Il territorio pentro scende però in classifica generale dal 65esimo all’80esimo posto. La 26esima edizione della ricerca, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, conferma il divario tra i territori del Centro-Nord e Sud e Isole
CAMPOBASSO-ISERNIA. Pubblicata l’Indagine sulla Qualità della Vita del 2024 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 26esima edizione. Campobasso, nella classifica finale sulla qualità della vita si posiziona al 74esimo posto su 107 province esaminate, guadagnando 2 posizioni rispetto al 2023. ‘Crolla’ invece di 15 punti Isernia, ‘solo’ 80esima – quando aveva raggiunto il 65esimo posto lo scorso anno. Ma spicca un dato: la provincia pentra resta prima in Italia per l’indicatore Sistema Salute.
In particolare, Campobasso, nelle nove dimensioni d’analisi si posiziona: Affari e lavoro: 72° posto; Ambiente: 91° posto; Reati e sicurezza: 4° posto; Sicurezza sociale: 76° posto; Istruzione e formazione: 46° posto; Popolazione: 78° posto; Sistema salute: 18° posto; Turismo: 95° posto; Reddito e ricchezza: 74° posto. Spiccano dunque in positivo l’indicatore sulla voce reati e sicurezza, che pone la provincia molisana tra le prime d’Italia, e in negativo quello sul turismo – solo 95esima la ‘città giardino’.
Per quanto riguarda Isernia, nell’indagine troviamo le seguenti posizioni: Affari e lavoro: 81° posto; Ambiente: 75° posto; Reati e sicurezza: 15° posto; Sicurezza sociale: 96° posto; Istruzione e formazione: 55° posto; Popolazione: 105° posto; Sistema salute: 1° posto; Turismo: 96° posto; Reddito e ricchezza: 64° posto. Notevole non solo il dato sul Sistema salute, ma anche quelli sull’ambiente – dal 25esimo posto dello scorso anno al 75esimo del 2024 – e sulla Sicurezza sociale – dal 52esimo posto dello scorso anno al 96esimo odierno.
Va rilevato anche che l’analisi 2024 è la prima a inserire l’indicatore sul Turismo: entrambe le province molisane non brillano, con Campobasso – come detto – al 95esimo e Isernia al 96esimo posto.
Secondo Marino Longoni, Condirettore di ItaliaOggi, “Lo studio di Italia Oggi e Ital Communications si articola in 93 indicatori di base che raggruppano elementi come il lavoro, gli affari, la sicurezza, l’ambiente e la giustizia. Dalla ricerca di quest’anno emerge principalmente il divario tra Centro-Nord e Sud Italia, dove si evidenziano ampie sacche di disagio sociale, e vediamo inoltre la conferma di un elemento già presente negli anni passati, ovvero la crescita delle città metropolitane”.
Per Attilio Lombardi, Founder di Ital Communications, “L’indagine condotta da ItaliaOggi e Ital Communications, coordinata dall’Università Sapienza di Roma, rappresenta un passo significativo nell’evoluzione del concetto di qualità della vita, integrando nuovi parametri che rispecchiano le esigenze e le aspirazioni delle comunità moderne. Come comunicatori, abbiamo la responsabilità di costruire ponti di dialogo e offrire all’opinione pubblica, ai mass media e alle istituzioni una visione chiara e accurata delle città in cui viviamo. Il nostro ruolo è quello di stimolare e facilitare un confronto informato, basato su dati verificati e contestualizzati, ispirando azioni concrete affinché le comunità possano partecipare attivamente ai processi decisionali che le riguardano. Solo attraverso una comunicazione trasparente e responsabile possiamo contribuire a costruire città in cui il benessere collettivo sia al centro delle politiche di sviluppo”.
Spiega il responsabile dell’elaborazione dei dati Alessandro Polli, Docente di Statistica economica nel Dipartimento di Scienze sociali ed economiche dell’Università La Sapienza di Roma: “È un lavoro complicato, perché deve mettere assieme dati che sviluppiamo in maniera ponderata, connettendo un numero rilevante di indicatori. È un metodo che, alla prova dei fatti, funziona. Lo legittimano i commenti di chi rappresenta le stesse realtà promosse o bocciate per Qualità della Vita che, al netto della maggiore o minore soddisfazione legata alla posizione raggiunta, storicamente si riconoscono nelle classifiche finali della graduatoria”.
Le infografiche con le varie metriche sono liberamente consultabili sull’apposito sito dedicato.
Pierre
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