In vista delle elezioni regionali 2024 l’associazione dei proprietari di casa ha incontrato alcuni dei candidati dei partiti politici scesi in campo. Agli incontri, svolti alla presenza del presidente dell’associazione Stefano Senzani, del vicepresidente Silvia Giorgioni, del segretario Giulia Calora e del Presidente del centro studi Carlo Caselli, hanno partecipato Luca Pestelli, Massimiliano Pompignoli e Gabriella Di Pentima per Fratelli d’Italia, Milad Basir per Alleanza Verdi Sinistra, Elena Morra per Forza Italia, Valentina Ancarani e Daniele Valbonesi per il Partito Democratico. Sono stati affrontati temi d’interesse per la proprietà immobiliare e, più in generale, per il nostro territorio. “Nata anni fa su richiesta della base sociale, è diventata per noi una gradita consuetudine – spiega il presidente di Confedilizia Forlì Cesena Stefano Senzani – incontrare i candidati regionali per conoscere il loro pensiero ed i loro propositi in ordine a temi che a noi, quale associazione dei proprietari di casa, stanno molto a cuore e va il mio ringraziamento ai canditati che hanno partecipato, raccogliendo il nostro invito”.
Si è parlato di alluvione, per la quale Confedilizia chiede in primo luogo, a chi governerà la regione, “trasparenza sia nella rendicontazione degli stanziamenti ricevuti dal 2014 ad oggi da parte dello Stato, sia per la programmazione degli interventi da attuare per far fronte al dissesto idrogeologico che notoriamente caratterizza il nostro territorio; ciò anche alla luce della competenza concorrente con lo Stato in capo alle Regioni prevista dall’articolo 117 della Costituzione in materia di protezione civile e di valorizzazione, oltre che dei beni culturali, di quelli ambientali”.
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“Sinora l’associazione – spiega Senzani – ha sempre appoggiato l’operato in particolare dei sindaci sia delle città, come Forlì e Cesena, sia, e forse ancor più, dei paesi piccoli presenti nel territorio provinciale. Al netto di interventi rivelatisi purtroppo addirittura sbagliati, è da constatare che dall’alluvione dello scorso anno molte situazioni sono rimaste irrisolte tanto che in molte delle zone già colpite si sono prodotti danni anche nella più recente alluvione del 2024 e questo non ha giustificazioni. Per questo l’Associazione crede e chiede a chi siederà alla Presidenza della Regione di individuare e porre rimedio alle criticità della gestione passata”.
E’ stata posta attenzione anche alle infrastrutture, sia viarie sia, tra le altre, digitali, “per un miglioramento del territorio e della qualità della vita, necessario specie per coloro che abitano nei piccoli paesi e nei borghi che, per l’Associazione della proprietà edilizia, costituiscono un bene inestimabile ed irrinunciabile, della nostra Regione”. La vicepresidente Silvia Giorgioni ha in particolare posto all’attenzione dei canditati sul “potenziamento dei collegamenti tra Forlì e Ravenna, tenuto anche conto della presenza, a Forlì, dell’aeroporto e, a Ravenna, del porto marittimo, il quale costituisce un valore aggiunto senz’altro da preservare per la nostra città. Tutto a guadagno dell’implementazione del traffico commerciale che, se migliorato, non potrà che far crescere l’intero territorio”.
Tra le tematiche discusse, oltre al settore dell’edilizia privata e di quella pubblica, l’Associazione ha richiamato le problematiche connesse al mercato immobiliare ed a quello delle locazioni. “Non riteniamo soddisfacente – spiega Senzani – il sistema di distribuzione dei fondi pubblici effettuato dalla Regione ai Comune ad Alta Tensione abitativa e ad Alto disagio abitativo per far fronte alle morosità, spesso anche incolpevoli, ma che comunque gravano sui proprietari”.
Aggiunge Carlo Caselli, presidente del Centro Studi: “è necessario un ripensamento dell’intero sistema e riteniamo che la Regione possa impegnarsi anche su questo fronte, stimolando Province e Comuni a risistemare molte case appartenenti alla cosidetta edilizia pubblica attualmente vuote ed inutilizzate così da poter essere rese agibili, spesso con interventi modesti. In questo crediamo che possano essere risolte situazioni critiche per inquilini in difficoltà senza arrivare al ricorso all’autorità giudiziaria e comunque agevolare anche le procedure di rilascio a seguito di sfratti, in modo che il proprietario possa rientrare in possesso del proprio immobile in tempi accettabili; in questo modo verrebbe anche dato impulso al mercato immobiliare ed a quello delle locazioni attualmente in serissima difficoltà”.
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