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Sciopero generale, Cgil e Uil: “25mila in piazza a Genova contro manovra governo”


E’ in corso lo sciopero generale proclamato per la giornata odierna da Cgil e Uil contro la manovra economica del governo. “In 25 mila hanno partecipato alla manifestazione regionale che si è svolta a Genova – comunicato in una nota congiunta Cgil e Uil della Liguria -. Le delegazioni liguri sono confluite in Piazza Acquaverde, stazione di Genova Principe, e dopo aver percorso le principali vie cittadine i manifestanti hanno occupato Piazza Matteotti dove si è svolto il comizio conclusivo”. Tra gli intervenuti, Serena Sorrentino, segretaria generale Funzione pubblica Cgil e Luca Cerusa, sub commissario Uil Liguria.

Temi al centro della mobilitazione i rinnovi contrattuali, che, proseguono Cgil e Uil, “quando vengono rinnovati, non riescono a coprire nemmeno l’inflazione, così come le rivalutazioni delle pensioni assolutamente insufficienti e con la beffa, per le minime, di un aumento di soli 3 euro al mese”. Per Cgil e Uil “è inaccettabile che al Paese che paga le tasse non siano riconosciuti aumenti dignitosi e che insieme a questa ingiustizia si riduca anche il perimetro del pubblico a partire da sanità, istruzione e trasporto pubblico”.

“Le morti sul lavoro, gli infortuni, la precarietà, la dignità sottratta perché i salari non sono da tempo adeguati al costo della vita e vengono addirittura aggrediti dalle vergognose leggi di bilancio della peggiore destra della storia italiana. E poi ancora: la disoccupazione che svilisce i giovani e il diritto alla salute calpestato. I liguri si sono espressi chiaramente in piazza, ribadendo a chiare lettere cosa pensano della manovra, del ministro Salvini e della presidente del Consiglio Meloni: la loro inadeguatezza fa sempre più il paio con la loro miopia di fronte alle istanze dei cittadini”. Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Stefano Giordano, oggi in piazza a Genova per sostenere lo sciopero. “Ma il Governo è in buona compagnia – prosegue l’esponente del Movimento cinque stelle -: il neo presidente Bucci non si è visto in piazza e dunque ha scelto da che parte stare: da quella di chi sta mandando in rovina il nostro Paese con decisioni degne dei peggiori governi tecnici del passato (che la destra aveva peraltro promesso di contrastare!) e mortifica i cittadini con manovre lacrime e sangue alla Monti & C. Come M5S, siamo al fianco di tutti i lavoratori che oggi hanno scioperato non solo per sé stessi – rinunciando a una giornata intera di stipendio -, ma per tutti gli italiani che chiedono più equità salariale, più sanità, più sicurezza sul posto di lavoro, più trasporti efficienti. Più diritti. Mai meno. E Salvini se ne faccia una ragione”.

Sciopero generale Genova

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“Una doppia risposta alle politiche economiche, alla mancanza di progetto politico per il Paese e al tentativo di mettere in discussione il diritto di sciopero, che è un diritto fondamentale sancito dalla nostra Costituzione. Salvini ha voluto alzare la posta e ha perso perché i cittadini, i lavoratori hanno risposto in modo univoco: il diritto di sciopero è una leva essenziale per migliorare la democrazia e il fatto che sia messo in discussione è un segnale bruttissimo a cui questa piazza ha risposto”, le parole rilasciate da Andrea Orlando, riportate dall’agenzia Ansa, a margine della manifestazione regionale tenutasi nel capoluogo.

“Grande partecipazione alla manifestazione in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil e dalla Uil contro una manovra finanziaria ingiusta, che non affronta i principali problemi del nostro Paese, che non dà risorse alla sanità e non stanzia fondi a sostegno dei salari. Siamo al fianco dei sindacati e dei lavoratori, per dire no a questa legge finanziaria e porteremo questa battaglia a tutti i livelli, anche in Regione, come abbiamo fatto in questi anni, perché siamo convinti che sia possibile costruire un Paese diverso, a partire dai territori. Bisogna aumentare salari e pensioni, finanziare la sanità, l’istruzione, i servizi pubblici, investire nelle politiche industriali. Queste le richieste di migliaia di lavoratori che sono scesi in piazza a Genova da tutta la Regione. Come Partito democratico ligure e con il gruppo del Pd in Regione abbiamo preso parte al corteo e condiviso le loro richieste. Il governo non può rimanere sordo davanti a questo grido”: lo affermano in una nota Davide Natale, segretario Pd Liguria, e Armando Sanna, capogruppo Pd in Regione, a margine della manifestazione genovese a cui hanno preso parte.

Candia e Casella a sciopero generale

“In piazza per lo sciopero generale, contro la manovra di un governo che si dimentica ancora una volta delle persone più fragili”, dichiarano in una nota i consiglieri regionali di Alleanza Verdi Sinistra, Selena Candia e Jan Casella, che hanno manifestato con Cgil e Uil a Genova. “Servono soldi per sanità, scuola, pensioni e per un lavoro più stabile e sicuro. I soldi ci sono e sappiamo anche dove prenderli: tassando extra profitti e grandi ricchezze. Per non parlare della lotta ai grandi evasori, che questo governo coccola invece di contrastare”, concludono i due consiglieri regionali.





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