Un evento per approfondire l’obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, per tutte le imprese presenti in Italia, escluse quelle agricole, di stipulare contratti assicurativi, entro il 31 dicembre 2024, a copertura dei danni ai propri beni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali, quali: sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.
Organizzato da piccola industria di Unindustria Calabria, dai giovani imprenditori di Confindustria Reggio Calabria e dalla sezione servizi alle imprese di Unindustria Calabria, l’evento si è svolto nel salone di Confindustria, con il patrocinio della Camera di commercio, e la collaborazione degli ordini degli ingegneri e degli architetti, Allianz Italia Reggio Calabria.
Ad aprire la discussione, moderata da Ferdinando Polito, agente di Generali Italia Reggio Calabria, il vice presidente di Confindustria Reggio, Giuseppe Febert, che ha condiviso con imprenditori e professionisti l’opportunità che c’è dietro l’obbligo di sottoscrivere le polizze.
“Fino al 31.12.2024 i danni provocati da eventi catastrofali saranno risarciti dallo Stato con tempi, modi e caratteristiche derivanti dai contributi per calamità naturali. Il 01.01.2025 cambieranno le regole – ha sottolineato il moderatore, associato Confindustria, Ferdinando Polito – e le imprese assicuratrici, avranno l’obbligo di contrarre i rischi e pertanto saranno obbligate ad assicurare tutti i clienti imprenditori da tali eventi. Ne consegue che se dovessero esserci alluvioni, terremoti, frane, inondazioni ed esondazioni, ci sarà la certezza del risarcimento in tempi stabiliti ed in modo stabilito dalla nuova normativa, e quindi la garanzia che è stata obbligatoria, sarà uno strumento fondamentale per i clienti”.
Argomento, collegato all’obbligo ed ampiamente chiarito dai professionisti, è stato quello della prevenzione del rischio, il vicepresidente dell’ordine degli ingegneri, Domenico Sapia, e il presidente dell’ordine degli architetti, Ilario Tassone, hanno spiegato come proteggere le aziende e prevenire eventuali danni da eventi catastrofali, in modo da permettere agli imprenditori di limitare il più possibile eventuali fermi tecnici delle loro aziende.
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“Un obbligo che mette le imprese di fronte alla necessità di dotarsi di una copertura catastrofale, dal momento che, – ha evidenziare Daniele Diano, presidente di Piccola Industria di Unindustria Calabria – non possiamo più parlare di catastrofi imprevedibili, ormai sappiamo che queste catastrofi esistono, ed è una possibilità che bisogna mettere in conto. Ecco quindi che questo obbligo diventa una possibilità in più per le imprese, per migliorare sé stesse, e per andare a guardare quelli che sono i punti di debolezza che tutte le imprese hanno, e porre dei rimedi per tempo, in modo da evitare di dover fronteggiare, poi, un problema più grande”.
“L’introduzione dell’assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali rappresenta un passo avanti importante per il mercato assicurativo italiano, che si allinea così agli altri Paesi Europei, dove già da tempo è in vigore un sistema di copertura obbligatoria per le imprese contro i rischi derivanti da eventi naturali. L’obbligo assicurativo diviene uno strumento fondamentale per la tutela delle imprese italiane di fronte ai sempre più frequenti eventi climatici estremi”.
Così Ninni Tramontana, presidente della Camera di commercio reggina. Anche il presidente dei Giovani Industriali reggini, Giuseppe Lombardo, nel suo intervento ha inteso rimarcare la necessità di non intervenire solo quando la calamità si è già verificata, ma di porre in atto tutte quelle misure volte a mitigare il rischio prima, per mantenere la continuità aziendale, la tutela delle attività e quindi, del tessuto imprenditoriale.
“L’opportunità che noi intravediamo nella gestione dei rischi catastrofali, sta proprio nella possibilità di valutare la propria vulnerabilità e lavorare su quella in ottica di ridurla e di contenerla”. Le parole di Antonello Borrello, presidente della sezione servizi alle imprese di Unindustria Calabria.
L’invito infine fatto da tutti i partecipanti all’evento è quello di lavorare insieme sui alcuni temi. Il primo è la costruzione congiunta di iniziative e percorsi per le Imprese, per promuovere la cultura della prevenzione dei rischi, e attivare interventi di adattamento ai rischi climatici e maggiore messa in sicurezza di uffici e siti produttivi. Questa attività potrebbe avviare un circolo virtuoso che ridurrebbe l’esposizione al rischio e quindi la tutela da parte di entrambe le parti sia per le Compagnie di assicurazioni che per le aziende.
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