Nel solo Veneto, che conta 21 proposte, generano un indotto di 10 milioni. A Bolzano, il primo nato d’Italia, si attendono un milione di visitatori
Con l’arrivo del freddo e l’approssimarsi delle feste si riaccendono le luci dei mercatini di Natale, tradizione attesa dal 65% degli italiani e che secondo l’ultima stima di Coldiretti attirerà 28 milioni di visitatori. In tutto il Paese sono 253 e il Veneto, insieme alla Lombardia, è la terza regione a contarne di più, 21, ai quali si aggiungono gli allestimenti al coperto preparati da un centinaio di vivai. Al primo posto il Piemonte, con 39 mercatini all’aperto, seguito dal Trentino Alto Adige con 35, che però assorbe 1,2 degli 1,8 miliardi di euro di entrate stimate da Coldiretti. A Bolzano è infatti nato il primo Christkindlmarkt d’Italia.
Un po’ di numeri
Nel Veneto si stima un indotto di 10 milioni di euro, collegato anche al business che le bancarelle con addobbi, specialità natalizie ed eventi a tema (foto e letterine con Babbo Natale, concerti, piste sul ghiaccio, musica, degustazioni, mostre) rappresentano per alberghi, ristoranti, locali e negozi. «Il 95% degli appassionati comprerà almeno un articolo, per una spesa media di 53 euro a persona, o parteciperà a un evento — recita il report di Coldiretti —. I mercatini di Natale sono una soluzione alternativa all’acquisto dei regali sul web, concluso dal 33% degli italiani molto prima della vigilia. Il 56% fa invece compere nelle due settimane precedenti, attendendo proprio le bancarelle del periodo più suggestivo dell’anno. I prodotti più venduti sono, in una percentuale del 49%, dolci tipici, spumante, panettone, pandoro, lenticchie, zampone, olio extra vergine di oliva, cotechino e le prelibatezze legate a usi e costumi di stagione nelle singole regioni. Il 51% riguarda decori, presepi, piccoli oggetti per la casa, articoli artigianali del posto e capi di abbigliamento».
Gli allestimenti della provincia di Verona, patria del pandoro, sono i più visitati dopo quelli di Merano, Bolzano e Trento. Seguono i mercatini di Aosta, Torino, Asti, Arezzo, Firenze e Napoli. Una posizione di vertice legata anche ai 300mila visitatori provenienti da tutto il Paese e da Croazia, Austria, Svizzera, America e Giappone che in due mesi attira il «Villaggio di Natale Flover» di Bussolengo, il primo d’Italia al coperto e il più grande, con una superficie di 11mila metri quadrati. L’8 novembre ha inaugurato la sua 28esima edizione e rimarrà aperto fino al 6 gennaio, con una media di 12mila ingressi (gratuiti) ogni sabato e domenica e una serie di iniziative pensate anche per smaltire code con un’attesa fino a due ore. «Abbiamo raddoppiato i ristoranti e introdotto il Santa Express, un salvatempo che con 15 euro consente a un massimo di quattro persone di saltare le file ormai fisse nei weekend per accedere al Laboratorio degli Elfi, dove i bambini scrivono la letterina, e alla Casa di Babbo Natale, al quale poi la consegnano — spiega Davide Bertagnoli, direttore marketing —. Sempre per il sabato e la domenica c’è la possibilità di acquistare, entro le 9 del venerdì precedente, alle casse o sul nostro sito ilvillaggiodinatale.it, la Dream Experience, card valida fino a 4 persone che per una spesa di 120 euro comprende il parcheggio riservato, un laboratorio con gli elfi, il Santa Express, una foto con Babbo Natale, una cioccolata calda a persona, il pass per le giostre, un ingresso a persona alla pista di pattinaggio sul ghiaccio e un tavolo riservato a pranzo al Ristorante delle Feste. Abbiamo inoltre stipulato una convenzione con il vicino Montresor Hotel Tower Bussolengo per pacchetti comprensivi di pernottamento, visita al villaggio, cena con Babbo Natale e spettacolo. Disponiamo di un cast di ballerini e cantanti che anima cinque show natalizi, anche su musiche scritte dalla nostra direttrice artistica Sinta Carini. C’è un gruppo di 30 milanesi che viene a trovarci ogni anno». Le cene con Babbo Natale e lo spettacolo sono prenotabili sul sito, al costo di 60 euro ad adulto e 35 a bambino.
Stile anni ’60
Ma il Flover è anche un percorso di animazione e stanze a tema per gli acquisti: dallo scenario nordico ed ecosostenibile al regno del ghiaccio, dalla camera rosa a quella dei bonbon, dal bosco al tuffo nella tradizione del rosso e oro. La novità 2024 è l’ispirazione agli anni ‘60, all’insegna delle fluorescenze e degli animali luminosi. «Il Natale è un periodo magico, che riunisce le famiglie e risveglia i ricordi dell’infanzia — dice Silvano Girelli, amministratore delegato di Flover e ideatore del villaggio dopo una visita ai mercatini di Rothenburg —. E noi cerchiamo di creare ricordi che durino nel tempo, regalando un’esperienza unica, in grado di unire la tradizione alla voglia di stare insieme».
Verona, Bolzano e altopiano del Renon
A Verona centro i mercatini lasciano la location delle piazze dei Signori, Mercato Vecchio e Tribunale per approdare in via Pallone dal 15 novembre al 26 dicembre, vista l’esigenza del Comune di far vivere altre zone del centro e «garantire la massima sicurezza ai sempre più numerosi visitatori». Si allarga invece il Christkindlmarkt di Bolzano, che dall’inaugurazione del 28 novembre, con l’accensione delle 1.300 luci sul grande albero in piazza Walther, sede di 74 chalet, fino al 6 gennaio accoglierà i visitatori anche al Parco di Natale, per la prima volta allestito lungo via Isarco, accanto al Duomo, e fino al parco dei Cappuccini, con altre 20 casette. «Oltre alle bande folkloristiche e ai cori cittadini, 130 concerti animeranno le vie del centro storico — spiegano dal Comune — e ogni sabato ci sarà lo spettacolo sul ghiaccio in piazza del municipio». È previsto l’arrivo di un milione di visitatori. Restando in montagna c’è attesa per il «Trenatale», che sull’altopiano del Renon dal 29 novembre al 5 gennaio esporrà quattro mercatini e proporrà esperienze uniche, come la passeggiata notturna guidata con le lanterne sul laghetto ghiacciato, alla scoperta di antiche leggende al chiaro di luna.
Nel Vicentino
Atmosfera fiabesca pure ai «Giardini di Natale» di Asiago, che nelle piazze Carli e Risorgimento dal 9 novembre al 6 gennaio avvolge le vie del centro con luci, decorazioni, sottofondo musicale, bancarelle e botteghe dedicate agli addobbi e all’artigianato locale. Molto apprezzate le specialità tipiche della montagna come formaggi, miele, confetture e l’immancabile grappa vicentina. A proposito del Vicentino, spicca l’eleganza del Mercatino di Natale di Bassano, caratterizzato dai presepi realizzati a mano dagli artigiani e dal profumo del vin brulè, di scena dal 18 novembre al 26 dicembre nelle piazze Libertà e Garibaldi. «A oggi contiamo 30 aziende espositrici, alcune delle quali sono con noi dal 1996 — rivela Confcommercio —. Per rendere la kermesse più attraente sono stati studiati eventi consolidati, come la presenza di Babbo Natale: ogni fine settimana i bambini potranno incontrarlo, consegnargli le letterine e ricevere caramelle e un biglietto omaggio per un giro panoramico sul Trenino Lillipuziano». Curiosità: dal 26 dicembre il Mercatino di Natale sarà sostituito dai Mercatini della Befana.
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