L’obiettivo di Unhcr – l’agenzia Onu per i rifugiati – è di arrivare a raccogliere 100 milioni di dollari entro la fine del 2025 per il fondo che ha istituito a protezione di rifugiati, comunità ospitanti e Paesi più duramente colpiti dall’emergenza climatica
Rafforzare la protezione dei rifugiati e delle comunità che hanno dovuto migrare o che sono in grandi difficoltà a causa dei cambiamenti climatici: per farlo l’agenzia Onu per i rifugiati ha istituito un fondo di finanziamento che punta a raccogliere almeno 100 milioni di dollari entro il 2025.
Oggi, Unhcr, offre protezione e assistenza a oltre 114 milioni di persone costrette a fuggire dai loro territori di origine e lavora attraverso programmi specifici a rafforzare la resilienza delle persone e alla riduzione della loro vulnerabilità ai rischi, compreso l’impatto dei cambiamenti climatici.
I rischi climatici sono inoltre correlati ai conflitti e alla povertà che affliggono molti rifugiati e altre persone costrette alla fuga. Nel 2022, oltre il 70% dei rifugiati e dei richiedenti asilo è fuggito da Paesi altamente vulnerabili al clima.
Circa il 60% delle persone costrette alla fuga e degli apolidi vive in Paesi fragili e/o colpiti da conflitti che sono tra i più vulnerabili ai cambiamenti climatici e i meno pronti ad adattarsi.
Il fondo aumenterà la disponibilità di risorse sostenibili dal punto di vista ambientale nei contesti di sfollamento, fornendo più energia pulita, per esempio, per alimentare l’acqua, le scuole e le infrastrutture sanitarie utilizzate dai rifugiati e da chi li ospita.
Sosterrà il ripristino dell’ambiente e investirà nella resilienza costruendo rifugi resistenti al clima, sostenendo mezzi di sussistenza intelligenti dal punto di vista climatico e riducendo l’impatto della risposta umanitaria sull’ambiente naturale.
Infine, il fondo darà priorità ai progetti i cui effetti sono percepiti localmente e che coinvolgono le comunità colpite nella loro progettazione e attuazione, oltre ad allinearsi con le strategie climatiche e i piani di sviluppo nazionali.
“Gli impatti del cambiamento climatico stanno diventando sempre più devastanti, esacerbando sempre più i conflitti, distruggendo i mezzi di sussistenza e, in ultima analisi, innescando la fuga delle persone – spiega Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati – Molti dei Paesi che sono stati più generosi nell’accogliere i rifugiati sono anche i più colpiti dalla crisi climatica. I fondi disponibili per affrontare gli impatti del cambiamento climatico non raggiungono né chi è stato costretto alla fuga né le comunità che li ospitano“.
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