“Non è più possibile fare giornalismo senza tenere conto di quello che succede sul web”. Può sembrare una frase già sentita e un concetto ormai appurato, ma è il cuore di tutti i cambiamenti che negli ultimi anni hanno rivoluzionato la professione del giornalista. A spiegarcelo con il suo libro Il giornalismo digitale (Carrocci Editore, 2024) è il docente e giornalista Luca Serafini. Nel volume, diviso scientemente in tre parti – la prima con focus su teorie e concetti, la seconda che segna il passaggio tra la teoria e la pratica e la terza che si concentra sulle nuove tecnologie e le evoluzioni – Serafini ci offre una vera e propria panoramica di approcci sociologici riguardanti il giornalismo digitale, andando non solo a spiegare i concetti alla base degli studi, ma anche la loro applicazione alle pratiche concrete di chi lavora tra giornalismo e web. Un manuale che istruisce sia gli addetti ai lavori, che vogliono rimanere aggiornati sulle trasformazioni digitali dell’attualità, ma che è anche d’aiuto per i più curiosi o i meno avvezzi alla materia e che ogni giorno si trovano a fare i conti con l’informazione che viaggia sul web e che si scontra con i social media e, oggi, anche con gli influencer. E proprio in questo mare magnum di informazioni che ci si può imbattere – anche in questo caso sia per i più che per i meno esperti – su una “verità” che spesso verità non lo è. Ed è sempre il professor Serafini, insieme al giornalista Giovanni Zagni, che ci porta dentro il dibattito (attualissimo) sulla disinformazione con il libro Fact-checking. Epistemologie e pratiche informative: un’analisi sociologica (FrancoAngeli editore, 2024). Nel volume, anche questo sottoforma di manuale, viene presentato il nostro contesto informativo attuale, in cui la disinformazione è un problema crescente e dove, il fact-checking viene spesso proposto come rimedio per contrastare le fake news e la cosiddetta “infodemia”. Questo libro esplora le basi teoriche e pratiche del fact-checking, analizzando le influenze sociali e culturali che lo guidano. Attraverso un’indagine approfondita sugli studi nel campo della sociologia della comunicazione e sui progetti internazionali più rilevanti, proponendo una alternativa interpretativa e sociale che considera il fact-checking uno strumento per un dibattito pubblico più consapevole. La verifica dei dati e delle informazioni è fondamentale nel mondo dell’informazione di oggi ed esserne consapevoli ed edotti è il primo passo per affrontare il contesto digitale.
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