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Taglio del nastro a San Miniato per la mostra mercato del tartufo bianco: nominati 5 nuovi ambasciatori


Taglio del nastro oggi (16 novembre) a San Miniato per la 53esima edizione della Mostra mercato del tartufo bianco. Al taglio del nastro è intervenuto anche il presidente della Regione Eugenio Giani.

E’ arrivato stamani alle 12 il via ufficiale al,la principale rassegna cittadina organizzata da Fondazione San Miniato Promozione con la collaborazione di istituzioni, associazioni e sponsor. Il taglio del nastro in piazza Duomo – insieme ai figuranti del corteo storico – alla presenza delle varie autorità ha acceso i riflettori su una delle tre più importanti kermesse a livello nazionale dedicate al tartufo.

Nella mattinata nell’auditorium Crédit Agricole di piazza Bonaparte sono stati nominati cinque nuovi ambasciatori del tartufo: Oscar Farinetti (imprenditore del food e fondatore di Eataly), Maura Latini (presidente Coop Italia), Ofelia Passaponti (Miss Italia 2024), Francesco Palumbo (direttore Fondazione Sistema Toscana) e Marzio Gabbanini (ex presidente Fondazione San Miniato Promozione e presidente Istituto Fondazione Dramma Popolare). A condurre la cerimonia il giornalista Maurizio Bolognesi di Radio Bruno. Nell’occasione è stato ricordato anche Giorgio Morelli, decano dei tartufai venuto a mancare nei giorni scorsi.

Domani, invece, saranno proclamati altri due ambasciatori del tartufo bianco di San Miniato nel mondo: il doppio argento olimpico Filippo Macchi e Zia Caterina, nota per le sue attività a favore dei bambini del Meyer di Firenze. Ancora domani alle 13 cooking show A tavola con i vip con l’attore Andrea Giuntini e la chef Irene Salvadori (costo 25 euro); alle 15 appuntamento con chef Emiko Davies dell’Enoteca Marilù (San Miniato) e alle 16.30 sarà il turno di Daniele Zingoni del ristorante La Dispensa (Lamporecchio); a coordinare i cooking show è lo chef e docente dell’Enriques di Castelfiorentino Marco Nebbiai.

Ci sarà spazio anche per l’arte, con alcune mostre a Palazzo Grifoni, nella Via Angelica e all’Orcio d’Oro. Senza dimenticare musei e monumenti: si parte dal Mutart, il Museo del tartufo di via IV novembre 20; e poi l’oratorio di Sant’Urbano e la cappella di San Pietro Martire; la Rocca di Federico II, la Sala delle Sette Virtù e l’oratorio del Loretino nel palazzo comunale; senza dimenticare il Museo Diocesano d’arte sacra, la Torre di Matilde, il Museo del conservatorio di Santa Chiara, il Museo della Misericordia e il Museo della Memoria (MuMe). E poi, ovviamente, tutti i punti ristoro sparsi in centro e gli stand dove acquistare il tartufo, l’olio e il vino sanminiatese (in piazza Duomo). Una città che, in poche parole, si trasforma in un laboratorio a cielo aperto con la pepita bianca al centro.

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Alcune info importanti: alla Mostra si arriva soltanto con la navetta, che si può unicamente prendere da via Guerrazzi 102 a San Miniato Basso; il bus farà la spola con piazza Dante – dove ha inizio l’area della festa – e non effettua fermate intermedie. L’orario per salire e scendere è stato ampliato: al sabato prima corsa alle 10 e ultima alle 00,30, la domenica si inizia alle 10 e si chiude alle 23,50. Da quest’anno sarà possibile pagare il biglietto della navetta (costo 4,50 euro andata e ritorno) anche col pos. La mostra mercato è patrocinata da Regione Toscana, Comune di San Miniato, Provincia di Pisa, Associazione Nazionale Città del Tartufo, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e Associazione Tartufai delle colline sanminiatesi, oltre al contributo di sponsor pubblici e privati. Sul sito di San Miniato Promozione è consultabile il programma completo.

Le dichiarazioni all’inaugurazione

Azzurra Gronchi (presidente Fondazione San Miniato Promozione): “Ciò che rende importante, unica e bella la nostra manifestazione è quel mix di esperienza, impegno e collaborazione tra tartufai, commercianti, vignaioli, ristoratori ed espositori vari che con la loro professionalità e il loro entusiasmo riescono a rendere sempre più grande la mostra e la città di San Miniato esaltando al meglio le sue eccellenze. Comunicare la bontà, il pregio e la rarità del tartufo bianco non è sufficiente per un territorio come il nostro: noi vogliamo evidenziare quanto sia importante la terra dove questo gioiello nasce perché le nostre colline sono territori sani, puliti, curati e ordinati. Questo lo dimostra il fatto che proprio questo anno si celebra un’importante ricorrenza per San Miniato: nel 1954 nella nostra cara frazione di Balconevisi fu ritrovato il “tartufo più grande del mondo”  dal tartufaio Arturo Gallerini detto “Bego” insieme al suo fedele cane Parigi. Questo è anche l’anno che vede finalmente realizzato il primo museo del tartufo bianco a San Miniato, quel Mutart (Museo del tartufo delle colline samminiatesi) aperto ad aprile e fortemente voluto dal nostro ex presidente Marzio Gabbanini, che rimarrà nella storia di San Miniato per aver regalato alla città un luogo degno dove celebrare il suo tesoro ogni giorno dell’anno, data la sua grande volontà di condividere e promuovere una cultura del tartufo con tutti i portatori d’interesse e non solo. Il museo sarà al centro di questa 53esima edizione”.

Simone Giglioli (sindaco di San Miniato): “Faccio i migliori auguri alla nuova presidente Gronchi, che sia una grande mostra per tutti. Cinquantatré candeline sono un bellissimo traguardo: siamo a oltre mezzo secolo di vita, un lasso di tempo importante perché esprime storicità e riconferma il ruolo di San Miniato fra le capitali nazionali in Italia insieme ad Alba e Acqualagna. Quest’anno inauguriamo purtroppo con la scomparsa di Giorgio Morelli, decano dei tartufai che tanto si era speso da sempre per questa festa e per valorizzare l’immagine del nostro tartufo. A lui dobbiamo la nascita dell’Associazione Tartufai, che oggi conta oltre 400 associati; e sempre grazie a lui se oggi inauguriamo questa mostra, perché c’ha messo tutta la sua forza di volontà credendoci anche quando non era facile. La Mostra è uno dei migliori biglietti da visita della nostra città, volano per le attività commerciali ma anche per mostrare il nostro patrimonio ambientale. Sempre più turisti decidono di mangiare il nostro tartufo e di farlo laddove cresce, perché un valore aggiunto”.

Massimo Cerbai (direttore Toscana – Umbria Crédit Agricole Italia): “Questa è una giornata importante per San Miniato e noi siamo felici di mettere a disposizione l’auditorium per iniziative straordinarie come questa. Faccio i miei personali auguri ad Azzurra Gronchi per l’incarico e ringrazio Marzio Gabbanini per quello che ha fatto in questi anni, diventa ambasciatore del tartufo meritatamente. I riconoscimenti che vengono conferiti rappresentano un segnale di ciò che queste persone hanno fatto nei rispettivi ambiti. Questo territorio è attrattivo a 360 gradi: dalla ristorazione all’arte alla cultura, tutti valori aggiunti per la nostra comunità”.

Eugenio Giani (presidente Regione Toscana): “San Miniato è la capitale toscana del tartufo, dove il tartufo si celebra ogni mese dell’anno. E poi 70 anni fa in questo territorio fu trovato il tartufo più pesante della storia, che fu donato all’allora presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower, una sorta di omaggio per quanto fatto negli anni precedenti. Tutti gli ambasciatori potranno portare in alto il valore del nostro tartufo, aumentando così quella rete di comunicazione attraverso la quale San Miniato si fa conoscere a livello mondiale. E poi San Miniato è una città dove si è fatta la storia con la esse maiuscola, da Federico II a Napoleone a Giosuè Carducci a Mario Luzi”.

Stefania Saccardi (vicepresidente Regione Toscana): “Questa festa straordinaria che celebra un prodotto identitario. Il tartufo è una certezza per San Miniato, un prodotto di grande attrazione per la città, che fa arrivare gente da tutto il mondo. Senza dimenticare che il tartufo è fonte di cultura, economia, turismo, bellezza, cura del territorio”.

Andrea Pieroni (consigliere Regione Toscana): “Questo è un evento di caratura nazionale e lo dimostra il livello delle persone che sono qua. Mi unisco agli auguri per Azzurra Gronchi: raccoglie un testimone ben saldo prendendo l’eredità di Marzio Gabbanini. La Mostra racchiude moltissimi significati e per questo la vicinanza della Regione è convinta e dovuta, visto che queste colline raccontano il territorio di una Toscana diffusa e autentica che va valorizzato”.

Francesco Palumbo (direttore Fondazione Sistema Toscana): “Ringrazio gli organizzatori per questo prestigioso riconoscimento, ne sono profondamente onorato. Oltre alla personale passione per il tema, confermo e rinnovo l’impegno sia mio che della Fondazione Sistema Toscana per il futuro nell’opera di promozione e divulgazione  di questa eccellenza nazionale e in prospettiva internazionale. La Fondazione che dirigo lavora da anni alla promozione turistica e alla comunicazione delle eccellenze agroalimentari toscane tra cui il famoso tartufo di San Miniato, e lo fa attraverso i suoi molteplici canali a partire dal portale ufficiale della destinazione toscana – Visittuscany.com – e ai social collegati, ne racconta storie e novità tramite la testata giornalistica intoscana.it oltre ai numerosi format che realizziamo in collaborazione con le tv toscane e, infine, tramite il sito e i social del progetto regionale Vetrina Toscana che vedrà l’11 dicembre la presentazione ufficiale della nuova veste online sulla quale per il momento non posso svelare altro”.

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Maura Latini (presidente Coop Italia): “Sono felice di aver ricevuto questo riconoscimento, che allargo a tutto il mondo Coop, perché insieme lavoriamo per offrire prodotti sicuri e a un prezzo accessibile. La nostra cooperativa è così da sempre, perché ha avuto la capacità di aggiornarsi nei decenni ma sempre mantenendo la sua filosofia e estendendosi in tutt’Italia con una rete molto forte di negozi, come potete vedere in Toscana. Questo riconoscimento va a tutti, perché lavorare in Coop significa farlo con gli altri e per gli atri”.

Ofelia Passaponti (Miss Italia 2024): “Grazie, sono onorata e orgogliosa di essere qui con la corona di Miss Italia a ritirare questo riconoscimento che mi viene assegnato da un’importante realtà come è San Miniato. Ringrazio tutti gli organizzatori, perché questa festa esalta le realtà del Made in Italy, mettendo in risalto le bellezze del nostro paese e le eccellenze gastronomiche, come il tartufo di San Miniato. Per fare questo servono passione e dedizione, perché le tradizioni del nostro paese sono in assoluto la nostra più grande ricchezza”.

Marzio Gabbanini (presidente Dramma Popolare): “Sono emozionato e grato per questo riconoscimento. Fino all’anno scorso e per tre anni ero io a consegnare questi riconoscimenti a personalità di grande rilievo, come quelle che son qua oggi. E ritrovarmi a sentire queste motivazioni nei miei confronti, davanti alla mia famiglia, mi rende fiero dell’energia che ci ho e ci abbiamo messo in questi anni per valorizzare tutto ciò che di bello ha San Miniato, dal tartufo in poi. Faccio un grande augurio ad Azzurra Gronchi e sono sicuro che otterrà grandi risultati grazie alla sua energia e alla sua competenza. Spero che anche lei in futuro possa ricevere questo stesso riconoscimento”.

Oscar Farinetti (fondatore Eataly):Cinquant’anni fa venivo a San Miniato ad acquistare il tartufo per venderlo ad Alba, era una delle prime edizioni dell’allora sagra: avete fatto tantissima strada nel frattempo e potete contare su un territorio bellissimo che è stato mantenuto grazie a scelte lungimiranti. Il mio consiglio è quello di puntare in grande, pensando oltre i confini regionali e nazionali, portando nuovi ambasciatori internazionali. Il tartufo è un prodotto fondamentale per richiamare i turisti, da inserire insieme a tutte le altre eccellenze gastronomiche che abbiamo. L’Italia ha enormi potenzialità da sfruttare a livello turistico, è il paese più bello del mondo e dobbiamo essere orgogliosi a vivere qui; abbiamo avuto una grande fortuna a nascere in Italia”.





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