quest’anno è alla sua ventesima edizione, patrocinata dalla Provincia di Viterbo, organizzata dall’Associazione Take Off in collaborazione con l’Associazione ex Facchini di Santa Rosa.
Tutto accadde l’antivigilia di San Nicola nel mese di dicembre del 1250, in pieno inverno, quando la giovane Rosa, insieme alla sua famiglia, fu costretta all’esilio perché considerata perturbatrice della quiete pubblica e dovette raggiungere a piedi, da Viterbo, prima Soriano nel Cimino poi Vitorchiano prima del suo rientro in città e della sua morte che avvenne poche settimane dopo, precisamente il 6 marzo 1251.
Il suggestivo percorso è stato, come ogni anno, verificato e liberato dai rovi e dalle erbacce grazie anche all’impegno dell’Associazione Gea – gestione e educazione ambientale sempre presente per quanto riguarda la pulizia del tratto all’interno della tenuta di sant’Egidio.
“Si tratta della rievocazione di uno dei fatti tra i più importanti della vita di Santa Rosa. Le ultime drammatiche settimane della sua esistenza perché oggi, a seguito delle diverse ricognizioni medico scientifiche effettuate sul suo corpo, sappiamo con certezza che la giovane Rosa non avrebbe potuto superare senza conseguenze uno sforzo così pesante in quanto era affetta da una grave malattia congenita individuata nella sindrome di Cantrell che determina cardiopatie invalidanti e deformazioni toraciche – afferma Silvio Cappelli dell’associazione culturale Take off, ideatore e organizzatore dell’iniziativa – e camminare in quei sentieri dove è passata la Santa esiliata da Viterbo, con i panorami rimasti pressoché inalterati, accompagnati dai suoni tipici dei boschi, e a stretto contatto con la natura, in amicizia e fraternità con gli altri, rappresenta per noi la condivisione del suo dolore, oltre che un ritorno alla dimensione umana e alla riscoperta di valori culturali e religiosi vecchi di oltre sette secoli ma ancora molto attuali. Un’iniziativa che quest’anno arriva al suo ventesimo anno e che mette in risalto anche il grave problema ancora irrisolto dell’emarginazione delle persone e, in particolare, di quelle di genere femminile“.
Ad assistere i partecipanti lungo il percorso saranno la Croce Rossa Italiana sezione di Viterbo. Ad accompagnare il gruppo la guida naturalistica Martina Iezzi e altri esperti volontari.
L’appuntamento è fissato per le 8 a Viterbo in piazza della Crocetta. Si partirà subito al termine delle iscrizioni, prenotazioni dei pranzi e acquisto biglietti del treno per il ritorno. Un percorso a piedi lungo circa 16 chilometri, quasi interamente all’interno dei boschi sui sentieri dei Monti Cimini (molto verosimile a quello compiuto da santa Rosa nel 1250), che da Viterbo porta a Soriano nel Cimino. Il gruppo dei partecipanti partirà, come avvenuto negli anni precedenti, all’insegna della pace, della fraternità e dell’amicizia.
Da piazza della Crocetta si uscirà dal centro attraverso Porta della Verità fino ad arrivare a strada Palanzana. Poco prima dell’eremo della Palanzana si girerà a sinistra per percorrere una strada bianca (Calvario) che, attraversando il Parco dell’Arcionello, condurrà i partecipanti all’attraversamento della strada Romana, all’altezza dei numeri civici 5. Qui ci sarà una prima sosta con un punto di ristoro.
La camminata proseguirà per strada Novepani, fino all’attraversamento della strada provinciale Piangoli, e fino ad imboccare la strada bianca che porta alla sorgente Acquaspasa.
L’arrivo alle sorgenti, attraverso antichi sentieri e mulattiere, è previsto per le 13 circa. In questo luogo esiste un’area attrezzata con panche e tavoli ed è prevista una breve sosta per il pranzo preparato dalle ragazze della gastronomia d’asporto Piri Piri di Cura di Vetralla. Verso le 14 il cammino riprenderà, all’interno del bosco, salendo verso il punto più alto del percorso, rispetto al livello del mare, 700 metri di altitudine, dopo aver percorso circa 13 chilometri.
L’arrivo a Soriano nel Cimino, attraverso i boschi, è previsto intorno alle ore 15,30 e il ritorno a Viterbo avverrà con mezzi propri, con bus, o con l’utilizzo del treno (ex ferrovia Roma Nord). Info 3382129568
30 novembre, 2024
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