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“Narcotizzata e rapinata dei gioielli, soldi e tablet”: a processo la domestica


Bergamo. Narcotizzata con le benzodiazepine e rapinata dei gioielli, del tablet e di 70 euro in contanti. Secondo la procura di Bergamo, l’autrice del colpo è V.P., 31enne di Bagnatica, che dal novembre 2023 al 9 gennaio 2024 lavorava come colf per una donna di 72 anni. Ora è a processo con le accuse di rapina aggravata e lesioni.

La vittima giovedì 14 novembre ha raccontato in aula quanto accaduto: “Ho difficoltà a deambulare così ho messo un annuncio sulla pagina Facebook “Sei di Bergamo se…”. Cercavo qualcuno che mi aiutasse un paio di giorni alla settimana con le faccende di casa. Mi hanno contattata diverse persone, compresa V.P., che mi è piaciuta e l’ho assunta”.

Un giorno la colf si è presentata a casa della 72enne con una bottiglia di plastica piena di tisana: “Ho pensato che fosse un gesto molto carino e l’ho bevuta volentieri – ha spiegato dal banco dei testimoni -. Lo stesso ha fatto il 12 dicembre 2023 e io me ne sono versata un bicchiere. Poi l’ho aiutata a cambiare le lenzuola e siamo uscite sul balcone per sbattere il piumone. Ma mi sentivo strana, tant’è che sono caduta in avanti così le ho detto di andare a chiamare un vicino per rimettermi in piedi e di avvertire il 112. Ero molto confusa, mi hanno portata in ambulanza al pronto soccorso del Bolognini di Seriate, dove mi hanno fatto alcuni esami e mi hanno dimessa con una diagnosi di ischemia transitoria”.

Il 9 gennaio la 31enne ha portato nuovamente con sé una bottiglia di tisana e la sua datrice di lavoro l’ha bevuta: “Ero spossata, avevo tanto sonno, così sono andata a dormire. Verso mezzogiorno V.P. ha chiamato mia figlia al lavoro perché non riusciva a svegliarmi. Lei si è precipitata da me e ha chiamato i soccorsi. Quando mi sono risvegliata ero al pronto soccorso, dove mi hanno fatto anche degli accertamenti tossicologici e hanno trovato tracce di benzodiazepine“.

Alla vittima, che per un periodo aveva sofferto di depressione, nel 2018 il medico aveva prescritto l’En, un ansiolitico contenete benzodiazepina: “L’ho preso solo una volta perché mi dava fastidio, era troppo forte per me. Così ho messo il boccettino da qualche parte in casa e me ne sono dimenticata”.

Il 13 dicembre 2023, quando la signora è ritornata dall’ospedale, ha cercato senza successo il boccettino di En: la colf aveva detto al personale del 118 di aver visto per casa il farmaco e che secondo lei la pensionata l’aveva assunto. Poi ha cercato il suo tablet, ma non ha trovato nemmeno quello e a quel punto le sono venuti dei sospetti su V.P.: “Sono andata in camera e ho controllato il vaso di ceramica dentro al quale nascondo i miei ori. Il sacchettino che li conteneva era tagliato sul fondo ed era completamente vuoto. C’erano un collier che avevo regalato alla mia mamma, un bracciale di mia suocera, orecchini che mi aveva regalato il mio ex marito quando è nata nostra figlia e un anello che avevo ricevuto in dono da lui per i miei 50 anni. E poi altri anelli, orecchini, ciondoli e medagliette. I ricordi di una vita, che per me avevano un valore inestimabile. Concretamente mi erano stati rubati ori per circa 10mila euro”.

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Le circostanze raccontate dalla 72enne sono state confermate dalla figlia, ascoltata come testimone: “Quando V.P. ha detto ai soccorritori che la mamma aveva assunto l’En mi sono insospettita e ho chiesto io ai medici di fare accertamenti tossicologici”.

Il brigadiere Graziano Gualdi, in servizio a Stezzano, ha condotto le indagini sul caso. Al Compro Oro di Seriate, secondo gli inquirenti, l’imputata aveva venduto un paio di orecchini della signora e una medaglietta mentre altri gioielli li aveva venduti all’Oro Cash di Borgo Palazzo. “Il 15 febbraio abbiamo perquisito l’appartamento dell’imputata senza trovare nulla e il 4 aprile quello del fidanzato di lei, dove abbiamo trovato una borsa da donna con all’interno 610 euro, poi sequestrati”. Il pubblico ministero Paolo Mandurino aveva quindi chiesto e ottenuto per la 32enne la misura cautelare degli arresti domiciliari, dove la donna si trova tutt’ora.

Davanti al Collegio l’imputata, difesa dall’avvocato Anisa Rama, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Prossima udienza il 12 dicembre.

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