In commissione la petizione di “Brescia al passo con i tempi”
Ztl in tutto il centro storico, modificare l’accesso al parcheggio di Piazza Vittoria riservandolo ai residenti e lavoratori in centro, incentivi per l’utilizzo degli altri stalli in struttura e tariffe del trasporto pubblico con forti sconti, in particolare per le famiglie. È la petizione di «Brescia al passo coi tempi», una rete di diverse associazioni bresciane, che è approdata ieri in commissione mobilità dove è stata presentata riscontrando un buon interesse sia tra le forze di maggioranza che di opposizione. A presentare la proposta che già la primavera scorsa aveva raggiunto il migliaio di firme necessarie è stato Michele Ghidini, attivista dei Fridays for future, affiancato da Danilo Scaramella (Presidente di Legambiente Brescia) nel rispondere alle domande dei consiglieri sulla piattaforma che si pone come obbiettivo finale quello di disincentivare l’utilizzo del mezzo privato ed agevolare quello pubblico, per migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità.
I quesiti sono stati posti soprattutto dall’opposizione in Loggia di centrodestra che, seppur non chiudendo ad alcune delle proposte messe sul tavolo, pare voler scoprire le carte solo dopo aver sentito l’opinione del vicensindaco ed assessore alla mobilità Federico Manzoni, come richiesto da Mattia Margaroli. Ieri però i lavori non prevedevano un suo intervento, calendarizzato in apertura della prossima seduta. Su molti dei temi le risposte sono però state già fornite dall’Amministrazione: lo stesso Manzoni ha promesso in passato che si incentiverà l’uso dei parcheggi in struttura a ridosso del centro, mentre sull’estensione delle Ztl nel cuore della città ne ha aperto a nuove introduzioni, ma non certo per tutto il perimetro delle mura venete, mentre per ora ha annunciato la pedonalizzazione di via San Martino della Battaglia fino alla galleria quando arriverà il tram.
Quindi nel 2030. Sul parcheggio di Piazza Vittoria ha già preso parola in passato invece la sindaca Laura Castelletti: non se ne parla, anche in questo caso, fino all’arrivo del tram. Sulle tariffe la partita invece non riguarda solo il Comune, ma anche Brescia Trasporti, la controllata che non passa certo un periodo di crescita, come evidenzia il taglio di 108 ore al giorno di corse dei bus cittadini. Insomma, la petizione non pare al momento godere attorno a sé di un’ottima aria. Un po’ come quella respirata dai bresciani.
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