Dall’INPS arriva la nuova piattaforma per la lotta al sommerso. Favorisce l’interazione tra Istituto e contribuenti per migliorare la gestione delle azioni di compliance e di contrasto al lavoro sommerso
Rendere gli adempimenti contributivi più semplici e favorire la compliance.
Questo l’obiettivo primario della nuova piattaforma INPS rilasciata il 13 novembre in adeguamento a quanto previsto dal decreto PNRR bis.
La piattaforma mette a disposizione del contribuente o del suo intermediario le informazioni rilevanti relative ai rapporti di lavoro per facilitare la gestione e l’eventuale regolarizzazione delle posizioni contributive.
Lavoro nero: dall’INPS la piattaforma per favorire la regolarizzazione
Con il messaggio n. 3782, pubblicato il 13 novembre 2024, l’INPS annuncia il rilascio della nuova “Piattaforma di gestione delle azioni di compliance e di contrasto al lavoro sommerso”.
Si tratta della novità prevista dal Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso nell’ambito del PNRR con l’obiettivo di promuovere la compliance per incentivare il processo di regolarizzazione dei contribuenti e l’emersione di basi imponibili.
Si inserisce all’interno del quadro normativo delineato dal decreto PNRR bis (n. 19/2024), che all’articolo 30, comma 5, prevede che l’INPS metta a disposizione del contribuente:
“gli elementi e le informazioni in suo possesso riferibili allo stesso contribuente, acquisiti direttamente o pervenuti da terzi, relativi ai rapporti di lavoro, agli imponibili e agli elementi rilevanti ai fini della determinazione degli obblighi contributivi.”
Questo così che il contribuente possa segnalare eventuali fatti, elementi e circostanze non conosciute dall’Istituto.
L’INPS è dunque legittimato a inviare al contribuente, o al suo intermediario, lettere di compliance per la correzione spontanea di irregolarità commesse nella trasmissione dei flussi contributivi.
Come indicato nel documento, la promozione della compliance farà specifico riferimento all’incrocio tra flussi Uniemens e comunicazioni obbligatorie al Ministero del Lavoro.
La nuova “Piattaforma di gestione delle azioni di compliance e di contrasto al lavoro sommerso”, pertanto, in questa prima fase è stata alimentata con i dati presenti nel “Cruscotto di monitoraggio UniEmens/UNILAV”, dati che si riferiscono ai rapporti di lavoro attivi, sulla base di quanto dichiarato nelle comunicazioni obbligatorie, e privi delle corrispondenti denunce Uniemens individuali.
Come precisato dall’INPS, al momento sono esclusi i rapporti di lavoro dipendente in agricoltura, i rapporti di lavoro pubblico e i lavoratori autonomi dello spettacolo.
Piattaforma di monitoraggio INPS: come funziona la gestione delle azioni di compliance
La nuova piattaforma, quindi, consente alle competenti Sedi INPS di visualizzare i datori di lavoro che presentano almeno un’anomalia nel periodo di tempo considerato, e cioè un rapporto di lavoro attivo non coperto dalla corrispondente denuncia Uniemens.
Nello specifico, vengono riportati tutti i dati rilevati dalle comunicazioni obbligatorie e dagli archivi anagrafici dell’Istituto.
Una volta selezionata una specifica posizione, la procedura consente:
- la presa in carico dei datori di lavoro monitorati;
- l’istruttoria delle singole pratiche selezionate;
- l’eventuale invio della comunicazione di compliance.
Come evidenziato dall’INPS, inoltre, la procedura prevede anche le funzionalità di comunicazione bidirezionale del “Fascicolo elettronico del contribuente”, il che consente l’invio delle lettere attraverso lo specifico oggetto “Confronto UniEmens-UNILAV”.
“Il contribuente, o gli intermediari muniti di delega attiva, possono a loro volta rendere disponibili all’Istituto eventuali elementi, idonei a giustificare la mancata corrispondenza tra quanto dichiarato in Unilav e quanto trasmesso all’INPS, utilizzando il medesimo oggetto per l’invio di una comunicazione dal “Cassetto previdenziale aziendale”.”
Come effettuare le regolarizzazioni Uniemens
I datori di lavoro che ricevono la lettera di compliance e intendono regolarizzare la propria posizione, ma solo in relazione ai rapporti di lavoro individuati da tale lettera, possono utilizzare il seguente tipo regolarizzazione:
““RE”, con significato di “Regolarizzazione da compliance – Evasione”. ”
Nel caso in cui il contribuente provveda alla regolarizzazione e al pagamento dei contributi omessi entro 30 giorni dalla notifica della lettera di compliance, avrà la possibilità di accedere al regime sanzionatorio agevolato.
Nell’ipotesi di evasione contributiva, il contribuente si troverà quindi a pagare una sanzione civile annuale pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti. Come previsto dalla normativa, la sanzione civile non può in ogni caso essere superiore al 40 per cento dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge.
In caso di mancata regolarizzazione nei tempi l’INPS notifica l’importo della contribuzione omessa con l’applicazione delle relative sanzioni civili al 30 per cento.
Per tutti gli altri dettagli si rimanda al testo integrale del messaggio INPS n. 3782/2024.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link