Sono più di 11.800 i kilometri che separano Soave, la perla dell’est veronese, da Ho Chi Min City, la capitale del Vietnam.
Una distanza che tuttavia non impedisce alla cittadina scaligera di intrattenere rapporti sempre più stretti con il Paese asiatico, allo scopo di favorire scambi e relazioni in campo economico, nei settori della viticoltura e del turismo.
A fare da apripista a questa partnership era stata la visita a Soave dell’Ambasciatore vietnamita in Italia, Duong Hai Hung, nel settembre 2023, durante la quale i membri del corpo diplomatico del Paese asiatico hanno avuto la possibilità di visitare l’antico borgo e le sue principali attrazioni turistiche, ma anche alcune importanti realtà produttive del territorio operanti nel settore vinicolo e nell’agromeccanica.
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Un partenariato che vede sullo sfondo l‘attuazione dell’accordo di libero scambio UE-Vietnam (EVFTA), entrato in vigore nel 2020, grazie al quale i prodotti europei, ed in particolare i prodotti agroalimentari italiani stanno entrando nel mercato vietnamita, risultando più competitivi grazie al progressivo abbattimento dei dazi. Le esportazioni di prodotti Made in Italy in Vietnam hanno infatti subito una netta accelerazione negli ultimi anni passando dai 70 milioni di euro del 2020 ai 119 milioni del 2022 (+55% rispetto al 2021), con un trend in ulteriore crescita nel 2023, in attesa di conoscere i risultati dell’anno corrente.
In questa ottica, il Comune di Soave, grazie all’invito della Camera di Commercio Italia-Vietnam, è in questi giorni presente con un proprio corner, per la prima volta, alla Food Expo Vietnam 2024, la più importante fiera dell’area del sud-est asiatico dedicata al settore del cibo, organizzata dal Governo vietnamita nel quartiere fieristico della capitale Ho Chi Min, e che vede la presenza di oltre 300 operatori economici, provenienti da 36 province del Paese asiatico.
Una esposizione che mira a far conoscere agli operatori dell’industria alberghiera vietnamita alcune produzioni nazionali ed estere, come il vino Soave e la realtà della cittadina scaligera, anche allo scopo di creare rapporti con i tour operator dell’area del sud-est asiatico interessati ad organizzare dei pacchetti di viaggio nell’Italia dei borghi.
L’importanza della partecipazione soavese all’evento fieristico è sottolineata dalle parole del sindaco di Soave, Matteo Pressi: «Il Vietnam è ad oggi la più importante realtà del sud-est asiatico con oltre 98 milioni di cittadini. Di particolare interesse, per noi, è la presenza in questo Paese di 12 oltre milioni di turisti, molti dei quali occidentali, i quali soggiornano nelle strutture ricettive delle grandi città e delle zone costiere, con le quali, grazie a questa fiera, possiamo entrare in contatto. Il vino è un alimento che non appartiene alla tradizione culturale del Vietnam, anche se nel Paese, come in tutto il mondo, non mancano appassionati ed intenditori. Diverse, invece, le considerazioni che possiamo fare in relazione ai 12 milioni di turisti che vanno alla scoperta di questa magnifica terra, molti dei quali già consumatori di vino nei loro Paesi di residenza e quindi interessati al consumo anche durante il viaggio».
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Un bacino di potenziali consumatori di assoluto rilievo, di dimensioni maggiori rispetto a singoli mercati europei come l’Austria, la Svizzera, la Danimarca o la Svezia, che Soave intende presidiare grazie anche alle possibilità offerte dai nuovi accordi commerciali sottoscritti dall’Unione Europea e dal Vietnam.
Proprio per questo motivo, continua Pressi, «siamo presenti con i nostri materiali informativi riguardanti sia gli aspetti turistici, sia la produzione vitivinicola presente nel nostro territorio, grazie al personale messo a disposizione dalla Camera di Commercio Italia – Vietnam che nelle scorse settimane abbiamo opportunamente formato».
Un territorio ed un prodotto di eccellenza pronti a diventare veri e propri ambasciatori del Made in Italy anche nell’estremo oriente, alla ricerca di nuovi mercati e nuove opportunità di crescita.
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