Volge al termine il GreenLoop, il primo Festival artistico dell’economia circolare che si è aperto ad Ancona venerdì 15 novembre, fino a domenica 17 novembre.
Una tre giorni dedicata a spettacoli teatrali, concerti, artisti e scienziati d’eccezione, game e laboratori per bambini e ragazzi, mostre e momenti di approfondimento sui temi della tutela dell’ambiente, del riciclo, dell’impegno contro il cambiamento climatico, dello sviluppo sostenibile, del risparmio idrico.
Ancora visitabile a Spazio Presente, trasformato per l’occasione in spazio espositivo, la mostra Regenerart di Andrea Accoroni, in un allestimento inedito, studiato proprio per il Festival, a cura di Vitamina C, la realtà che insieme a Eurocube, ha dato vita alla manifestazione. Tra le opere di Accorroni, sabato 16 novembre, si è svolto il partecipatissimo incontro Climattiviamoci. Una tavola rotonda per affrontare i temi dell’educazione e della formazione in una prospettiva di lotta ai cambiamenti climatici. A confrontarsi sulle possibili azioni concrete per invertire la tendenza al riscaldamento globale sono stati Paolo Maria della Ventura, socio di Italian Climate Network, sezione Clima e Advocacy; Matteo Giantomassi, area attività istituzionali e affari generali Ata Rifiuti; Carmina Pinto, referente Ufficio scolastico regionale; Agnese Riccardi, ricercatrice UNIVPM, dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA); Leonardo Puliti, coordinatore regionale Marche e Umbria per Plastic Free e l’assessore assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ancona, Marco Battino. A condurre il dibattito, dopo i saluti istituzionali dell’assessore all’Istruzione del Comune di Ancona, Antonella Andreoli, dell’amministratore unico di Ial Marche, Valentino Parlato e di Nicoletta Centioni dell’Istituto Buddista italiano
Sokagakkai, il giornalista ed esperto di comunicazione, Matteo Belluti.
L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il nuovo progetto di formazione rivolto ad insegnanti della scuola secondaria di secondo grado ed agli studenti, che porta il titolo dell’iniziativa Climattiviamoci: affrontare il clima che cambia: il ruolo delle giovani generazioni e l’importanza di un patto intergenerazionale. «Il progetto è partito lo scorso luglio – ha spiegato Caterina D’Auria, presidente di Vitamina C, soggetto capofila di Climattiviamoci – e si articolerà in due anni. Coinvolgerà quindici insegnanti di cinque istituti secondari delle Marche e circa 300 studenti».
La giornata di sabato del GreenLoop si è aperta, alle 9:00, in un Auditorium della Mole gremito da oltre 450 studenti e studentesse per i Viva Games, quiz sulle buone pratiche per il risparmio idrico e sulla conoscenza sul servizio idrico del territorio, promosso da Viva Servizi, in collaborazione con Peak Time. A vincere il primo premio la classe 2A del Liceo artistico “Mannucci” di Ancona.
Cambio d’abito per l’Auditorium “Orfeo Tamburi” che alle 21:00 di sabato ha accolto La Piccola Orchestra dei Popoli che con la sua musica proveniente da tutto il mondo – dall’India al Giappone al Libano alla Grecia – ha condotto gli spettatori in una navigazione attraverso le culture, partendo a bordo delle barche degli harraga, i migranti che tentano di raggiungere illegalmente l’Europa anche col rischio di morire, perché «morire una sola volta è comunque meglio che morire ogni giorno». Quelle barche costruite con il legno dell’azobè, albero africano. Barche da pesca prima, poi barche speranza di salvezza o disperazione di naufragio, e infine diventate violini, violoncelli e chitarre, suonati ieri dagli otto elementi dell’orchestra. Strumenti costruiti dalle mani dei detenuti delle carceri di Opera e di Secondigliano, sotto la guida dei maestri liutai Enrico Allorto e Carlo Chiesa. È il progetto Metamorfosi della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. «Un progetto che parla di unire e non dividere e che può essere utile in questo tempo di paure», ha detto il direttore dell’orchestra, Ciro Menale.
Grande successo, domenica mattina, per il nuovo format lanciato dal Festival le Colazioni circolari. Chiacchiere scientifiche al bar o in enoteca. «È proprio chiacchierando in un bar che è partito il progetto del GreenLoop, quattro anni fa, parlando con il sindaco di Morro d’Alba, Enrico Ciarimboli che per primo ha creduto in questo Festival», ha ricordato il direttore artistico e scientifico della manifestazione, Marco Cardinaletti. Domenica mattina da Lumiere Bottega POP Cardinaletti e Ciarimboli hanno presentato i risultati del progetto Vinum, motore della prima edizione del GreenLoop: creme antiage create con gli scarti naturali della produzione del Lacrima di Morro d’Alba, ricchi di fenoli e polifenoli. Esempio virtuoso di riduzione degli scarti di produzione, di promozione del territorio e di nuove economie. Poco prima, alla Libreria Feltrinelli, Letizia Palmisano, giornalista ambientale, scrittrice, ecoblogger, intervistata da Raffaele Lupoli, giornalista e direttore EconomiaCircolare.com ha presentato il suo Sette vite come i gatti. Ridare valore agli oggetti. Storie di Economia Circolare. Racconti e testimonianze per parlare di argomenti come il Diritto di ripare gli oggetti. Diritto spesso negato per mancanza di pezzi di ricambio e di professionisti o dell’esperienza dell’Oggettoteca di Bologna, un luogo dove poter chiedere in prestito oggetti di cui si ha bisogno saltuariamente, utilizzarli e restituirli (proprio come accade ai libri delle biblioteche) riducendo gli acquisti e dunque gli sprechi.
La mattinata si era aperta al Bar Giuliani con l’incontro Scienza vs Cultura. Una nuova narrazione per affrontare le sfide del clima che cambia con Carlo Cacciamani, direttore Agenzia Italia Meteo e Marco Vignudelli, scrittore e formatore.
Gran finale all’Auditorium della Mole, con il Riciclato Circo Musicale con un concerto ad alto tasso di divertimento durante il quale, come ad ogni live del gruppo, ogni oggetto prende vita. Il loro motto è infatti: “non buttate via niente… anzi suonatelo!”. La loro musica è ispirata dalle sonorità di tutto il mondo e viene guidata dai suoni che naturalmente scaturiscono dagli oggetti più disparati, dai materiali edilizi ai piccoli e grandi elettrodomestici, dai giocattoli agli attrezzi agricoli. In studio hanno prodotto cinque album (più una raccolta live) che testimoniano il loro continuo impegno nella ricerca sonora e nella sperimentazione musicale. Il gruppo è formato da Andrea Accoroni – cassettarra, controbarattolo, tonnolino, radiomin, ombrellino, saxifone, casalingatore, voce; Simone Medori – buzzeria, medusa, barattolao, cajondino, elettrodomestici, cori; Michele Kaio Tiberi – bonga, sgambè, elettrodomestici, battiscopolofon, elastofono, cori; Andrea Massetti – chiteglia, bassolardo, racchettarra, oroloslide, trapano, cassitar, cori.
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