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Il cruscotto degli strumenti agevolativi si arricchisce di una misura fortemente richiesta dalle imprese di settore: il MiniPia Turismo.

L’Avviso regionale, gestito da Puglia Sviluppo in qualità di organismo intermedio, sarà pubblicato venerdì 26 aprile, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e sarà operativo per la presentazione delle domande da mercoledì 22 maggio 2024. I Mini Pacchetti Integrati di Agevolazione Turismo, hanno una dotazione iniziale di 20 milioni di euro  (risorse del Programma regionale Puglia Fesr-Fse+ 2021-2027) e l’obiettivo di attrarre nuovi flussi turistici attraverso un’offerta capace di coniugare un turismo valoriale, esperienziale e culturale con forme di gestione tecnologicamente innovative in modo da aumentare il potenziale competitivo del patrimonio storico, culturale e naturalistico pugliese.  Il miglioramento dei servizi offerti passa anche attraverso lo sviluppo delle competenze degli operatori turistici anche in ottica di digitalizzazione, di approccio responsabile alle risorse naturali e di management tecnologicamente organizzato per creare sinergie e scambi tra le diverse professionalità, promuovendo l’identità del territorio regionale.

Dunque un’offerta turistica rinnovata, ma anche sostenibile perché prevede l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di immobili già esistenti, adibiti o da adibire a strutture turistiche alberghiere o extralberghiere in coerenza con l’aggiornamento del Piano Strategico del Turismo Puglia 365. La misura prevede la valorizzazione di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali da trasformare in strutture turististico-alberghiere o extralberghiere oltre al recupero di immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico e di immobili abbandonati situati nei centri storici, nonché la realizzazione di infrastrutture sportive e di parchi tematici dedicati alla storia, al cinema, alle scienze, all’ambiente e alla società.

Come per il Pia Turismo, grande attenzione è riservata all’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta, alla digitalizzazione delle imprese, alla formazione degli operatori, ad un nuovo associazionismo tra le strutture sia alberghiere che extralberghiere, al sostegno dell’occupazione regionale, con premialità se i destinatari sono giovani e donne.

Le aziende destinatarie sono le imprese turistico-alberghiere di ogni dimensione, quindi grandi, medie, piccole, e micro, le reti di impresa ed i consorzi. Il sostegno previsto dalla misura è un mix tra una sovvenzione diretta a fondo perduto e un contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi relativi al finanziamento bancario. Nella determinazione dell’Esl (Equivalente sovvenzione lorda) è previsto anche il rilascio delle eventuali garanzie sul finanziamento bancario.

E’ uno strumento agevolativo atto ad aggiungere un ulteriore tassello all’attenzione che le politiche industriali regionali riservano al settore turistico. Dopo il Pia Turismo, viene completata la strumentazione con questa ulteriore misura che spinge le imprese turistiche all’innovazione tecnologica con investimenti finalizzati sia al recupero del patrimonio esistente sia all’ammodernamento e alla valorizzazione dell’offerta turistica. Si vuol promuovere la competitività nel turismo, come negli altri comparti produttivi e per questo con i MiniPia valorizziamo le sinergie fra settori diversi. L’obiettivo è coniugare la ricettività turistica con altri eventi attrattivi organizzando pacchetti di offerta turistica coordinata, attività di internazionalizzazione, interventi formativi, il tutto in un’ottica di sostenibilità. L’elemento capace di unire tutto ciò, semplificandone la gestione è proprio l’innovazione tecnologica. Con il MiniPia questa opportunità è rivolta alle imprese di ogni dimensione, dalle piccole alle grandi.

I MiniPia Turismo devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro. La dotazione iniziale di 20 milioni di euro potrà essere implementata con ulteriori risorse del Pr Fesr 2021-2027 e del Fondo di Sviluppo e Coesione.

Come funzionano i MiniPia Turismo

I MiniPia Turismo si rivolgono alle aziende turistiche di ogni dimensione, dalle grandi alle microimprese, incluse le reti d’impresa e i consorzi, ma variano gli importi ammissibili che oscillano tra i 30mila euro e i 5 milioni. Le finalità sono l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green, ma anche la digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico, la formazione degli operatori, il sostegno e la qualificazione dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.

Gli investimenti devono essere finalizzati al recupero del patrimonio esistente (dagli edifici abbandonati o non ultimati alle masserie, palazzi storici, trulli, torri e fortificazioni) da trasformare in strutture turistico-alberghiere o extralberghiere con almeno 5 camere.

I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del pacchetto integrato; le spese aggiuntive dovranno obbligatoriamente includere il programma di innovazione o di formazione, ai quali potranno anche essere associate ulteriori spese, per servizi di consulenza e di internazionalizzazione, per la partecipazione alle fiere, per interventi in tutela ambientale ed efficienza energetica. Gli investimenti riguardanti il programma della rete d’impresa/consorzi, devono essere compresi tra 500mila euro e 2 milioni di euro.

Le domande potranno essere presentate unicamente in via telematica a partire dal 22 maggio 2024.

Il soggetto proponente, dopo aver attivato sulla piattaforma telematica disponibile sul sito https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/ il proprio profilo, deve redigere la proposta progettuale che contiene il business plan. La domanda viene poi inoltrata al Soggetto Finanziatore o al Confidi, che, verificata l’idoneità del proponente, adotta la delibera del mutuo e la trasmette a Puglia Sviluppo per l’istruttoria.

La misura è strutturale e pluriennale, quindi non ha scadenza ma sarà aperta finché ci saranno risorse disponibili.

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