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Il Consiglio dei ministri ha approvato un pacchetto di “disposizioni urgenti per le imprese agricole”. C’è l’accordo sul fotovoltaico dopo il braccio di ferro tra Lollobrigida e Pichetto Fratin. Per la lotta alla peste suina previsti 177 militari e un pacchetto da 20 milioni.

Dopo una riunione durata circa due ore e mezza il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge sugli aiuti all’agricoltura. Il provvedimento contiene “disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”. Presenti nel decreto anche un nuovo finanziamento per l’ex Ilva e una stretta sulle installazioni di pannelli solari in aree agricole.

Il braccio di ferro tra Lollobrigida e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sui pannelli solari aveva agitato la giornata di ieri, nonostante in serata entrambi i ministri si fossero affrettati a raffreddare le polemiche. Tra i due è stato trovato un accordo sulle “aree idonee” per l’installazione degli impianti fotovoltaici. Il divieto di fotovoltaico a terra nelle aree agricole è rimasto, ma solo in quelle aree produttive e con deroghe per cave, miniere, aree delle Ferrovie, aeroporti, zone di rispetto della fascia autostradale e aree interne a impianti industriali. “Poniamo fine all’installazione selvaggia di fotovoltaico a terra – ha esultato Lollobrigida – abbiamo scelto di limitare questo divieto ai terreni produttivi”. È stato invece autorizzato l’agrivoltaico e l’agrisolare sui terreni agricoli produttivi, perché permettono di continuare a coltivare.

Commentando il decreto nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro dell’Agricoltura lo ha definito “straordinariamente importante, un decreto che va nella direzione di evitare la desertificazione del settore”. Per poi aggiungere: “Abbiamo avuto una crisi accentuata dai conflitti in corso, che hanno piegato le nostre aziende agricole, nonostante continuino ad essere capaci di produrre eccellenze. Lo stesso vale per la pesca, se la media della perdita delle marinerie in Europa è del 28% in Italia si arriva vicini al 40%”.

La lotta alla peste suina e al granchio blu

Tra le altre misure a cui il dl Agricoltura ha dato il via libera c’è anche un ampliamento del ruolo di guardia delle attività venatoria, che viene allargato anche alle associazioni legittimate allo svolgimento dell’antibracconaggio e del controllo dello svolgimento regolare di tutte le attività previste per legge. Come anticipato da Fanpage.it il governo scende in campo contro la diffusione della peste suina attraverso un pacchetto da 20 milioni di euro. Per abbattere i suini e i cinghiali colpiti dalla malattia, oltre che per il controllo della fauna selvatica, è previsto l’impiego di un contingente di 177 militari. Nel decreto anche un provvedimento per “contenere la diffusione e la proliferazione delle specie alloctone come il granchio blu”. Ritoccato, con l’aggiunta di 2 milioni, anche il fondo destinato alle aziende colpite dalla moria del kiwi.

Nel pacchetto di interventi a favore del settore ittico e dell’acquacoltura, il governo ha stanziato 250 milioni di euro sotto forma di credito di imposta. Il fondo è accordato a quelle imprese che nel 2024 abbiano investito in beni strumentali nelle zone assistite (area Zes unica) delle regioni del Sud. Per le aziende agricole, della pesca e dell’acquacoltura che, nel 2023, hanno registrato un calo dei ricavi di almeno il 20% rispetto al 2022 è inoltre previsto un aiuto sotto forma di «congelamento» per 12 mesi dei pagamenti di mutui e altri finanziamenti rateali. Tra i sostegni figura anche lo stanziamento di 10 milioni annui in più per il Fondo per la sovranità alimentare.

Siccità in Sicilia: approvato lo stato di emergenza

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza nazionale per la siccità in Sicilia. Avrà una durata di 12 mesi e risponde alla richiesta fatta nei giorni scorsi dalla giunta regionale presieduta da Renato Schifani, che ha partecipato alla riunione di Palazzo Chigi. Con il dl Agricoltura sono stati stanziati i primi 20 milioni di euro, che potranno essere incrementati già nel corso dei primi interventi. La stessa regione Sicilia ha stilato una lista di interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge. Viene poi rafforzato il ruolo del commissario per la siccità Nicola Dell’Acqua, che sarà ora legittimato a svolgere “interventi di urgenza” per rendere più efficiente il sistema idrico italiano. “La siccità non è un’emergenza – ha detto Lollobrigida – ogni cinque anni circa colpisce in modo devastante il nostro territorio, in questo caso la Sicilia ma è capitato ad altre regioni. Con il cambio climatico gli effetti rischiano di aumentare”.

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