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il pd denuncia le criticità e propone un’alternativa politica




La Regione Marche si trova ad affrontare una serie di sfide significative, descritte in dettaglio dalla Segretaria regionale del PD, Chantal Bomprezzi, durante una recente direzione regionale. Dalla crisi sanitaria e gestionale fino a una stagnazione economica evidente, la relazione mette in luce le problematiche che affliggono il territorio marchigiano, evidenziando la necessità di un cambio di rotta.

Le sfide sanitarie ed economiche delle marche

La crisi sanitaria ha avuto ripercussioni notevoli sulla Regione Marche, come attestano i dati allarmanti riguardo alla gestione delle liste d’attesa e alla qualità dei servizi sanitari. La situazione è ulteriormente aggravata da un contesto economico che presenta un tasso di crescita significativamente inferiore alla media nazionale, accompagnato da un calo dell’export e dalla diminuzione del numero di imprese attive. Questi elementi costituiscono un quadro preoccupante, che pone domande sulla capacità del governo regionale, guidato da Francesco Acquaroli, di garantire una ripresa efficace e sostenibile.

La Segretaria Bomprezzi ha sottolineato che le carenze strutturali, come lo spopolamento nelle zone interne, il prolungato blocco della ricostruzione post-sisma e l’inadeguatezza delle infrastrutture, contribuiscono a un incremento della povertà. L’impressione è che le Marche siano ferme, bloccate da una mancanza di visione e da azioni poco incisive che non affrontano le vere sfide del presente. Queste problematiche non solo ostacolano lo sviluppo del territorio, ma influiscono anche sulla vita quotidiana dei cittadini.

Critiche alla politica regionale attuale

Bomprezzi ha evidenziato come la politica regionale sembri esprimere una direzione poco chiara, senza risposte adeguate ai bisogni reali della popolazione. In un momento in cui le Marche devono affrontare sfide considerevoli, la percezione è che il governo regionale si concentri su questioni di potere piuttosto che su quelle che riguardano i cittadini. Nella sua analisi, la Segretaria del PD ha tracciato un quadro della situazione che mette in evidenza la necessità di un cambio di paradigma.

La critica non si limita alla gestione delle emergenze ma si estende alla mancanza di un progetto strategico di lungo periodo per la regione. Con riferimento al futuro, quello che viene richiesto è un impegno collettivo che vada oltre la logica del Partito contro Partito e punti invece a costruire un legame solido con la comunità. Questo passaggio appare cruciale non solo per le prossime elezioni regionali del 2025, ma anche per una rinnovata visione del futuro marchigiano.

Proposta di un progetto alternativo e inclusivo

In risposta a queste problematiche, il PD Marche sta progettando una iniziativa chiara: una “ricetta di comunità” che mira a coinvolgere forze politiche diverse per affrontare i bisogni dei cittadini. Bomprezzi ha posto l’accento sulla volontà di dar vita a una coalizione ampia e inclusiva, capace di unire diverse sensibilità politiche in funzione di un obiettivo comune.

L’approccio proposto prevede un forte coinvolgimento attivo dei cittadini e della società civile. La segretaria ha chiarito che il focus non è solo sulla raccolta di consensi elettorali, ma sulla creazione di un patto autentico con la comunità. Questo fine si materializza in nuovi eventi tematici e iniziative che mirano a coinvolgere i marchigiani nella costruzione di un’alternativa concreta e sostenibile.

Un punto saliente nella direzione tracciata da Bomprezzi è il rafforzamento stesso del Partito, con l’inclusione di nuovi membri e la creazione di una Commissione programma dedicata. Questa struttura sarà la base per raccogliere e sintetizzare i contributi provenienti da vari Tavoli tematici, utili per la redazione del programma elettorale.

Rinnovamento e partecipazione civica

L’atteggiamento di apertura e di inclusione rappresenta un cambio di marcia nel panorama politico marchigiano, dove il PD punta ad emergere come perno di alternativa. “Oggi più che mai, il PD Marche è di tutti,” ha affermato Bomprezzi, sottolineando l’importanza di un lavoro unitario per definire il programma e identificare il candidato Presidente da proporre.

La Segretaria ha evidenziato la necessità di costruire un centro-sinistra basato sulla pluralità e sull’ascolto attivo delle diverse istanze locali, mentre la destra viene criticata per il suo approccio monolitico. Va posta attenzione all’impegno di dar vita a una rappresentanza autenticamente popolare, capace di andare incontro ai veri bisogni dei cittadini e di rispondere in modo efficace alle sfide attuali.

L’orizzonte politico marchigiano si prospetta dunque ricco di sfide, ma anche di opportunità. La volontà di coinvolgere la comunità potrebbe rappresentare un elemento di rinnovamento significativo, ponendo le basi per una nuova stagione politica in cui le Marche possano finalmente riprendere il loro cammino di crescita e sviluppo.

Ultimo aggiornamento il 16 Novembre 2024 da Armando Proietti







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