Il 2025 è alle porte e con esso arrivano anche i buoni propositi. Se desideri rinnovare la tua abitazione nei prossimi mesi, devi sapere che puoi usufruire del bonus ristrutturazione 2025.
Ma di cosa si tratta? Come puoi sfruttarlo al meglio? Quali altri dettagli devi conoscere per accedere al bonus?
In questo articolo trovi tutte le risposte che cerchi in maniera semplice e dettagliata. Leggi fino alla fine per conoscere ogni aspetto di questa agevolazione.
Cosa comprende il bonus ristrutturazione 2025
Il bonus ristrutturazione 2025 altro non è che una conferma (con qualche modifica particolare) dell’agevolazione che terminerà il 31 dicembre 2024.
Esso prevede la possibilità di svolgere alcuni interventi di manutenzione di un’abitazione accedendo ad un ritorno dell’investimento in 10 anni per un tetto di spesa massimo di 96.000 euro (solo per le prime case).
Nell’arco di un decennio quindi, potrai recuperare fino a 48.000 euro in 10 rate.
Fai attenzione: ho evidenziato il fatto che il 50% viene applicato sulla prima casa poiché, dal 2025, per la seconda casa questa detrazione passa dal 50% al 36% (con un tetto di spesa massimo di 48.000 euro – ovvero 17.280 in 10 anni).
Che lavori sono concessi
Cosa afferma la manovra in merito ai lavori che possono essere effettuati per accedere al bonus ristrutturazione 2025?
Gli interventi messi a verbale sono davvero ampi ma, tra i principali e più quotati, puoi trovare:
- Rinnovo e sostituzione di parti anche strutturali degli edifici, come ad esempio scale o rampe;
- Realizzazione ed integrazione di servizi igienico/sanitari e tecnologici;
- Sostituzione di infissi esterni, serramenti e persiane con serrande;
- Installazione strutture di delimitazione dell’area privata, come ad esempio una recinzione in PVC;
- Modifica o rifacimento della facciata.
Particolare attenzione viene data anche agli interventi finalizzati al risparmio energetico e all’innovazione tecnologica, come l’installazione di sistemi domotici per la gestione intelligente della casa.
Per consultare ogni sorta di intervento che puoi condurre nella tua prima abitazione o seconda casa, ti invito a consultare l’art. 16-bis del Dpr 917/86
A chi si rivolge
Il bonus è accessibile a un’ampia platea di beneficiari, siano essi residenti in Italia oppure no a patto che versino regolarmente i contributi nel Paese.
Possono usufruirne i proprietari degli immobili, ma anche i nudi proprietari, gli usufruttuari e gli inquilini in affitto.
La detrazione spetta anche ai familiari conviventi del possessore dell’immobile, purché sostengano le spese e siano effettivamente coinvolti nei pagamenti.
Tutte le altre specifiche non trattate in questo paragrafo puoi consultarle accedendo alla legge di riferimento, ovvero l’art. 16-bis del Dpr 917/86 (TUIR).
Come richiedere il bonus ristrutturazione
Per avere il bonus ristrutturazione 2025 è fondamentale sapere che non è più possibile usufruire dello sconto in fattura e bisogna inoltre seguire una procedura precisa.
Di seguito ti suggerisco tutti quei piccoli accorgimenti da tenere in considerazione.
Come ottenere la detrazione al 50% sulle prime case?
Innanzitutto, è necessario effettuare pagamenti tramite bonifico bancario o postale parlante, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA del fornitore.
La normativa vigente (Art. 4 del D.M. n. 41/1998) prevede inoltre l’obbligo di comunicazione all’ENEA per gli interventi che comportano risparmio energetico.
È altrettanto importante conservare tutta la documentazione relativa ai lavori: dalle fatture ai bonifici, dalle autorizzazioni ai certificati di conformità.
Tutti i documenti e le fatture dovranno poi essere presentati e inseriti nell’apposita domanda al 730 relativa all’anno in cui sono stati fatti i lavori.
Quando scade il bonus 50% per le ristrutturazioni?
Secondo le ultime disposizioni della Legge di Bilancio, la detrazione del 50% è confermata fino al 31 dicembre 2027. Fatta eccezione per le seconde case che vedono ridurre la quota rispetto al 2024 al 36%.
Dal 1 gennaio 2028 invece, la percentuale dovrebbe scendere al 36% anche per le prime case, salvo diverse modifiche di legge.
La spesa massima detraibile quindi, per tutto il 2025, rimane fissata a 96.000 euro per unità immobiliare e il rimborso viene effettuato in 10 quote annuali di pari importo.
È quindi corretto parlare di scadenza del bonus ristrutturazione 2025? A mio avviso no! Rimane dunque un valido aiuto per molti anni.
Riepilogo dei passaggi per richiedere il bonus
Per agevolare la comprensione di quanto scritto in questo articolo, ho il piacere di elencare i passaggi fondamentali per accedere al bonus ristrutturazione:
- Verificare che l’intervento rientri tra quelli ammessi dalla normativa;
- Raccogliere la documentazione necessaria e le eventuali autorizzazioni;
- Selezionare imprese qualificate per l’esecuzione dei lavori;
- Effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante;
- Conservare tutta la documentazione fiscale;
- Comunicare all’ENEA gli interventi che comportano risparmio energetico;
- Inserire le spese nella dichiarazione dei redditi.
Se ogni passaggio sarà eseguito nella maniera corretta, si potrà riuscire ad accedere al bonus ristrutturazione.
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