Ogni anno, solo in Italia, vengono abbandonati nell’ambiente circa 14 miliardi di mozziconi di sigaretta, un problema che si traduce in un danno grave per l’ambiente marino e gli ecosistemi. Con il progetto “Il mare comincia qui”, l’International School of Genoa (Isg) punta a sensibilizzare la cittadinanza su questo fenomeno e a promuovere buone pratiche per ridurre la dispersione di rifiuti in mare.
L’iniziativa, presentata nella giornata di venerdì 29 novembre nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi durante la Genova Smart Week, si propone di chiudere il cerchio del riciclo delle “cicche” di sigaretta e realizzare progetti di cittadinanza attiva insieme a partner locali tra scuole, associazioni e startup.
Educazione e cittadinanza attiva al centro del progetto
L’Isg, iscritta al programma internazionale Eco-Schools che promuove la sostenibilità nelle scuole, ha avviato il progetto coinvolgendo diverse realtà locali. Tra i partner figurano il club marino Sal di Nervi, i volontari dell’American women’s club, e l’associazione PuliAmo la Foce, oltre alla collaborazione istituzionale con il municipio levante e il patrocinio del comune di Genova.
Questo supporto ha permesso agli studenti dell’Isg di condurre laboratori di educazione ambientale al porticciolo di Nervi insieme ai bambini della scuola dell’infanzia Gnecco Massa, durante i quali sono stati raccolti mozziconi di sigaretta dalla spiaggia e si è scritto con i gessetti sulle caditoie stradali la frase “Il mare comincia qui”, per ricordare che anche le strade conducono al mare e la cura dell’ambiente parte dai piccoli gesti.
Collaborazione con il mondo scientifico e accademico
Il progetto è sostenuto anche dall’Università di Genova, dell’Istituto italiano di tecnologia (Ilt) e della startup OutBe, che offre alle aziende corsi sulla sostenibilità. Una collaborazione scientifica che permette agli studenti di comprendere meglio la complessità del riciclo dei mozziconi e sviluppare soluzioni innovative.
Una delle iniziative chiave è l’accordo con Re-Cig, startup trentina che trasforma i filtri delle sigarette in materiali plastici riutilizzabili. Marcella Martini, professoressa e sustainability manager dell’Isg, in una nota stampa, ha dichiarato: “I ragazzi hanno recepito lo spirito della manifestazione e di Genova C-City, sono stati invitati a discutere con i partner un’azione pilota per un più ampio uso del riciclo dei mozziconi sul territorio di Genova”.
Obiettivi futuri e azioni concrete
Il progetto “Il mare comincia qui” si basa su un approccio graduale che mira a costruire una piattaforma condivisa di attori e azioni per affrontare l’abbandono dei mozziconi sia nel breve che nel lungo periodo. Il primo passo, l’International School of Genoa insieme ad altre scuole del territorio, sarà spingere Amiu (azienda multiservizi e d’igiene urbana) e Comune di Genova ad adottare procedure per il riciclo dei mozziconi, attualmente smaltiti come rifiuti indifferenziati.
Sono in corso anche azioni per ottenere finanziamenti per attività di pulizia e sensibilizzazione, tra cui la fornitura di posacenere e materiali divulgativi. Entro uno o due anni, l’Isg prevede la realizzazione di totem informativi in collaborazione con l’istituto nautico San Giorgio, da installare presso il porto antico o il Galata museo del mare, per sensibilizzare cittadini e turisti sull’impatto ambientale dei mozziconi.
Infine, si mira all’integrazione delle iniziative di cittadinanza attiva nel geoportale del Comune di Genova, per una mappatura che renda più strutturato il contributo delle varie associazioni e delle scuole nella tutela ambientale.
Un fenomeno globale da combattere
Il progetto “Il mare comincia qui” è stato già pubblicato in versione beta con il titolo “Poisonous Cigarette Butts” e ha ottenuto attenzione anche a livello internazionale, con risposte da tre continenti in pochi giorni. Ogni anno nel mondo vengono gettati circa 4.500 miliardi di mozziconi di sigaretta, causando danni significativi all’ambiente.
Con questo progetto, l’International School of Genoa vuole contrastare il fenomeno e contribuire a costruire un futuro più pulito ed ecologico per le generazioni a venire. “Un piccolo passo nella direzione della C-City, Genova Città Circolare,” ha concluso la professoressa Martini.
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