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Pensioni, bastano 15 anni di contributi: Governo consente di liberarsi dal lavoro sin da giovani


Niente blocchi nel sistema previdenziale, anche per le pensioni ci sono novità favorevoli: bastano 15 anni di contributi! Il Governo aiuta ad invecchiare meglio con un sistema previdenziale… vantaggioso!

In Italia parlare di pensioni non è facile, perché è noto che è una meta raggiungibile con non poche difficoltà. Con le criticità attuali fino a ieri pareva irrealizzabile. Ad oggi, con questa inaspettata novità, constatare che non solo è possibile, ma che ci sono persino delle garanzie che velocizzano l’obiettivo, è un sogno ad occhi aperti. È in vista la tanto attesa riforma? Che il sistema previdenziale italiano ne necessiti una al più presto, non ci sono dubbi, ma 15 anni di contributi sono il nuovo parametro “salva-pensioni”, bastano eccome!

Pensioni, bastano 15 anni di contributi: Governo consente di liberarsi dal lavoro sin da giovani-Trading.it

Non è follia, ma per le pensioni bastano 15 anni di contributi: com’è possibile data la situazione corrente? Il sistema previdenziale italiano è basato sul calcolo contributivo, una manovra che non sempre velocizza la finalizzazione della meta di “fine carriera”. Troppe rigidità affliggono l’accesso all’istituto, ed è proprio su questi aspetti che molti sostengono che sia necessaria la riforma.

Infatti, c’è chi pensa che non la raggiungerà mai, ma anche chi ritiene di non riuscire a ricevere il trattamento che merita. Ebbene, è una strada complessa sotto ogni aspetto, ma c’è una via alternativa che rimette a posto anche chi è messo peggio. Anzi, ci sono molte più opzioni che fanno al caso proprio. Possono andare tutti in pensione con questa condizione? La notizia piace proprio a chi non matura i 20 anni di contributi!

Nessuna paura per le pensioni, bastano 15 anni di contributi: la meta è vicina!

Chi non ha una condizione contributiva sufficiente, cioè i 20 anni di contributi sopracitati, non può andare in pensione. Almeno, a conti fatti la situazione si mostra apparentemente così. Questo non è un dettaglio da poco, perché ci sono due strade che rimettono a posto anche chi crede che ormai la pensione sia un miraggio. Requisiti da rispettare per raggiungere questo obiettivo, e non solo, bisogna attenzionare tutto nel dettaglio, altrimenti si rischia di perdere i benefici che spettano.

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Nessuna paura per le pensioni, bastano 15 anni di contributi: la meta è vicina!-Trading.it

È vero che per dire sì alle pensioni bastano 15 anni di contributi, ma per chi è davvero possibile questa realtà vantaggiosa? Si parla di chi sta messo peggio, cioè di tutti quei lavoratori che non raggiungono i 20 anni di contributi. Non serve disperare, perché ci si può pensionare con cinque anni in meno. Analizzando dei casi concreti è possibile capire di cosa si tratta.

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È la situazione di chi ha quasi 67 anni, l’età della pensione, ma meno dei contributi richiesti dal sistema, i 20 anni. Ci sono due strade percorribili.

La prima è la deroga Amato in ausilio alla pensione di vecchiaia, e la seconda si chiama opzione contributiva. Entrambe le possibilità hanno in comune i 15 anni, ma per il resto si differenziano molto, poiché entrano così tanto nel dettaglio che difficilmente possono andare bene per chiunque. Ma senza farlo a posta, potrebbero giovare proprio a chi ne ha più di bisogno. Per consolidare la deroga ci vogliono dei requisiti.

Uno di questi potrebbe essere avere 67 anni e aver maturato entro il 1992 almeno 15 anni di contributi. C’è anche la possibilità di andare in pensione con gli stessi contributi nel ’92 per chi era già autorizzato alla prosecuzione volontaria dei versamenti. Non serve che ci siano dei versamenti volontari, ma la semplice autorizzazione. Ultima possibilità è per chi è un lavoratore discontinuo, cioè chi ha 15 anni di contributi, un’anzianità assicurativa di 25+10 anni o più di carriera ed è coperto da almeno 52 anni di contribuzione anno per anno.

Segue la seconda condizione, l’opzione contributiva che sempre con 15 anni di contributi versati fa entrare in gioco il sistema contributivo Dini. Tutti i lavoratori iscritti all’AGO, sigla che indica l’Assicurazione Generale Obbligatoria, secondo la Legge n. 335 del ’95, possono accedervi mediante i fondi a essa sostitutivi ed esclusivi. Serve però che raggiungano la contribuzione in questione entro un altro limite di tempo, entro il 1995.  

Hanno la possibilità di variare la pensione da mista a contributiva, includendo il calcolo della pensione e la liquidazione. Così, si consolidano condizioni che potrebbero andare a vantaggio o svantaggio in base ad ogni caso specifico. Poiché è noto che il calcolo misto o quello retributivo sono più vantaggiosi di quello contributivo. Ultimo dettaglio è che la carriera contributiva deve essere minore di 18 anni con la presenza di 5 anni di contributi versati dopo il 1995.



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