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Per coloro che hanno arredato un immobile a seguito di una ristrutturazione, anche nel 2024 l’acquisto degli elettrodomestici permette di ottenere una detrazione sull’IRPEF, da inserire in sede di dichiarazione dei redditi. Ma a quanto ammonta lo sgravio fiscale e, soprattutto, per quali apparecchi domestici è concessa?

I contribuenti potranno usufruire di una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di grandi elettrodomestici di classe pari o superiore alla A+, oppure alla A o superiore per forni e lavasciuga, purché per immobili oggetto di ristrutturazione. Lo sconto è previsto all’interno del più ampio Bonus Mobili 2024.

Come funziona il bonus elettrodomestici 2024

La detrazione fiscale per l’acquisto di grandi elettrodomestici è disponibile ormai da qualche anno e, con la Legge di Bilancio 234/21, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. Inserito all’interno del più ampio Bonus Mobili, così come già accennato, lo sconto IRPEF è previsto per tutti i grandi apparecchi comprati allo scopo di arredare un immobile in ristrutturazione.

Per poter accedere alla misura, è pertanto necessario che l’immobile sia inserito fra quelli per cui valgono le detrazioni sull’imposta lorda per interventi di recupero edilizio, così come specificato dall’articolo 16-BIS del Testo Unico sulle Imposte dei Redditi. Ma come funziona lo sgravio fiscale?

A quanto ammonta la detrazione sugli elettrodomestici

L’acquisto di nuovi elettrodomestici per immobili in ristrutturazione dà diritto a una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute. È però necessario:

  • un ammontare complessivo non superiore a 8.000 euro per gli acquisti del 2023 e di 5.000 euro per il 2024, incluse tutte le spese del Bonus Mobili, quindi non unicamente relative agli elettrodomestici;
  • rispettare le classi energetiche e le categorie di elettrodomestici previste dalla normativa.

La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo e deve essere specificata in sede di dichiarazione dei redditi, unicamente per gli acquisti dell’anno fiscale di riferimento.

Chi può usufruire della detrazione elettrodomestici 2024

La detrazione IRPEF per il Bonus Mobili, e quindi anche per gli elettrodomestici, può essere usufruita da:

  • persone fisiche;
  • società semplici, in nome collettivo e in accomandita semplice;
  • soci di cooperative;
  • imprese familiari;
  • imprenditori individuali.

È però necessario che questi soggetti possano vantare un diritto sull’immobile oggetto di ristrutturazione, ad esempio:

  • la proprietà o la nuda proprietà;
  • l’usufrutto o un diritto di superficie;
  • un contratto di comodato o di locazione.

Sono inclusi anche i familiari conviventi di chi effettua la richiesta di detrazione e il coniuge separato, purché sia assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge.

Quali elettrodomestici ottengono la detrazione

Ma quali elettrodomestici sono ammessi in detrazione? Come già spiegato, lo sconto IRPEF è previsto solo per i grandi apparecchi, purché all’interno di lavori di ammodernamento e arredamento di un immobile in ristrutturazione. Fra gli elettrodomestici inclusi, vi sono:

  • grandi elettrodomestici di classe A+ o superiore;
  • forni elettrici, lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie di classe A o superiore;
  • frigoriferi o congelatori di classe F o superiore.

Ma cosa si intende, in realtà, per grandi elettrodomestici? A rispondere a questo dubbio ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate, nella brochure dedicata proprio al Bonus Mobili:

  • frigoriferi e congelatori;
  • lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie;
  • apparecchi per la cottura dei cibi;
  • stufe elettriche;
  • forni a microonde;
  • piastre riscaldanti elettriche;
  • apparecchi elettrici di riscaldamento;
  • radiatori elettrici;
  • ventilatori elettrici;
  • condizionatori e climatizzatori.

Come portare in detrazione gli elettrodomestici

Stabilito quando e con quali modalità si possa accedere alle agevolazioni IRPEF previste per i grandi elettrodomestici, come si portano in detrazione? In altre parole, come si inseriscono nel 730 o in altri modelli della dichiarazione dei redditi?

È necessario distinguere tre fasi distinte: le modalità di pagamento degli elettrodomestici, i documenti da conservare e la relativa comunicazione all’ENEA e, infine, la compilazione della dichiarazione.

Le modalità di pagamento ammesse

Affinché si possa beneficiare della detrazione, gli elettrodomestici dovranno essere pagati esclusivamente con bonifico, con carta di credito o con carta di debito, conservando le relative ricevute di versamento o pagamento. Non sono ammesse altre forme, come ad esempio il contante o gli assegni bancari.
 

È però possibile accedere al pagamento a rate, purché il richiedente conservi tutta la documentazione fornita dalla società finanziaria e le relative ricevute di pagamento. Ai fini fiscali, l’anno di riferimento sarà quello in cui la stessa finanziaria ha eseguito il pagamento ai fornitori.

I documenti da conservare e la comunicazione ENEA

Purché la richiesta di detrazione sia valida, il richiedente deve conservare alcuni documenti e, se necessario, allegarli alla dichiarazione dei redditi. In particolare, non vanno gettati o persi:

  • fatture o scontrini relativi agli acquisti, purché riconducibili a chi ha effettuato il pagamento;
  • la conferma di pagamento, ovvero le ricevute di eventuali bonifici oppure la lista delle transazioni della carta di credito;
  • la documentazione sulla classe energetica dell’elettrodomestico, come riportato in etichetta;
  • la dichiarazione di esenzione dalla classe energetica per elettrodomestici che ancora non la prevedono per legge;
  • l’autocertificazione di utilizzo degli elettrodomestici all’interno dell’immobile oggetto di ristrutturazione;
  • la data di inizio dei lavori, certificata ad esempio con la Dichiarazione Sostitutiva dell’Atto di Notorietà, per la ristrutturazione dell’immobile. Si ricorda, infatti, che la detrazione sugli elettrodomestici – e, più in generale, sui mobili – è valida solo per gli immobili sottoposti a opere di ammodernamento.

Oltre a questo, è necessario inoltrare all’ENEA la comunicazione relativa alla classe energetica degli elettrodomestici acquistati, comprensiva della loro potenza elettrica assorbita. La comunicazione deve avvenire entro 90 giorni dal pagamento o dal versamento del bonifico.

Come inserire la detrazione nella dichiarazione dei redditi

Per riportare la detrazione, e quindi il Bonus Mobili, all’interno della dichiarazione dei redditi è necessario compilare l’apposito rigo. Per il 730/2024, si dovranno redigere le colonne previste dal rigo E57:

  • colonna 1 e 3: il numero di rata per ogni unità abitativa;

  • colonna 2 e 4: la spesa sostenuta per arredamento ed elettrodomestici, secondo i limiti di spesa per l’anno di riferimento. Per la dichiarazione dei redditi 2024, la spesa è quindi quella relativa al 2023, con un tetto massimo di 8.000 euro.

Naturalmente, il consiglio è quello di avvalersi del commercialista di fiducia, soprattutto se le detrazioni riguardano più immobili ristrutturati, così da non imbattersi in sviste che potrebbero inficiare lo sconto IRPEF.

 

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