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Business PMI, è stata presentata l’edizione della Martesana


Quella di giovedì 28 novembre è stata una serata molto speciale per gli imprenditori della Martesana: a Palazzo Trivulzio si è svolta la presentazione ufficiale della terza edizione della rivista Business PMI, realizzata dal gruppo editoriale Netweek e appartenente ad una collana composta da 7 pubblicazioni nelle province lombarde e 3 in quelle piemontesi. Si tratta di un volume che valorizza le tante realtà imprenditoriali dei nostri territori, che esalta il mondo delle Piccole e Medie Imprese, ovvero le realtà che hanno reso prospera la nostra zona e negli anni hanno garantito alla sua popolazione benessere e ricchezza.

La presentazione di Business PMI

Dopo i saluti istituzionali è intervenuto Marco Conca, direttore della Gazzetta della Martesana, della Gazzetta dell’Adda e di PrimaLaMartesana.it: «Ringrazio i presenti e in particolare il sindaco Antonio Fusè per l’ospitalità, per me è una soddisfazione vedere tanti imprenditori e amministratori presenti, dato che le PMI sono il cuore pulsante del territorio, vero motore dell’economia. Quando 40 anni fa è nata la “nostra” Gazzetta si parlava di Martesana in riferimento al Naviglio, oggi invece raccontiamo un’altra storia: Business PMI certifica la grande realtà produttiva della zona che, grazie ad imprenditori illuminati è diventata propulsore dell’economia lombarda. Questa rivista è un modo per ringraziarli, per dire grazie alla Martesana che produce e che lavora. Che poi è la Martesana che più ci piace». Ecco poi Riccardo Galione, direttore commerciale del Gruppo Netweek: «Gazzetta della Martesana ha una storia importante e il gruppo Netweek gestisce 52 testate del genere, distribuendo in edicola oltre 400mila copie, a cui vanno aggiunte 30 milioni di pagine viste al mese con i nostri siti “Prima”. Recentemente abbiamo acquisito 22 tv locali in tutta Italia, in Lombardia abbiamo Telecity. Essendo nati e vissuti sul territorio, dando voce alle realtà locali, ci siamo resi conto di avere l’onore e l’onere di mettere insieme qualcosa che potesse portare le eccellenze al di fuori della loro zona di competenza. Da qui ci siamo convinti a raccontare una parte dell’economia del territorio con Business PMI».

«Un prodotto che valorizza le Piccole e Medie Imprese»

A presentare nel dettaglio la rivista Business PMI è stato Giuseppe Pozzi, responsabile dell’ufficio comunicazione di Netweek e curatore del volume. L’analisi è partita dai numeri, quelli dei bilanci delle PMI dell’area Martesana relativi all’anno 2023: dal fatturato ai dipendenti, dall’Ebitda e dall’Ebit fino ai dati del patrimonio aziendale. Il tutto inquadrato in classifiche: quella, naturalmente, del fatturato complessivo, ma anche quelle di alcuni valori e di diversi settori che più sono rappresentativi in quest’area, come il commercio, la manifattura pesante, quella leggera, i servizi, i trasporti e la logistica. A fornirli è Cribis, società specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere, in grado di raccogliere i numeri utili per realizzare analisi e ragionamenti. All’interno di Business PMI troveremo dunque la top ten delle aziende per fatturato, ma anche la graduatoria dei Comuni più ricchi, dati relativi al numero delle aziende per settore e relativi dipendenti, con approfondimento legati ai diversi comparti. «Numeri che, se da una parte evidenziano il buono stato di salute della maggior parte di loro, perché hanno saputo innovarsi, specializzarsi e affrontare sempre nuovi mercati in tutto il mondo, dall’altra non nascondono la fatica che devono fare per restare sul mercato e le difficoltà che ogni giorno si trovano ad affrontare. Insomma, avete in mano uno strumento che davvero permette di conoscere approfonditamente le realtà imprenditoriali del nostro territorio». Alcune imprese hanno poi scelto di raccontarsi, mettendo in mostra la loro storia, evidenziando i passaggi generazionali, i fattori di successo e tante altre peculiarità. Conclude Pozzi: «Infine consiglio la lettura di due interviste presenti, quella a Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo Economico, da sempre attento alle PMI; e quella a Marina Puricelli, Tenure Lecturer del Dipartimento di Management e Tecnologia presso l’Università Bocconi e docente senior presso SDA Bocconi School of Management».

I saluti istituzionali

Ad aprire la serata di presentazione di Business PMI è stato il padrone di casa, ovvero il sindaco di Melzo Antonio Fusè: «Sono molto onorato che abbiate scelto il nostro Comune per questo incontro – ha esordito – si tratta di una bellissima iniziativa e mi piace molto il coinvolgimento con le imprese del territorio, sono il motore dell’economia, non soltanto nazionale ma europea. Come può diventare attrattiva una città? Per i servizi, per i palazzi storici, certo, ma soprattutto per il lavoro. Quando si insedia un’azienda è un momento importante, che porta dipendenti, famiglie, crea un indotto, si riversa sulle scuole, ecc. Ogni impresa ha un ruolo importantissimo nella comunità». In seguito è toccato a Nicola Fracassi, presidente di zona Adda-Martesana di Assolombarda: «Sono un imprenditore del territorio e vedere fiorire iniziative come questa fa piacere, porta le PMI all’attenzione della comunità, perciò l’abbiamo supportata con piacere. Il nostro territorio ha voglia di fare, di mettere al centro di lavoro: solo così la zona può essere ricca». È intervenuto anche Donato Turba, responsabile Confcommercio di Melzo: «Rappresentiamo le microimprese, ovvero il tessuto sociale della città. Quando si spegne una luce di un negozio o di un’attività, si spegne una parte del paese: mantenere vive le piccole realtà non è soltanto un affare commerciale, ma ha anche un risvolto sociale, perché solo dove c’è accesso ad un piccolo negozio la città funziona. Vedo il centro commerciale in un’ottica diversa, come centro per l’acquisto: tra le vie di paese si parla, si passa il tempo, si socializza».

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L’intervento di Stefano Meloni

In occasione della presentazione di Business PMI è intervenuto uno speaker d’eccezione, ovvero Stefano Meloni, Chief HR, Legal&QAS Officer di Brivio&Viganò, esprimendosi sul tema «Imprenditore, manager e collaboratore: serve un dialogo virtuoso per una crescita reciproca». «Perché un rappresentante di una grande azienda è qui? – ha affermato – anche Brivio&Viganò è nata come piccola azienda, con due giovani e tanta buona volontà, contraddistinti dallo spirito avventuroso e visionario degli imprenditori, perciò la sua storia può aiutare le PMI». Meloni si è concentrato in primis sul ruolo dell’imprenditore: «Suo grande pregio e privilegio è quello di creare valore, ma l’evoluzione da piccola impresa a media e poi grande passa necessariamente da una sua presa di coscienza. Mi spiego: l’imprenditore deve continuare ad avere in mano la strategia e la visione del business, ma per crescere servono ragionamenti più complessi, lavorare in termini evolutivi, anche perché può sempre capitare di tutto. Penso alla rivoluzione tecnologica, alla pandemia, al mondo in rapido cambiamento». E quindi che fare? «Serve confrontarsi con il mondo manageriale – ha continuato – il manager è il soggetto che può trasferire la capacità visionaria dell’imprenditore verso la capacità di business, attraverso il supporto e l’aiuto dei collaboratori. Queste tre figure devono avere una visione unica: strategica per l’imprenditore, gestionale per il manager, di esecuzione per il collaboratore».

Verso la managerializzazione

Certo non si tratta di un passaggio semplice: «Anche quella per cui lavoro attualmente è una realtà padronale, nel suo brand ha persino il cognome dei fondatori, ma la managerializzazione dell’impresa è stato un passaggio illuminato e oggi siamo di fronte ad una delle più grandi realtà che compete nel settore della logistica integrata in Italia. Attenzione: il manager da solo non va da nessuna parte, deve essere in grado di trasferire motivazioni e voglia, far capire perché si stanno prendendo certe decisioni, coinvolgere le persone, che sono il motore del cambiamento. Ogni realtà deve cercare di essere virtuosa a 360°, considerando non solo il fatturato, ma anche la redditività e lo spirito di appartenenza di ogni singolo collaboratore». In definitiva Meloni ha ricordato che Brivio&Viganò è «nata come piccolissima impresa, quasi artigiana, per poi portare ricchezza, cultura e managerialità. Per crescere è importante un aiuto in termini di competenze, il che non vuol dire disperdere i valori fondanti della piccola impresa, la capacità di emozionare, di guidare l’azienda da capitano d’industria».

Le domande del pubblico

Le parole dello speaker hanno stimolato il pubblico, in particolare Virginia Rosati della Rosati Logistic&Technical Courier, che ha chiesto approfondimenti sul tema del passaggio generazionale e sulla difficoltà di reperire personale nel comparto logistico: «Non è detto che il figlio di un imprenditore abbia voglia di fare ciò che ha fatto il padre – ha spiegato Meloni – in ogni caso è necessario mettere in condizione di poter prendere il testimone, investendo in formazione e supporto. Il mio consiglio è di appoggiarsi a manager esperti nella fase del passaggio generazionale, nel pieno rispetto valoriale della persona che passa la fiaccola». Sul fronte lavoratori ha aggiunto: «Il settore della logistica sconta un tema di scarsa attrattività, è visto come un lavoro non leggero, soprattutto per ruoli medio-alti, come ingegneri di processo ed esperti in automazione. Non si parla solo di retribuzione ma di welfare complessivo: la logistica è molto intensa, perché lavora 7 giorni su 7. Cosa possiamo fare? Lavorare dal basso, creare una cultura logistica partendo con gli ITIS e le altre scuole, descrivendo nel modo corretto un’attività che oggi è spiegata male, dato che non è un lavoro di ripiego». Nicola Fracassi di Assolombarda ha chiesto consigli per la piccola impresa che vuole crescere e affidarsi ad una gestione manageriale: «Di certo il legame empatico è fondamentale, ma è bene interrogarsi sul perché un manager debba scegliere una PMI. Deve essere attratto dalla possibilità di costruire di qualcosa, mettendo in atto le sue competenze. L’imprenditore guarda alle capacità di generare fiducia del manager, il manager deve rispondere con grandi competenze, allineate alle aspettative».



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