Di Daniele Fantini. Lo scontro-diretto tra le grandi outsider dice Brescia. Lo fa per la sesta volta consecutiva negli ultimi incroci con Tortona tra campionato e Coppa. La Germani (6-2) resta ancorata alla zona alta della classifica con una vittoria diversa dal consueto. Puntellata su un quarto periodo di inusuale solidità difensiva, determinante per raffreddare una Bertram esplosa al rientro dall’intervallo lungo. Brescia si aggrappa al fatturato raccolto dalla lunetta (21/30), importante per ricucire il -6 su cui sembra barcollare alla metà del terzo periodo, alla freddezza di Nikola Ivanovic (17 punti con 6/8 dal campo), straordinario gestore nel finale, e alla stazza e atletismo dei suoi big-man nel crunch-time. Con Miro Bilan (10+13 rimbalzi) redivivo dopo tanti minuti di appannamento e Jason Burnell (12) fondamentale per alzare la fisicità.
Affondata per la terza volta consecutiva in campionato, la Bertram (4-4) scivola sul fondo della zona playoff e manca un’altra occasione per marchiare le proprie ambizioni con un punto esclamativo contro un’avversaria di livello. Pesa tantissimo un primo tempo difensivo all’acqua di rose, con 40 punti concessi nei primi 15′ e 49 all’intervallo lungo. Anche a fronte di un attacco produttivo, ispitato dai 17+4 assist di Tommy Kuhse, è impossibile controllare la partita.
La svolta arriva, come detto, alla metà del terzo periodo. Quando l’ingresso di Davide Denegri in chiave difensiva su Ivanovic frena la macchina offensiva ospite. Una vampata improvvisa di Arturs Strautins, unita a uno sprazzo di grande intesa tra Cristian Vital (5 assist) e Ismael Kamagate (8+8 rimbalzi), griffa il sorpasso che lancia i Leoni sul +6. È un momento-chiave, in cui si infilano anche le spingardate di Tommaso Baldasso (10) e qualche graffio di Justin Gorham. Ma Tortona non ha la forza mentale per trasformarlo nella coltellata letale. Si innervosisce quando Brescia ricuce facilmente dalla lunetta. Sbuffa sbattendo contro un’avversaria che ha il grande pregio di alzare, a sua volta, il tono difensivo nel momento più complesso. E perde il filo nel finale, affossata dal terribile 0/4 in lunetta con cui Kamagate disegna un harakiri sanguinoso.
Bertram Derthona Tortona-Germani Brescia 78-85
Tortona: Vital 6, Kuhse 17, Strautins 8, Kamagate 8, Severini 11; Gorham 7, Candi, Denegri 2, Baldasso 10, Biligha 3, Weems 6. N.e.: Zerini. All.: De Raffaele.
Brescia: Bilan 10, Della Valle 14, Ndour 8, Ivanovic 17, Rivers 11; Dowe 8, Burnell 12, Mobio 3, Cournooh 2. N.e.: Tonelli, Pollini, Ferrero. All.: Poeta.
Il percorso netto della capolista prosegue, superando anche uno degli esami più complessi. Espugnare il Palacarrara nel giorno dell’esordio casalingo in panchina di coach Zare Markovski, chiamato a dare equilibrio e serenità a una Pistoia che ha navigato per settimane tra mari tempestosi. L’approccio al match della Estra è lodevole. Trascinata da un primo tempo stellare di Semaj Christon (29+9 assist alla fine), Pistoia tiene a bada l’Aquila sul 48-45 all’intervallo lungo. E l’equilibrio prosegue anche per buona parte della ripresa, fino al grosso parziale di 3-11 con cui Trento rompe l’inerzia alla metà del quarto periodo lanciandosi sul +10 (78-88 al 36′).
Sembra finita, ma Pistoia ha la lucidità e forza mentale per rispondere con un contro-break di 10-0 e agganciare con Karlis Silins a quota 88. Childs ha tra le mani la tripla dall’angolo per il nuovo sorpasso, ma ne esce un errore fatale. Trento torna a muovere la retina dalla lunetta spezzando un’astinenza di tre minuti e archivia il successo in volata capitalizzando su una palla persa dello stesso Childs su Lamb. Ed è proprio Jeremy Lamb a fregiarsi del premio di MVP della partita con una serata da 27 punti (season-high) per 31 di valutazione. Decisive anche le prove offensive di Jordan Ford (21) e Myles Cale (17).
Estra Pistoia-Dolomiti Energia Trentino 88-92
Pistoia: Childs 6, Rowan 17, Forrest 10, Saccaggi, Brajkovic 10; Christon 26, Della Rosa, Anumba, Silins 16. N.e.: Benetti, Novori, Boglio. All.: Markovski.
Trento: Ellis 5, Cale 16, Pecchia 2, Mawugbe 5, Lamb 27; Ford 21, Niang 4, Forray 2, Bayehe 10, Zukauskas. All.: Galbiati.
Match sempre equilibrato al Taliercio, nel primo tempo nessuna delle due squadre prende più di un possesso di vantaggio e all’intervallo è 31-28 per la Unahotels. Nella ripresa la formazione ospite dimostra di avere più benzina e scappa fino al +9 sul 46-37; Venezia però non ci sta e nel quarto periodo rimonta e pareggia sul 46-46 con Simms e Wheatle. La Unahotels torna di nuovo a fuggire con le triple di Barford e Smith (50-57), la Reyer pareggia ancora una volta con Parks (59-59), ma nell’ultimo minuto sono Winston in attacco e Gombauld in difesa a fare 62-59 e a dare la vittoria a Reggio Emilia.
Umana Reyer Venezia-UnaHotels Reggio Emilia 59-62
Venezia: Tessitori 1, McGruder 14, Lever, Casarin 2, Moretti, 5 Ennis, Janelidze, Kabengele 8, Parks 19, Wheatle 4, Simms 4, Wiltjer 4. All. Spahija.
Reggio Emilia: Barford 13, Gallo, Winston 10, Faye 4, Gombauld 7, Smith 8, Uglietti, Fainke, Vitali 2 , Grant, Chillo 2, Cheatham 12. All. Priftis.
Treviso respira e sorride. Napoli scivola di un altro passo abbondante verso l’Inferno. La Nutribullet Treviso (3-5) infligge un colpo durissimo alla panchina traballante di coach Milicic regolando la Napolibasket (0-8) per 84-69 grazie a un parzialone di 15-2 costruito nei primi 6′ del quarto periodo che spezza una lunghissima fase di equilibrio. Protagonisti del maxi-break decisivo sono Osvaldas Olisevicius (20 punti con 4/7 da tre), Bruno Mascolo (11+4 assist) e David Torresani, vero game-changer con una vampata da 7 punti, 3 recuperi e 3 assist in 18′ dalla panchina, dove fa registrare un succoso +16 di plus/minus.
Napoli, priva dell’infortunato Erick Green, ha 15 punti con 3/4 dall’arco da Tomas Woldetensae (season-high), 14+7 rimbalzi da Ben Bentil e 11 con 8 assist (ma anche 7 palle perse r 5/14 al tiro) da un altalenante Kevin Pangos. La situazione, sempre più allarmante, deve fronteggiare anche un momento del calendario particolarmente difficile in arrivo dopo la sosta per le nazionali. Napoli sarà in trasferta contro la capolista Trento, ancora imbattuta, e sfiderà poi Reggio Emilia e Brescia.
Napolibasket-Nutribullet Treviso 69-84
Napoli: Copeland 13, Pangos 11, Woldetensae 15, Totè 6, Bentil 14; Saccoccia, Treier 4, De Nicolao 2, Manning Jr. 2, Dreznjak 2. N.e.: Biar. All.: Milicic.
Treviso: Bowman 26, Mascolo 11, Olisevicius 20, Alston 11, Paulicap 3; Torresani 7, Mezzanotte 2, Macura 4. N.e.: Gatto, Iacopini, Marostica. All.: Vitucci.
La Virtus Segafredo Bologna (7-1) riprende la marcia dopo il ko della scorsa settimana con Varese e resta nella scia della capolista Trento grazie al successo sul Banco di Sardegna Sassari (2-6) per 95-85. Dopo un primo periodo incoraggiante (21-18), Bologna fatica a trovare alchimia e armonia nel secondo parziale, frenata dalle letture offensive poco brillanti di Will Clyburn e Rayjon Tucker. Sassari ne approfitta per operare il sorpasso e raggiungere l’intervallo lungo sul +4 (37-41) ma l’illusione dura soltanto una manciata di minuti. La Virtus riprende forza e morale con un parziale di 10-2 che accende un terzo quarto da 37 punti per il +10 del 30′ (74-64). Nel periodo conclusivo, Bologna è poi ferrea e solida nel respingere gli assalti del Banco e nel controllare il margine in doppia cifra fino alla sirena.
Toko Shengelia gioca una gara da MVP con 19 punti e 8 falli subiti (25 di valutazione), ben spalleggiato da Marco Belinelli (14 in 22′ dalla panchina) e Achille Polonara (10). Solidi anche gli apporti di Alessandro Pajola (9+6 assist) e Andrejs Grazulis, che torna a mostrare lampi di qualità pre-infortunio con 9 punti in 11′ (season-high). Per la Dinamo, non servono i 19+7 rimbalzi di Miralem Halilovic, i 17 di Eimantas Bendzius e, soprattutto, i 15 con 4/7 dall’arco di un ottimo Giovanni Veronesi, alla sua prima doppia cifra della carriera in Serie A.
Virtus Segafredo Bologna-Banco di Sardegna Sassari 95-85
Bologna: Cordinier 9, Belinelli 14, Shengelia 19, Morgan 7, Diouf 2; Pajola 9, Clyburn 6, Hackett 8, Grazulis 9, Polonara 10, Akele 2, Tucker. All.: Banchi.
Sassari: Bibbins 7, Halilovic 19, Fobbs, Veronesi 15, Bendzius 17; Cappelletti 12, Tambone 8, Sokolowski 7, Renfro. N.e.: Vincini, Trucchetti, Piredda. All.: Markovic.
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