La corsa a quattro per la presidenza della Regione: Michele de Pascale (centrosinistra), la civica Elena Ugolini (centrodestra), Federico Serra (sinistra radicale) e Luca Teodori (Lealtà, Coerenza, Verità)
Sono quattro i candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, che andrà al voto anticipato domenica 17 e lunedì 18 novembre (insieme all’Umbria) dopo le dimissioni del governatore uscente Stefano Bonaccini, eletto in Europarlamento. Una tornata elettorale dove, rispetto all’ultima volta, si sono assottigliate le fila degli aspiranti governatori (erano 7 nel gennaio 2020): stavolta, infatti, il centrosinistra ha tenuto dentro il M5S e la galassia della sinistra radicale si è riunita. Ecco chi sono i quattro candidati alla guida dell’Emilia-Romagna.
Michele de Pascale
In una Regione che da 54 è amministrata dal centrosinistra, il candidato governatore dem è il favorito dai pronostici. Trentanove anni, romagnolo doc e dipendente di una coop in aspettativa, Michele de Pascale ha passato gran parte della sua vita tra politica e istituzioni, prima con i Ds e poi con il Pd. Dal 2016 è sindaco di Ravenna, confermato al secondo mandato con il 59,5%. Nel Pd ha sempre scelto la via del riformismo, prima a fianco dell’allora segretario Matteo Renzi e poi delfino di Stefano Bonaccini, primo sponsor della sua candidatura alle Regionali, dove si presenta con un’ampia coalizione di centrosinistra (dal M5S a Italia viva, ma senza simbolo).
Elena Ugolini
Riminese classe 1959, vicinissima a Comunione e liberazione (al Meeting è di casa), Elena Ugolini è la candidata civica a cui il centrodestra – dopo una lunga sequela di candidati politicamente molto connotati – ha deciso di affidare l’impresa di strappare al centrosinistra la guida della Regione rossa per eccellenza. Bologna è la sua città di adozione, qui si è laureata in Filosofia per poi diventare docente al liceo privato paritario Malpighi nel 1985, di cui oggi è preside. La scuola e l’insegnamento sono la sua vocazione e l’hanno portata, nel 2011, a un incarico di governo come sottosegretario all’Istruzione nel governo Monti.
Federico Serra
Federico Serra una vittoria l’ha già ottenuta: mettere d’accordo buona parte della sinistra radicale, spesso litigiosa e divisa alla prova delle elezioni. Candidato governatore della lista Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro, che riunisce Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano, Serra è un lavoratore delle coop sociali e delegato dell’Unione sindacale di base. Nato 33 anni fa a Trento, dove giovanissimo era già attivo tra movimenti e centri sociali, vive a Bologna da quando ne ha 20: laurea in Scienze politiche, lavoro e lotte sindacali. Ora la sfida delle urne.
Luca Teodori
A modo suo Luca Teodori, ferrarese di 55 anni candidato governatore della lista Lealtà, coerenza, verità, è un precursore. Nel 2018, quando la pandemia da Covid era una fantasia da film catastrofico, fu il cofondatore del movimento di 3V – Vaccini Vogliamo Verità: merito, per così dire, della battaglia contro le vaccinazioni pediatriche in Emilia-Romagna. Il no all’obbligo vaccinale è al centro del suo programma, insieme a temi come sovranità monetaria e abbassamento della soglia elettromagnetica. Teodori non è al suo esordio in politica: negli anni ’90 è stato consigliere della Lega, tre anni fa si candidò anche a sindaco di Roma. Stavolta l’obiettivo è l’Emilia-Romagna.
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