La preside bolognese: «Cambiare è possibile, proviamoci». E l’amico Zaia: «Votatela»
«Cambiare si può». È lo slogan con cui Elena Ugolini, candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna per il centrodestra, ieri sera ha chiuso la propria campagna elettorale. Lo ha lanciato da Ferrara davanti a circa 200 sostenitori. La scelta della città in cui finire un percorso iniziato lo scorso 9 luglio non è stata casuale. Qui, qualche mese fa, il 57,88% degli elettori ha rinnovato la fiducia al centrodestra, confermando il sindaco Alan Fabbri per altri cinque anni, dopo l’exploit del 2019. «L’esempio di Ferrara — ha esordito Ugolini — fa capire che è possibile, dopo decine e decine di anni, cambiare un certo modo di governare. Siamo arrivati a un punto in cui possiamo veramente cambiare il governo della Regione».
Per la sfidante di de Pascale l’obiettivo è uno solo, ripetuto come un mantra da Piacenza a Rimini: «Vogliamo mettere la persona al centro, vogliamo portare una idea di politica che sia al servizio della gente e che non si serva della gente. Siamo stanchi di una politica decisa nei palazzi». «Ascolto» la parola chiave per Ugolini: «Tanti mondi non si sentono ascoltati, ma si sentono trattati come di serie B, spesso soffocati dalla burocrazia. Noi, invece, vogliamo dare a tutti i cittadini il giusto peso per permettere di risolvere i problemi riguardanti la sicurezza (per cui ha promesso un apposito assessorato, ndr), la sanità, il lavoro, le infrastrutture e il dissesto idrogeologico, dal momento che non è possibile andare a dormire con la paura che può piovere». Questi i principali punti del programma della candidata sostenuta da FdI, Lega, FI-Noi Moderati e della lista civica Rete Civica-Elena Ugolini, tra cui rientrano e occupano un ruolo di importanza e centralità anche la famiglia e la valorizzazione del personale sanitario. La candidata del centrodestra ha aggiunto: «Abbiamo aziende in crisi e un settore agricolo — ha proseguito — che deve capire quale sia la visione per il futuro. E per cui è necessario coniugare sostenibilità ambientale con quella economica e sociale».
Da Ugolini non sono mancate stoccate allo sfidante del centrosinistra: «Serve cambiare completamente paradigma e smettere di seguire delle balle. Quello che ho visto in questi mesi — ha concluso — è il sorriso di chi sa di aver detto tranquillamente delle bugie come fossero delle verità».
Dal palco, Alessandro Balboni, vicesindaco di Ferrara e candidato come capolista di Fratelli d’Italia alle Regionali, ha definito, quella di Ugolini, «una sfida coraggiosa che noi siamo pronti a combattere al suo fianco». Lo ha seguito a ruota Davide Bergamini, deputato ferrarese della Lega, che ha interpretato il voto a Ugolini come un voto per «portare un cambiamento concreto a questa straordinaria terra che merita di più, che merita un futuro fatto di opportunità e di risposte concrete ai bisogni quotidiani dei cittadini».
A Ferrara Ugolini è arrivata dopo aver incontrato il presidente del Veneto Luca Zaia in una cooperativa agricola a Forlì e dopo una visita in Val di Zena, colpita dall’alluvione a settembre. Anche Zaia ha lanciato un appello al voto per Ugolini. «So che molti di voi mi sostengono e ammirano l’amministrazione del Veneto, e quindi vi dico che se fossi in Emilia-Romagna voterei Elena Ugolini, mi raccomando» ha affermato in un breve video in cui si è fatto riprendere al fianco della stessa candidata della coalizione di centrodestra. A sostegno di Ugolini ma anche delle ambizioni di Forza Italia nel voto di domani e lunedì in Emilia-Romagna, ieri sera era presente a Bologna, per la festa di chiusura della campagna degli azzurri, Maurizio Gasparri. L’iniziativa che lo ha visto ospite è stata organizzata all’hotel Savoia Regency al Pilastro, prima con una cena su prenotazione e poi con una serata di musica dal vivo a ingresso libero. Oggi silenzio elettorale, poi domani e lunedì la parola passa agli elettori emiliano-romagnoli.
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