Andreina Giorgia Carpenito, una vita dedicata all’arte nelle sue molteplici forme.
– Come le è venuta l’idea del mosaico che sta realizzando nella chiesa dello Spirito Santo a Indicatore, definito il più grande d’Europa?
Nel 1997 ho iniziato i lavori di riqualificazione artistica della chiesa dello Spirito Santo di Indicatore, nel comune di Arezzo, con la realizzazione di una Pala lignea dedicata alla Pentecoste, a seguire negli anni successivi tutte le altre opere create sono nate per sopperire a carenze strutturali o visive. Nel 2004 ho descritto nelle vetrate dell’abside e quelle perimetrali la Trinità e la Creazione del Mondo (160 mq), poi 5 dipinti e una vetrata nella cappella adiacente alla chiesa e, la facciata dedicata all’Apocalisse di San Giovanni. Nel 2009 per eliminare il parcheggio delle auto e consegnare al paese una piazza, don Santi Chioccioli l’attuale parroco, decide di creare sul piazzale antistante alla chiesa un’area di rispetto, il sagrato.
– A quel punto come si è mossa?
Pensando a Gaudì e, dopo essermi recata a Barcellona per chiedere aiuto, ponendo una lettera sulla sua tomba, ho iniziato questa nuova impresa e con grande incoscienza, perché non avevo mai fatto mosaico. Questa era la prima opera musiva della zona, lontana dai percorsi tradizionali, come Ravenna e Spilimbergo e, oltretutto in un piccolo paese di periferia. Ho contattato un amico impresario edile, le ho chiesto del materiale di avanzo di cantiere ed ho iniziato guidata dalla Visione del profeta Ezechiele, da cui prende anche il nome l’associazione di cui sono presidente, i primi 240 mq di mosaico. L’intera opera fu presentata in conferenza nel 2011 al Mar Museo della Città di Ravenna ed inserito nel Cidm Centro Internazionale del Mosaico. Già allora, dalla direttrice dottoressa Linda Knifftz fu considerata la piccola Sagrata Famiglia Italiana e il mosaico più grande d’Europa.
– Qual è il suo percorso artistico?
Sono nata il 16 novembre 1970, ho frequentato l’Istituto Statale d’Arte sezione Gioiello e poi l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Ho lavorato come design nel campo dell’oreficeria, arredamento e accessori. In seguito ho iniziato collaborazioni con architetti e arredatori per la realizzazione di dipinti e istallazioni di grandi dimensioni in strutture private e pubbliche. Le partecipazioni sono state molteplici a mostre collettive e personali in Italia e nel 2000 ho presentato a Montecarlo al Palace Diver un’istallazione in textil art che riscosse notevole successo. Dal 2017 sono stata accolta a presentare il mio progetto, il Mosaico di Andreina, in musei, fondazioni, università e ambasciate, in Spagna, Francia, Romania, Brasile, Belgio. Sono stati realizzati servizi tv Euronews, Rai1 e su stampa il Corriere della Sera, Mosaïque Magazine, Mosaïque e Andamento riviste francesi e inglesi, oltre a tutti i media del territorio che in questi anni hanno divulgato le attività e i gruppi internazionali in arrivo ad Indicatore”.
– Quali opere e artisti l’hanno ispirata?
Amo tutta l’arte. L’arte rappresenta e ha rappresentato in passato come oggi il nostro tempo, i costumi, le abitudini, i pensieri futuri, nascondendo il fascino del mistero nella creazione. Chi fa arte comprende che tutto ciò che ci circonda è di grande ispirazione, che niente e tutto può essere costruito dove il pensiero irreale diventa reale nel superamento di sé stessi.
– Il mosaico quando potrà dirsi concluso?
Al mosaico lavoro dal 2009, quando ho immaginato di convertire questa arte da me inizialmente considerata decorativa, in uno strumento di trasformazione collettiva. Sentivo la necessità di condividere un pensiero più alto, che andasse oltre la creazione. Una tela bianca su cui scrivere la “mia” e la “nostra” storia con l’ideazione di una piccola comunità di persone con qualità creative e non, che come me sentivano il desiderio di raccontarsi. L’arrivo di artisti da tutto il mondo in prestazione d’opera volontaria mi ha consegnato attraverso la solidarietà di una filosofia di uguaglianza, la forza e la conoscenza. La forza di continuare in un enorme progetto che di giorno in giorno cresce come un figlio, dalle grandi esigenze e, la conoscenza di tante persone che hanno riempito la mia vita sostenendomi nei momenti difficili affettivamente ed economicamente. Gli stessi che mi hanno invitato a fare conferenze ovunque per raccontare come un profeta la testimonianza di un progetto reale, condiviso da una moltitudine di persone differenti per età, religioni, etnie e abilità. Per questo ingrazio sempre la possibilità che mi è stata concessa di vivere con passione e curiosità tutti i giorni, con la mente ed il cuore aperto, senza preconcetti e pregiudizi, con la sensazione che l’altro è sempre meraviglia e, che tutto quello che è considerato orribile e inadatto, si trasformi sempre in qualcosa di eccezionale, come in un miracolo. Dopo aver compreso questo, ho capito di aver ricevuto un grande dono dalla vita, che non verrà probabilmente aperto da me, perché il mio compito sarà quello di far crescere l’opera per poi consegnarla a persone che come me la amano e, trovino in essa, un mondo dove crescere, socializzare e confrontarsi.
– Difficoltà e soddisfazioni in questi anni?
Le difficoltà sono il mezzo per raggiungere gli obiettivi, più grande è la difficoltà più grande è l’obiettivo. Con il tempo ho dimenticato le difficoltà e non vivo il raggiungimento dell’obiettivo, perché il creativo vive sempre su di una scala infinita di gradini da cui non si raggiunge mai la cima. Quello che un momento fa sembrare un traguardo, il momento dopo diventa stimolo per una nuova impresa. Perché le idee prolificano e i progetti da realizzare sono sempre tanti. Invece le soddisfazioni che hanno contraddistinto il mio percorso, sono state vissute nella condivisione con tantissime persone meravigliose che hanno costellato la mia vita di tanto rispetto e senso di responsabilità nel portare avanti questo progetto e la sua filosofia”.
– Altri progetti?
L’impegno che mi viene richiesto per portare avanti un progetto così grande è assoluto, perché contiene decine di altri progetti. L’arrivo degli artisti da tutto il mondo comprende un’organizzazione nell’ospitalità e nella logistica giornaliera, mentre l’aspetto sociale educativo, legato a percorsi di recupero o di sviluppo delle capacità si annega nella fagocitante burocrazia e nelle difficoltà legate alle emozioni. L’aspetto scolastico vede la presenza di scolaresche, tirocini formativi, laboratori d’arte, alternanza scuola lavoro ed Erasmus europei. E poi il turismo, elemento importante di crescita e divulgazione pubblicitaria. Oltre a questo l’associazione culturale Ezechiele Aps ha acquisito dalla Fraternita dei Laici con un bando pubblico l’ex Oratorio dei Santi Lorentino e Pergentino in via Cavour ad Arezzo, dove organizziamo presentazioni di libri, conferenze, corsi, concerti, mostre. Per la Città del Natale in collaborazione con la Fondazione Arezzo Intour, presentiamo una performance che coinvolgerà il pubblico nella ricostruzione di uno dei monumenti più belli della nostra città, la Pieve, con l’utilizzo di 10.000 tessere di mosaico, opera che trasformerà i passanti in artisti in un percorso creativo suddiviso in vari passaggi. Mentre in via Bicchieraia realizzerò la scenografia di un presepe in mosaico di grandi dimensioni, visitabile dal 5 dicembre.
– Quali altri interessi coltiva?
La vita, perché è una sorpresa continua.
– Progetti futuri?
Ce ne sono tanti di cui non posso parlare al momento, ma in programma ci sono arrivi di artisti dall’estero, progetti Erasmus con scuole d’arte di studenti adulti e non, dal Belgio e Francia, corsi di mosaico in scuole europee, la pubblicazione di metodo educativo, un progetto digitale per rendere fruibile la mia opera alle disabilità sensoriali e turisti e, la collaborazione con una nota azienda per la realizzazione di un brand, la creazione di un parco sensoriale per le disabilità e bambini, orto e frutteto comunitario, terminare il mosaico pavimentale interno alla chiesa, iniziare il prossimo anno i capitelli-chioma delle colonne-albero e al momento terminare la mia campagna di Crowdfunding per l’acquisto di sedie in policarbonato trasparente in sostituzione delle panche per ammirare il tappeto musivo e…tanto altro. Per partecipare alla raccolta fondi on line o offline le info: ass.ezechiele@gmail.com link sul sito www.ilmosaicodiandreina.org”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link