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Il ministero della Cultura premia Casa di gesso-Aidoru


Associazione e Comune insieme premiati per un progetto in partenza rivolto alle nuove generazioni

I partecipanti al progetto Casa di gesso-Aidoru

Un progetto dedicato a teatro e scuola, curato da Casa di gesso-Aidoru Aps in partenariato con il Comune di Cesena, ha vinto un bando del ministero della Cultura. Previsto lo stanziamento di un milione e 800mila euro.

Acerbi: “Felice dell’esito del bando ministeriale”

L’assessore alla Cultura e al bilancio Camillo Acerbi, oggi in conferenza stampa, si è detto “felice dell’esito di un progetto che stiamo preparando da qualche anno con l’associazione Aidoru”. Progetto che “è risultato tra i venti vincitori, su 267 realtà che hanno partecipato, del bando ministeriale “Laboratorio di creatività contemporanea” con l’obiettivo di supportare le realtà che operano sul proprio territorio, innescando meccanismi di impatto sociale e creativo”.

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Baredi: “Progetto a lungo pensato e sognato”

“La scuola – ha rimarcato Maria Elena Baredi, assessora ai Servizi educativi – deve essere l’ambito prediletto di ogni forma artistica. Il progetto che presentiamo è stato a lungo pensato e sognato. Si svolgerà nell’arco di due anni nei 24 plessi delle primarie della città e sarà proposto anche ai ragazzi delle medie inferiori e superiori”. Da Baredi anche un appello a “vivere la Casa di gesso, centro dedicato alle nuove generazioni” con sede a San Vittore in via Braghittina 879.

Macrelli: “Casa di gesso presidio per i ragazzi”

“Casa di gesso – ha aggiunto l’assessora alle Politiche giovanili Giorgia Macrelli – è un presidio nel territorio. Tutti i giovani della città dovrebbero conoscerlo, soprattutto chi si sente isolato, perché il progetto coinvolge tutti”.

Magnani: “Da attrezzaia a spazio polifunzionale”

“Casa di gesso – ha ricordato Roberta Magnani, direttrice artistica e pedagogica di Aidoru – nasce nel 2021 come scuola dedicata a bambini e ragazzi per fare esperienza di diverse pratiche dell’arte e della tecnica teatrale, prima al Carisport e poi presso il Vidia Club. Dal 2023, grazie anche al crowdfunding, abita lo spazio di un’ex attrezzaia agricola a San Vittore, che, grazie a un intervento di rigenerazione curato insieme a Pier Currà Architettura, è diventato uno spazio polifunzionale. Ospita tre locali, di cui una sala teatrale e un atelier per le arti sceniche, e segue 130 ragazzi e ragazze proponendo loro lavori personalizzati per offrire uno sguardo in più sull’altro e aprirsi all’ignoto”.

La conferenza stampa. Da sinistra: Roberta Magnani, Giorgia Macrelli, Camillo Acerbi, Maria Elena Baredi

Cinque macro aree

Roberta Magnani ha quindi presentato il progetto interdisciplinare “Radure” finanziato dal ministero che si svilupperà attraverso cinque macro aree, le quali si intrecceranno fino a ottobre 2026, coinvolgendo la stessa struttura di San Vittore, le scuole del territorio e la città.

  1. Esperidi. Nello spazio esterno di Casa di gesso, di 3.000 metri quadrati, saranno realizzate due opere d’arte pubblica naturale, come già in zona Ippodromo, e sarà allestito un giardino sensoriale. Collaboreranno all’iniziativa l’Istituto tecnico Garibaldi-Da Vinci e il Dipartimento di Architettura di Cesena.
  2. Astreo. Un percorso di teatro, drammaturgia, canto e arti sceniche rivolto a ragazzi dalla terza media alla quinta superiore si svilupperà da gennaio 2025 ad aprile 2026 con incontri settimanali e restituzioni pubbliche alla fine del percorso.
  3. Convivio. Si svilupperanno due consulte formate da ragazzi tra i 12 e 19 anni, i quali avranno a disposizione spazi e competenze così da creare proposte artistico-culturali co-create o suggerite al pubblico giovane della città.
  4. Extra. Non mancherà un festival multidisciplinare e diffuso dedicato all’arte performativa, alla pedagogia e alla comunità territoriale che si snoda nelle due annualità attraverso diversi appuntamenti dedicati ai bambini, ai giovanissimi e alle famiglie. La programmazione sarà incentrata sul tema dell’attivismo per rendere il futuro migliore del presente.
  5. Preludio. Casa di gesso ospiterà quattro residenze creative per sperimentare nuovi linguaggi e dare spazio alla ricerca estetica e artistica. La prima artista in residenza, nel 2025, sarà Delfina Stella, danzatrice e ricercatrice in ambito pedagogico. Sarà poi ospitato il progetto “Il teatrino di Bumboz” in collaborazione con L’arboreto – Teatro dimora di Mondaino. Nel 2026 altre due residenze: “World – paesaggi” a cura di OperaBianco e “In una pagina o forse nel mondo” ancora con Delfina Stella.



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