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Guerra Libano Israele, le news di oggi, 18 novembre 2024


Ci sarebbe il via libera di Hezbollah alla proposta statunitense per un cessate il fuoco con Israele, anche se restano aperti alcuni aspetti della possibile tregua, e i negoziati comunque continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso. A riferirlo i media internazionali. Il governo di Beirut avrebbe informato l’amministrazione Biden che Hezbollah ha dato una risposta positiva alla proposta di tregua.

Ieri e nella notte i nuovi bombardamenti israeliani sulla città di Tiro e sulla capitale libanese hanno provocato decine di vittime tra i civili.  In un attacco mirato nel centro di Beirut è stato ucciso il portavoce di Hezbollah Mohammad Afif, diventato il volto della milizia sciita soprattutto dopo l’inizio della guerra aperta con Israele e l’assassinio del leader Hassan Nasrallah a settembre.

Violenti attacchi israeliani continuano a colpire Gaza. Decine di persone, forse oltre 100, sono rimaste uccise nei raid israeliani delle ultime ore sulla Striscia, dove Israele rivendica di aver preso di mira “obiettivi terroristici” di Hamas, almeno 72 morti solo a Beit Lahia, a nord di Gaza, e un’altra trentina tra Nuseirat, Bureij e Rafah. Secondo fonti palestinesi, in particolare, a Beit Lahia è stato colpito un palazzo residenziale a più piani in cui vivevano 6 famiglie.

Oggi, all’Assemblea della Nazioni Unite, sarà presentato il rapporto del Comitato speciale che dichiara i metodi della politica bellica israeliana coerenti con genocidio. 


Ore 17:55 –
Libano, nuovo attacco israeliano nel centro di Beirut

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Un funzionario della sicurezza libanese ha dichiarato che un attacco israeliano ha colpito un quartiere centrale della capitale Beirut, il terzo attacco di questo tipo nelle ultime 24 ore. “Un attacco aereo israeliano ha colpito vicino alla Al-Zahraa Husseiniya a Zuqaq al-Blat”, ha detto all’AFP chiedendo
l’anonimato, riferendosi a un luogo di culto sciita nel quartiere densamente popolato. 


Ore 16:35 –
Biden, aumentare la pressione su Hamas per la tregua

 Bisogna “aumentare la pressione su Hamas per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza” ha detto Joe Biden al G20 di Rio de Janeiro.  

“Continueremo a spingere per accelerare un accordo per cessate il fuoco che garantisca la sicurezza di Israele, riporti gli ostaggi a casa e metta fine alle sofferenze del popolo e dei bambini palestinesi”, ha sottolineato il presidente.  “Chiedo a tutti quelli qui presenti di aumentare la pressione su Hamas, che attualmente rifiuta questo accordo”, ha detto Biden.

 

 

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Ore 15:30 –
Axios: slitta missione dell’inviato Usa per Beirut

Slitta l’annunciata visita in Libano  dell’inviato Usa Amos Hochstein. A riferirlo via X è Barak Ravid,  giornalista di Axios, che cita funzionari Usa dopo le notizie dei  media libanesi secondo cui Hochstein era atteso domani a Beirut. Secondo Ravid, Hochstein ha informato il capo del Parlamento di  Beirut, lo sciita Nabih Berri, del rinvio della partenza per Beirut  fin quando non avrà maggiori chiarimenti sulla posizione libanese  riguardo un accordo per un cessate il fuoco con Israele.


Ore 15:00 –
Due missili israeliani centrano una casa a Beit Lahia, almeno 17 i morti

 Almeno 17 persone, fra cui donne e bambini, sono morti quando due missili israeliani hanno centrato una  casa nella cittadina di Beit Lahia nella Striscia di Gaza, rendono  noto fonti palestinesi. L’edificio è stato completamente distrutto.  Ieri a Beit Lahia altre 72 persone sono state uccise in un raid aereo  contro una palazzina di cinque piani.


Ore 14:40 –
Ankara: ‘Nessun ufficio Hamas in Turchia’

Il governo turco ha negato categoricamente che l’organizzazione palestinese Hamas aprirà un ufficio politico in Turchia. La smentita è arrivata attraverso un comunicato del ministero degli Esteri dopo che ieri, l’emittente pubblica israeliana Kan, aveva riferito che l’organizzazione palestinese avrebbe spostato il proprio ufficio politico dal Qatar alla Turchia.  


Ore 14:15 –
Unwra: saccheggiato convoglio aiuti a Gaza; persi 98 Tir

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 Un convoglio di 109 camion è stato saccheggiato due giorni fa dopo aver attraversato Gaza, con conseguente perdita di 98 camion. Lo dichiara un funzionario degli aiuti umanitari dell’UNRWA secondo quanto riportano i media israeliani. Il convoglio che trasportava cibo fornito dalle agenzie ONU UNRWA e dal Programma alimentare mondiale ha ricevuto da Israele l’ordine di partire con breve preavviso tramite una rotta non familiare dal valico di Kerem Shalom, ha detto Louise Wateridge, funzionaria senior per le emergenze dell’UNRWA. “Questo incidente evidenzia la gravità delle sfide di accesso per portare aiuti nella parte meridionale e centrale di Gaza”, ha aggiunto.  

 

 

 

 

 


Ore 13:30 –
Hamas: 43.922 le vittime palestinesi dall’inizio della guerra

Secondo il ministero della Sanità di Hamas, il bilancio delle vittime palestinesi è salito a 43.922 dall’inizio della guerra, i feriti sono 103.898. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa.


Ore 12:50 –
Protesta davanti casa Netanyahu, ostaggi stanno morendo

Decine di familiari degli ostaggi e dei loro sostenitori protestano fuori dalla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, chiedendogli di raggiungere un accordo per liberare i prigionieri tenuti da Hamas a Gaza. Avvertono che un accordo e’ ancora piu’ urgente con l’avvicinarsi dell’inverno.”Gli ostaggi non sopravviveranno al freddo gelido dei tunnel di Gaza”, affermano gli organizzatori in una dichiarazione. “Mentre Netanyahu e il suo team sono impegnati a cercare di distorcere l’opinione pubblica, 101 ostaggi stanno morendo in condizioni impossibili”, denunciano i manifestanti. 

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Ore 12:45 –
Turchia: nuova legge spionaggio per contrastare Israele

 Il Parlamento turco discute gli emendamenti da apportare alla legge sul controspionaggio; cambiamenti che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ritiene necessarie in seguito all’arresto di decine di spie attive in Turchia per conto del Mossad, i servizi segreti dello Stato ebraico, avvenuto negli ultimi mesi. Il nuovo testo allarga la punibilita’ nei confronti di chiunque “commetta azioni contro
gli interessi politici del Paese” e sia ritenuto colpevole di “agire per fare interessi di altri Paesi”
. Per costoro scatta automaticamente l’accusa di spionaggio e i nuovi emendamenti prevedono pene tra i 7 e i 12 anni. Il precedente testo sullo spionaggio colpiva invece solo coloro che rivelavano “informazioni segrete, atte a mettere a repentaglio la sicurezza nazionale o rivelare informazioni relative le attivita’ di spionaggio militare e politico” con pene dai 15 ai 10 anni. Secondo il governo turco la norma attualmente in vigore rende difficile riportare sotto l’accusa
di spionaggio i casi di rapimenti, pedinamenti, raccolta di informazioni su individui e sequestri di persona a scopo intimidatorio o allo scopo di estorcere informazioni. In base al nuovo testo la fattispecie di reato scatterebbe automaticamente in caso le azioni degli agenti su suolo turco venissero perpetrate sulla base in istruzioni ricevute da un Paese terzo o nell’interesse di questo. 


Ore 09:30 –
Inviato Usa a Beirut domani per colloqui su tregua

 L’inviato statunitense Amos Hochstein si rechera’ domani a Beirut per colloqui su un cessate il fuoco tra il gruppo terroristico Hezbollah e Israele. Lo riferisce l’emittente libanese Voice of Lebanon, citando il parlamentare libanese Kassem Hashem. Gli Stati Uniti hanno presentato una nuova proposta di tregua allo stato libanese nella speranza di porre fine a piu’ di un anno di combattimenti. La notizia della visita di Hochstein segue i resoconti dei media libanesi secondo cui era stata presentata una risposta positiva alla proposta di cessate il fuoco. Il New York Times ha riferito
nel fine settimana che i sostenitori iraniani di Hezbollah avevano inviato messaggi al gruppo dicendo che sostenevano la fine della guerra.


Ore 08:30 –
Borrell, ‘a Gaza i bimbi vittime più comuni, senza parole’

“Non ci sono più parole per definire quello che sta accadendo a Gaza, le ho finite. Il 70% dei morti a Gaza sono donne o bambini, l’età più comune delle vittime sono bambini sotto i 9 anni. Presenterò ai miei colleghi una proposta sul dialogo politico con Israele nel quadro del
Consiglio di Associazione e una sul non commerciare i prodotti che vengono da territori occupati”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Esteri.


Ore 06:30 –
missile intercettore israeliano caduto vicino Aqaba

Un missile intercettore israeliano malfunzionante e’ caduto in Giordania, vicino alla frontiera con lo Stato ebraico, nell’area di Aqaba, che confina con Eilat, sul Mar Rosso. Video sono circolati online e l’esercito di Amman ha confermato la notizia di un “oggetto volante” caduto sulla citta’. Dalle immagini sembra che l’intercettore atterri vicino all’insenatura di Ayla, un complesso residenziale di lusso a poche centinaia di metri dal confine con Israele. 
Il missile e’ stato lanciato durante la notte per ostacolare un drone lanciato dall’Iraq e diretto a Eilat, ha riferito l’esercito israeliano, secondo il quale il velivolo senza pilota e’ stato abbattuto da un altro intercettore. Secondo l’agenzia di stampa giordana Petra, non ci sono stati feriti gravi o danni dovuti al missile che ha colpito la citta’.

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Ore 01:30 –
Media, leadership Hamas via da Qatar per Turchia

I membri piu’ anziani della leadership di Hamas all’estero hanno lasciato il Qatar la scorsa settimana per la Turchia. Lo ha riferito un diplomatico arabo al Times of Israel, sottolineando che questi gia’ trascorrevano gran parte del loro tempo nel Paese anatolico quando non c’erano riunioni a
Doha.
All’inizio del mese, gli Usa hanno rivelato di aver chiesto al Qatar di espellere i funzionari di Hamas da Doha, dove dal 2012 si trova un loro ufficio. Doha aveva confermato di aver interrotto gli sforzi di mediazione e aveva chiesto ai leader di Hamas di lasciare il paese, ma senza fornire alcuna tempistica.
La Turchia gia’ da tempo e’ un’opzione pratica perche’ molte delle famiglie della leadership di Hamas vi ci vive, ma puo’ diventare un tema di scontro tra Ankara e Washington.


Ore 00:30 –
Media, Hezbollah accetta proposta Usa di cessate il fuoco

 La risposta di Hezbollah alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele, presentata dagli Stati Uniti, è stata “si, ma” e i negoziati continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso. Lo riferisce il
corrispondente di Axios dagli Usa dopo che la tv libanese Lbci ha detto che il Libano ha infpormato l’amministrazione Biden che Hezbollah ha dato una risposta positiva alla proposta di tregua
con Israele.  Secondo la tv libanese Lbci, inoltre, l’inviato americano Amos Hochstein dovrebbe arrivare a Beirut martedì per riesaminare alcuni termini della proposta per assicurarsi che siano in linea con la Costituzione libanese, e recarsi poi in Israele. 



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