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È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 105 del 7 maggio 2024 il decreto-legge n. 60 (cd. Decreto Coesione), recante “ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”. Tra le principali novità si segnalano tre nuovi sgravi contributivi per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato, da settembre 2024 e fino a dicembre 2025, lavoratori under 35, donne svantaggiate e lavoratori over 35 nelle ZES.

Vediamo nello specifico come funzionano le singole agevolazioni.

Bonus giovani – under 35

Ai sensi dell’art. 22 del cd. Decreto Coesione, ai datori di lavoro privati che – dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 – assumono personale non dirigente con contratto di lavoro a tempo indeterminato ovvero effettuano la trasformazione di un contratto di lavoro da tempo determinato a indeterminato è riconosciuto l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a proprio carico. 

L’esonero in parola spetta con riferimento ai soggetti che alla data dell’assunzione: 

  • non hanno compiuto il trentacinquesimo anno di età (ossia, fino a 34 anni e 364 giorni);
  • non sono mai stati occupati a tempo indeterminato ovvero sono stati occupati a tempo indeterminato alle dipendenze di un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell’esonero in commento;
  • risultino aver avuto una precedente assunzione con contratto di lavoro di apprendistato non proseguito come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Il bonus giovani è escluso per i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.
L’esonero contributivo è riconosciuto, per un periodo massimo di 24 mesi e non copre premi e contributi INAIL.
L’ammontare dei contributi sgravati non può comunque eccedere la somma mensile di 500,00 euro su base mensile per ciascun lavoratore.
Tuttavia, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona Economica Speciale Unica per il Mezzogiorno e di contribuire alla riduzione dei divari territoriali, la soglia mensile passa da 500,00 a 650,00 euro per i datori di lavoro privati che assumono in una sede o unità produttiva ubicata nelle seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. 

A quali datori di lavoro spetta

L’esonero in parola spetta ai datori di lavoro che:

  • nei sei mesi precedenti all’assunzione, non hanno proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi, nella medesima unità produttiva;
  • nei sei mesi successivi all’assunzione, non licenzino per giustificato motivo oggettivo il lavoratore assunto con il presente esonero ovvero un lavoratore impiegato con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva del primo.

In caso contrario, l’esonero viene revocato ed il beneficio già fruito viene recuperato.
L’efficacia dell’esonero in parola è subordinata all’autorizzazione della Commissione UE.
L’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente ma è compatibile, senza alcuna riduzione, con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216.

Bonus donne

Ai sensi dell’art. 23 del cd. Decreto Coesione, ai datori di lavoro privati che – dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 – assumono a tempo indeterminato lavoratrici svantaggiate è riconosciuto l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a proprio carico, con esclusione dei contributi dovuti all’INAIL.
Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Chi sono le lavoratrici svantaggiate?

Il beneficio è riconosciuto ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato:

  • donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno;
  • donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

Il bonus donne è fruibile nel limite massimo di importo pari a € 650,00 su base mensile per ciascuna lavoratrice, per un periodo massimo di 24 mesi.
Come previsto per il bonus giovani, l’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e ai rapporti di apprendistato e non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, ma è compatibile, senza alcuna riduzione, con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216.

Bonus assunzioni ZES

Ai sensi dell’art. 24 del cd. Decreto Coesione, nell’ambito della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, ai datori di lavoro privati che – dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 – assumono personale non dirigenziale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è riconosciuto l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL.
Il Bonus ZES spetta esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione e che assumono presso una sede o unità produttiva ubicata in una delle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno.
Inoltre, il beneficio spetta in caso di assunzione di soggetti che alla data di assunzione hanno compiuto 35 anni di età e sono disoccupati da almeno 24 mesi. L’esonero è riconosciuto altresì con riguardo ai soggetti che alla data dell’assunzione sono stati occupati a tempo indeterminato alle dipendenze di un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente del Bonus ZES.
Lo sgravio si concretizza in un abbattimento totale dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, eccezion fatta per premi e contributi dovuti all’INAIL, per un periodo massimo di 24 mesi e nel rispetto del limite massimo mensile di € 650,00 per ciascun lavoratore.
Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
L’esonero contributivo spetta ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non hanno proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi nella medesima unità produttiva.
Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto con l’esonero o di un lavoratore impiegato con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva del primo, se effettuato nei 6 mesi successivi all’assunzione incentivata, comporta la revoca dell’esonero e il recupero del beneficio già fruito. 
Il beneficio è subordinato all’autorizzazione della Commissione Europea.
L’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. È compatibile senza alcuna riduzione con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni di cui all’articolo 4 del D.lgs. 30 dicembre 2023 n. 216.

I link alle norme

Decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60 (cd. Decreto Coesione)
Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 216



 

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