Piove in una delle aule della scuola De Amicis in corso Giannone. Di nuovo. A pochi mesi dalla conclusione dei lavori al tetto dell’edificio, le infiltrazioni sono tornate a fare danni.
Una perdita copiosa di acqua è stata registrata in uno dei locali del secondo piano, adibiti a laboratorio per i bambini della primaria, che attualmente è inutilizzabile. A lanciare l’allarme è stata la dirigenza scolastica che ha immediatamente informato del caso il Comune.
Nel primo pomeriggio di ieri si è svolto un primo sopralluogo con i tecnici dell’Ente e la società che ha svolto i lavori per valutare l’entità del danno e individuare le eventuali responsabilità, anche in virtù del fatto che gli interventi erano stati certificati e validati da un collaudatore. A innescare la perdita dal tetto sarebbe stata una inflessione delle grondaie. L’amministrazione ha chiesto alla ditta di ripararle al più presto.
Le reazioni
«Auspico che vengano accertate quanto prima le responsabilità – fa sapere il consigliere Roberto Peluso (Caserta al centro), giunto sul posto ieri su sollecitazione di alcune docenti – e che si proceda con una diffida nei confronti di chi ha causato il danno. Noi consiglieri vigileremo affinché vengano attivate le procedure per l’esecuzione dei lavori e la risoluzione del problema così da ridurre al minimo i disagi ai bambini».
Critico il consigliere della Lega, Donato Aspromonte: «Nelle prossime ore – denuncia l’esponente di opposizione – chiederò copia delle certificazioni dei lavori con i relativi importi di pagamento. Per la sistemazione del tetto erano state spese infatti migliaia di euro. Qui però non è in gioco soltanto lo spreco di denaro pubblico ma anche la sicurezza dei bambini. Non è ammissibile tanta superficialità quando si interviene nelle scuole».
Infiltrazioni dal tetto riscontrate intanto anche nel plesso di Casolla, per effetto di una guaina danneggiata, e nel plesso di Briano-Sala della “Collecini”. In questo caso si tratta, secondo i tecnici, di una perdita di acqua che proviene dal tetto di copertura in corrispondenza del vano caldaia che rischia di danneggiare anche l’impianto.
Gli impianti
Da oggi peraltro è prevista l’accensione obbligatoria dei termosifoni negli istituti comunali del territorio ma non tutti i plessi potranno beneficiarne. Sette infatti i casi in cui le caldaie dovranno essere sostituite o neo installate perché inesistenti. 27mila euro questo l’impegno di spesa dell’Ente per l’acquisto di cinque impianti che dovrebbero essere disponibili, si spera, entro due settimane. Nel dettaglio le caldaie nuove saranno destinate alla “Dante Alighieri”, alle sedi di Briano e Vaccheria della “Collecini” e ai plessi di Centurano e Parco degli Aranci della “Don Milani”.
Nella sede di San Benedetto della “Vanvitelli” dovrà invece essere sostituita la scheda elettronica. Mancano del tutto e dovranno invece essere installate le caldaie alla materna della “Da Vinci-Lorenzini” in via Ruggiero e al plesso di piazza Cavour che ospita la primaria dell’ex “Lombardo Radice”. Per questi due interventi al momento però non ci sarebbe la copertura finanziaria.
«Siamo alle solite – rincara la dose Aspromonte – anche quest’anno l’amministrazione Marino si accorge dei problemi legati agli impianti di riscaldamento alla vigilia dell’accensione. Preoccupa in particolare il caso di via Ruggiero per il quale sarebbe necessario un importo di circa 40mila euro per installare una caldaia molto grande in grado riscaldare tutti gli ambienti. Si tratta infatti di un edificio che è esposto a nord e che ospita i bambini fino a tre anni. L’attenzione sarà altissima fino a quando non saranno garantiti tutti i servizi previsti».
Sotto i riflettori in queste ore anche il nodo manutenzioni. Ammonta a poco più di 90mila euro l’importo attualmente disponibile per far fronte ai numerosi interventi richiesti dai dirigenti scolastici. Nelle prossime ore verrà reso noto il cronoprogramma degli interventi. Nei giorni scorsi la ditta è stata impegnata nel plesso della “Ruggiero” in via Montale.
Tra le problematiche segnalate ci sono bagni da riparare, infissi da sostituire e impianti elettrici da risistemare. E poi ci sono gli interventi più impegnativi che dovranno essere finanziati con altre risorse. Tra questi la messa in sicurezza del passaggio ponte alla sede di San Leucio della “Collecini” e il muro pericolante esterno che lambisce la sede centrale della “Don Milani” al Parco degli Aranci.
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